La preview dello United Rugby Championship 2024/2025: le franchigie gallesi

Da Cardiff a Scarlets, passando per Dragons e Ospreys, tutti gli acquisti e l’analisi delle squadre gallesi al via della nuova stagione di URC

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La preview dello United Rugby Championship 2024/2025: le franchigie gallesi – ph. OnRugby

Il 20 e 21 settembre torna di scena lo United Rugby Championship. La stagione 2024/2025 è alle porte e con essa il suo carico di attese, di previsioni, di speranze.

In Galles, una delle cinque componenti del campionato, sono le speranze a prendersi buona parte del palcoscenico: le difficoltà economiche che la federazione e le regions continuano ad attraversare hanno costretto a scelte drastiche, alla riduzione delle rose e degli staff, e con quella alla riduzione delle ambizioni di gloria.

La speranza, dopo un annata come la scorsa dove solo gli Ospreys hanno salvato la baracca, è che lo United Rugby Championship 2024/2025 possa portare qualcosa di migliore.

Le scene si aprono proprio a Cardiff venerdì 20 e andranno avanti per 18 lunghe giornate prima di culminare, a fine maggio, nelle fasi finali del torneo a cui accederanno solo le migliori 8 squadre classificate.

Leggi anche: La preview dello United Rugby Championship 2024/2025: le irlandesi

United Rugby Championship 2024/2025: la preview della stagione delle squadre gallesi

Cardiff

Principali acquisti: Ed Byrne (pilone, Leinster), Dan Thomas (terza linea, Bath), Aled Davies (mediano di mischia, Saracens), Callum Sheedy (apertura, Bristol), Rory Jennings (apertura, Newcastle Falcons), Iwan Stephens (ala, Newcastle Falcons)
Dove eravamo rimasti: 12^ nello URC 2023/2024
Occhi puntati su: Ben Thomas – a luglio del 2021 aveva debuttato in nazionale giocando 20 minuti contro il Canada in un test estivo di scarsa rilevanza. A luglio del 2023 Warren Gatland lo ha rispolverato dandogli la maglia numero 10 per due test in Australia, a lui che gioca quasi sempre con il 12 in franchigia. Ora, a 25 anni, Thomas si gioca la stagione che può cambiargli la carriera

Come tutte le franchigie gallesi che non si chiamano Ospreys, Cardiff viene da una stagione deludente: nel 2023/2024 hanno vinto solo 4 partite di campionato (più un pareggio, con le Zebre). La stagione 2024/2025 non promette un grande salto nelle ambizioni e nelle aspettative del club, ma un rafforzamento e un consolidamento dopo i terremoti che hanno preceduto la scorsa stagione, effettivamente, c’è stato.
La squadra può puntare soprattutto su una ulteriore evoluzione del nucleo di giovani di belle speranze che compone la rosa: le terze linee Alex Mann (22 anni) e Mackenzie Martin (20), i trequarti Mason Grady (22), Theo Cabango (22), Cam Winnett (21).
Dalla loro crescita passano le speranze dell’intera franchigia (e l’interesse di noi spettatori nel seguirne le sorti), che per il resto ripropone quanto offerto nella passata stagione, nel bene e nel male.

Dragons

Principali acquisti: Solomone Funaki (terza linea, Moana Pasifika), Shane Lewis-Hughes (terza linea, Cardiff), Lloyd Evans (apertura, Gloucester), Harry Wilson (centro, Waratahs)
Dove eravamo rimasti: 15^ nello URC 2023/2024
Occhi puntati su: Harry Wilson – figlio del terza linea campione del mondo con i Wallabies nel 1999 David, è un giocatore interessante che può coprire i ruoli di centro, ala ed estremo. Ha buona tecnica individuale, capacità di corsa e tanta voglia di sfidare la difesa, con il fisico e con dei buoni appoggi.

È difficile dire che cosa rappresenterebbe un successo nello URC 2024/2025 per i Dragons. Nelle ultime tre stagioni la squadra è arrivata sempre penultima, mettendosi alle spalle solo le Zebre in ogni occasione. Lo scorso anno ha vinto 3 partite, quello prima 4, nel 2021/2022 ne vinse solo 2. Soprattutto, però, non sembra esserci nessuna traiettoria in ascesa per la squadra allenata da Dai Flanagan.
Non manca, in rosa, qualche giocatore interessante e di respiro internazionale, e il mercato ha portato qualche giocatore interessante come Wilson dei Waratahs, un ball carrier minaccioso come Solomone Funaki e un giovane in cerca di riscatto come il flanker Shane Lewis-Hughes, tre caps per il Galles nel 2020 e poi nulla più. Soprattutto, però, sembra essersi calcificata una situazione ambientale di stasi e mediocrità che permea ogni ambito della franchigia. Proverà a cambiare qualcosa in tal senso il nuovo allenatore della difesa Filo Tiatia, giocatore di culto degli Ospreys degli anni Zero e con una lunga carriera da tecnico in corso d’opera.

