Inevitabili tante polemiche dopo la decisione di Raynal che ha dato alla Nuova Zelanda l’occasione di ribaltare l’Australia
Australia, Bernand Foley: “Non è vero che ho perso tempo, col rumore non si capiva niente”. PH Sebastiano Pessina
Non c’è dubbio che il finale di Australia-Nuova Zelanda rimarrà nella mente degli appassionati di rugby per molto, moltissimo tempo. Il match deciso dal fischio contro i Wallabies di Raynal ha scritto un pezzo di storia, e lasciato infinite polemiche che certo non si spegneranno presto. Parlando al Syndey Morning Herald, Bernard Foley ha spiegato la sua versione dei fatti: “C’era un sacco di confusione durante quel momento della partita. Non ho assolutamente cercato di perdere tempo, volevo essere sicuro di cosa fare prima della rimessa laterale che sarebbe seguita dopo il mio calcio. Lo stadio in quel momento era impazzito, era difficile capirci con i compagni”.
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Nei replay analizzati dalle tv si è visto come Foketi a un certo punto si è messo a urlare a Foley di calciare l’ovale: “Penso che lui avesse capito cosa stava per fare l’arbitro. Quando ho parlato con Raynal mi ha detto di muovermi ma anche che aveva fermato il tempo, non ho mai saputo quando lo ha fatto ripartire. È stato un disastro, sto ancora cercando di incassare quanto successo”. Foley ha chiuso dicendo: “Due squadre hanno giocato una grande partita e stiamo parlando di una singola decisione arbitrale. Oggi è una situazione che sta diventando troppo frequente nel rugby di alto livello”.
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Alcuni analisti della tv australiana come Tim Horan e Morgan Turinui hanno etichettato la decisione di Raynal come la peggiore che avessero mai visto. Così invece Hamis McLennan, presidente di Rugby Australia: “Cerchiamo di insegnare un atteggiamento che sappia trovare soddisfazione sia nella vittoria che nella sconfitta pur di aver dato tutto. Quello che è successo è però difficile da accettare, non c’è molto altro da dire”.
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