Il centro azzurro ha partecipato all’iniziativa di Planet Rugby spiegando la sua formazione ideale tra compagni, avversari e idoli

“Parisse un maestro, Menoncello il mio fratellino”: il “Team of my life” di Nacho Brex (ph. Sebastiano Pessina)
Nel suo ultimo progetto in collaborazione con un noto partner di investimenti, Planet Rugby sta chiedendo ad alcuni dei più importanti giocatori internazionali il proprio “Team of my life”, il XV della sua vita, quello con cui vorrebbe giocare o formato da giocatori che lo hanno ispirato.
Questa volta è toccato a Nacho Brex, centro dell’Italia e dalla prossima stagione anche di Tolone, dopo una vita al Benetton: “Ho scelto una squadra che abbia ballcarrier duri e velocità con la palla in mano. È stato molto difficile sceglierla, quindi mi scuso con i miei grandi amici, compagni di squadra e avversari che ho lasciato fuori”.
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La formazione ideale di Nacho Brex
15. Jayden Hayward (Benetton e Italia): “Jayden è uno con cui ho adorato giocare a livello di club. Permetteva agli altri di avere spazio per giocare, soprattutto quando si inseriva nei canali centrali come uomo in più, una cosa che ha imparato giocando centro nella sua terra natale, la Nuova Zelanda”.
14. Damian Penaud (UBB e Francia): “Devo davvero spiegare perché? È difficilissimo da difendere e non credo che i tifosi si rendano conto che Damian è alto circa 1,93 m e pesa 105 kg, quindi quando parte in corsa ha anche la potenza per sfondare qualsiasi placcaggio che non sia perfetto”.
13. Tommy Menoncello (Benetton e Italia): “È il mio fratellino e non vorrei nessun altro lì. Amo giocare con Tommy e credo che possa far parte del discorso sui migliori centri al mondo”.
12. Ma’a Nonu (RC Toulon e Nuova Zelanda): “Credo che Ma’a sia stato uno dei miei primi idoli rugbistici. Ora ho la possibilità di condividere il campo con lui nella mia nuova vita a Tolone. Un maestro assoluto del ruolo di 12 e una leggenda del gioco”.
11. Cheslin Kolbe (Tokyo Sungoliath e Sudafrica): “L’uomo più difficile da difendere uno contro uno al mondo. Velocità elettrica, una fisicità enorme per un uomo della sua taglia, ma ciò che mi impressiona davvero è la sua capacità di apprendere ed evolversi. Un campione”.
10. Tomas Albornoz (Benetton e Argentina): “Penso davvero che Tomas non abbia ancora ricevuto il riconoscimento che merita. È veloce, intelligente ed elusivo. Al livello dei migliori dieci del mondo in questo momento”.
9. Antoine Dupont (Tolosa e Francia): “Semplicemente il giocatore di rugby più abile e intelligente che abbia mai incontrato. Senza dubbio il più grande che abbia mai visto o affrontato. Il Maestro”.
8. Sergio Parisse (RC Toulon e Italia): “Se Dupont è il maestro del reparto arretrato, allora Sergio è il suo equivalente tra gli avanti. Ricordo nella sua ultima partita da professionista con Tolone contro il Lione, ha giocato un tempo da mediano d’apertura per divertimento e sembrava un numero dieci da test match! Talento straordinario, di livello mondiale in ogni fondamentale, e ora uno dei miei allenatori a Tolone”.
7. Ardie Savea (Moana Pasifika e Nuova Zelanda): “Riuscite a immaginare Ardie e Parisse nella stessa terza linea? Mani fuori dal mondo”.
6. Pablo Matera (Honda Heat e Argentina): “Avendo messo due giocatori di corsa e gestione del pallone a 7 e 8, avevo bisogno di una roccia come numero 6 e scelgo Matera, un uomo nato per combattere e un grande amico. È duro come l’acciaio e incredibilmente potente”.
5. Eben Etzebeth (Sharks e Sudafrica): “Il giocatore più fisico nel mondo del rugby, semplice. Ma è anche uno dei più intelligenti”.
4. Alun Wyn Jones (Ospreys e Galles): “AWJ sarebbe il mio capitano. Un uomo che non conoscevi davvero finché non guadagnavi il suo rispetto sul campo, e un vero guerriero”.
3. Tadhg Furlong (Leinster e Irlanda): “Non solo un pilone di livello mondiale, ma uno da cui mi farei guidare anche nelle serate fuori dal campo! Una persona splendida, un grande giocatore e un avversario temibile”.
2. Malcolm Marx (Kubota Spears e Sudafrica): “Il suo record di mete è impressionante, proprio come lui. È molto mobile e si inserirebbe perfettamente nella filosofia della mia squadra”.
1. Thomas Gallo (Benetton e Argentina): “Uno dei giocatori più divertenti in circolazione — un vero personaggio, con delle gambe così sorprendenti da lasciare a bocca aperta. Lui e Tadhg potrebbero anche giocare insieme come centri e farebbero comunque un ottimo lavoro!”
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