Ospreys

Principali acquisti: Kieran Hardy (mediano di mischia, Scarlets), Phil Cokanasiga (ala, Leicester Tigers), Ryan Conbeer (ala, Scarlets), Daniel Kasende (estremo, Cheetahs)
Dove eravamo rimasti: 8^ nello URC 2023/2024, eliminati ai quarti
Occhi puntati su: Morgan Morse – ha 19 anni, ancora un contratto da academy e un anno di militanza in nazionale under 20, ma anche 12 presenze da numero 8 con gli Ospreys alle spalle. Il terza centro classe 2005 è un predestinato e la stagione 2024/2025 potrebbe essere quella della sua definitiva esplosione

Se si vanno a leggere i nomi della rosa degli Ospreys si scoprirà che, sulla carta, la squadra non è particolarmente più forte delle altre franchigie gallesi. Eppure nella stagione scorsa ha centrato i playoff, vinto 10 partite su 18, ottenuto 8 volte il bonus offensivo e lasciato le altre gallesi a 18, 23 e 34 punti di distacco in classifica rispettivamente.
Merito di un ambiente che ha una cultura vincente nel DNA e del lavoro di uno staff tecnico, guidato da Toby Booth, che ha prodotto un piccolo miracolo sportivo.
Ripetersi nello URC 2024/2025 non sarà facile. Booth ha annunciato che questa sarà la sua ultima stagione sulla panchina della franchigia, dov’è arrivato nel 2020. Justin Tipuric, leggenda vivente degli Ospreys, è anch’egli al suo ultimo anno prima di entrare a far parte dello staff. Entrambi alla ricerca di un ultimo giro di valzer di cui essere orgogliosi, con una squadra che, malgrado le perdite di Nicky Smith, George North e Alex Cuthberth, ha un nucleo di giocatori ormai collaudato che può ripetere quanto realizzato lo scorso anno.

Scarlets

Principali acquisti: Henry Thomas (pilone, Castres), Alec Hepburn (pilone, Exeter Chiefs), Marnus van der Merwe (tallonatore, Cheetahs), Blair Murray (estremo, Canterbury)
Dove eravamo rimasti: 13^ nello URC 2023/2024
Occhi puntati su: Sam Costelow – chiunque abbia tenuto d’occhio il Galles negli ultimi anni ha posato lo sguardo sul talento di questo ragazzo del 2001, erede designato della grande scuola di aperture gallesi. Solo che adesso è arrivato il suo momento e lui sta faticando a mantenere le promesse fatte nelle categorie giovanili. Una stagione decisiva, quella in avvio, per emergere o affondare

Ken Owens si è ritirato. Jonathan Davies se n’è andato, Scott Williams pure. Samson Lee ha appeso gli scarpini al chiodo, Johnny McNicholl è tornato in Nuova Zelanda. Dan Jones e Kieran Hardy hanno cambiato casacca. Wyn Jones giocherà agli Harlequins.
Questa sequela di uscite annuncia il tentativo di rebuilding degli Scarlets: a Llanelli si sono vissuti gli ultimi giorni di un’era che non molto tempo fa è stata bella e divertente, e oggi si prova a ricostruire un nuovo ciclo, pur con poche banconote nel portafogli.
Con gli arrivi di esperienza e solidità in prima linea, gli Scarlets hanno un pacchetto di mischia fisico e temibile: facendo un’ipotetica formazione titolare a occhio e croce (Hepburn, Elias, Thomas, Lousi, Douglas, Plumtree, Fifita, Tuipulotu) si arriva a 931 chili solo lì davanti.
Un bell’armamentario in dotazione a Dwayne Peel, head coach della franchigia, che ha la responsabilità di fare meglio dello scorso anno e di far crescere il bel gruppo di giovani che popolano la linea arretrata degli Scarlets (Sam Costelow, Ioan Lloyd, Joe Roberts, Eddie James). Se ci riuscirà gli Scarlets possono mirare più in alto della stagione passata, anche se i playoff dovrebbero prevedibilmente rimanere soltanto un sogno.

Lorenzo Calamai

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