Al Battaglini una visita inaspettata direttamente dalla Nuova Zelanda
Una bella sorpresa per il Rugby Rovigo -ph.-AFP
Venerdì 2 agosto al Battaglini il Rugby Rovigo ha vissuto una giornata speciale, ricevendo una sorpresa inaspettata da tutti. Nessuno era a conoscenza della visita che Ian Foster avrebbe fatto ai Bersaglieri.
Una sorpresa non solo la visita al campo di allenamento, ma anche il motivo per cui l’ex allenatore degli All Blacks si è presentato presso la sede di uno dei club più storici del rugby italiano, lasciando a bocca aperta giocatori e allenatori.
“E’ stato uno dei giorni più belli della mia vita” ha detto Stefan Basson, assistente allenatore di Davide Giazzon, al Gazzettino di Rovigo.
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Il legame di Ian Foster con l’Italia
Il motivo della visita a sorpresa dell’ex CT degli All Blacks è da ricercare alla fine degli anni ’80, quando il Titanus Rugby di Thiene ingaggiò il neozelandese Ian Foster, come ha raccontato il Gazzettino di Rovigo.
In quella squadra giocava anche un altro All Black, che in futuro sarebbe diventato fra gli altri allenatore dell’Italia. Si tratta di John Kirwan. Con la squadra vicentina Ian Foster si mise in mostra in campo come ottimo mediano d’apertura e fuori dal rettangolo di gioco come una persona determinata ad ambientarsi nel Paese d’adozione.
Con il tempo la residenza italiana di Ian Foster divenne un luogo dove diversi nomi noti del rugby italiano si incontravano per trascorrere del tempo insieme. Fra questi anche Enrico Soffiato, papà di Simone l’attuale aiuto preparatore atletico di Rovigo.
Con il tempo ognuno prese strade diverse ma l’amicizia fra l’ex allenatore della Nuova Zelanda e della famiglia Soffiato rimase forte, tanto che ancora oggi Ian Foster e la sua famiglia trascorrono le vacanze in Italia ospiti proprio di Simone Soffiato che ha invitato il coach neozelandese ad assistere a un allenamento dei Bersaglieri.
Un’occasione unica per la Femi CZ Rovigo di avere per un giorno l’allenatore della squadra vice campione del ondo in carica, presentatosi in Veneto in incognito come lui stesso aveva chiesto per rispetto della sua privacy.
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