La prima meta di Michael Hooper nel Sevens

Nel primo giorno di gare al torneo di Singapore parte forte l’Australia

Michael Hooper – ph. Sebastiano Pessina

Prosegue l’avventura di Michael Hooper nel rugby a sette. L’ex capitano dei Wallabies, convertitosi al codice Sevens per inseguire l’Olimpiade di Parigi, ha segnato venerdì 3 maggio la sua prima meta nel corso della prima giornata di gara a Singapore, penultima tappa del circuito SVNS, precedentemente conosciuto come World Rugby Sevens Series.

Hooper ha segnato sulle conseguenze di una mischia in cui era coinvolto come pilone, raccogliendo un offload di un compagno e segnando da distanza ravvicinata una marcatura delle più semplici.

Per il giocatore 32enne il passaggio al gioco a sette non è scontato, in particolare per l’età, il chilometraggio e gli infortuni che hanno caratterizzato la sua carriera e che ne hanno depauperato il potenziale atletico. Tuttavia, Hooper si sta mettendo in mostra grazie alle sue peculiari qualità nel punto d’incontro: in un gioco come quello del rugby a sette dove le ruck sono caratterizzate spesso e volentieri da un solo sostegno, la sua capacità di inquinare il possesso avversario sono molto utili alla sua squadra, come ha potuto dimostrare la gara contro il Canada a Singapore.

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L’Australia è partita molto forte nel primo giorno di gare. Inserita in un tostissimo girone A con Argentina e Nuova Zelanda, oltre al Canada, ha saputo battere venerdì i sudamericani per 26-19 e i canadesi per 21-14.

Nella classifica generale delle SVNS Series gli australiani sono sesti. L’Argentina fa corsa di testa ma nelle ultime due tappe è in crisi di risultati, l’Irlanda è seconda grazie a una serie di buoni piazzamenti ma senza aver vinto nessuna tappa. Fiji, Francia e Nuova Zelanda sono distanti ma hanno ancora speranze di rimonta. La tappa di Singapore promette di essere cruciale per i destini delle Series maschili.

SVNS: la prima meta di Michael Hooper nel rugby a sette

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