Galles, parla Warren Gatland: “Avevo già deciso di lasciare se avessimo perso con l’Italia”

Secondo l’ex-tecnico c’era “troppa negatività nella stampa gallese”

Galles, parla Warren Gatland: “Avevo già deciso di lasciare se avessimo perso con l’Italia” – ph. Sebastiano Pessina

Il secondo mandato di Warren Gatland alla guida del Galles è stato diametralmente opposto al primo. Dopo aver portato i Dragoni a vincere tre edizioni del Sei Nazioni con tre Grand Slam (2008, 2012 e 2019) e, seppur per poche settimane (agosto 2019), in vetta al World Rugby Ranking, il secondo periodo alla loro guida ha condotto invece al peggior record di sconfitte consecutive (14) e al punto più basso mai occupato nel ranking mondiale (12esimi).

Richiamato nel 2022 per risollevarne le sorti, la missione di Warren Gatland non è riuscita e, dall’intervista rilasciata al Telegraph, il primo ad accorgersene è stato proprio il tecnico stesso.

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Warren Gatland al quotidiano britannico ha parlato della partita con l’Italia al secondo turno del Sei Nazioni 2025 come una “vittoria obbligata” dopo un record di sconfitte che continuava ad allungarsi, e ha ammesso di aver deciso il suo destino prima del calcio d’inizio del match.

Galles, parla Warren Gatland: “Prima del match con l’Italia avevo deciso di lasciare se avessimo perso”

“Ho capito che c’erano tante persone che dicevano quanto sarebbe stato importante quel match, ne ero consapevole. Il venerdì ho preso una specie di decisione senza pensarci troppo. Se non avessimo vinto quella partita, allora avrei dovuto considerare seriamente la mia posizione. Sarebbe stato il momento migliore e la cosa migliore per tutti andarmene”.

Dopo la partita, terminata 22-15 a favore dell’Italia, Warren Gatland non reagì alla sconfitta nel modo in cui avrebbe solitamente reagito dopo un risultato di questo tipo: “Probabilmente in passato sarebbe stata una di quelle partite in cui sarei completamente impazzito negli spogliatoi. Ma i giocatori erano in difficoltà. Lo staff era in difficoltà. Ci siamo fatti del male da soli in termini di attenzione disciplinare. E il nostro gioco di calci è stato povero”.

L’ex-tecnico ha poi ringraziato l’atteggiamento dei tifosi gallesi, tanto che il giorno dopo la sconfitta contro gli Azzurri, all’aeroporto, i tifosi gli hanno augurato il meglio per il resto delle Sei Nazioni. “Andarmene è stata però la decisione migliore per il rugby gallese, prima di tutto. Prima la squadra, poi il rugby gallese e poi la decisione migliore per me”, ha dichiarato Warren Gatland.

“Sentivo continuamente che c’era un bel po’ di negatività. Non da parte dei tifosi, che sono stati fantastici. Ho sentito un’enorme quantità di negatività nella stampa gallese e questo mi pesava sempre più. Continuavo a pensare: ‘Dov’è qualcuno dalla mia parte o qualcuno che combatte un po’ per me?'”.

“Ma alla fine va bene che le critiche fossero più che altro contro di me, di aver fatto io da capro espiatorio. Penso che lasciare sia stata la decisione giusta per tutti, per togliere pressione alla federazione, alla squadra e a chi verrà dopo di me”, ha concluso Warren Gatland.

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