L’hanno fatto ancora! L’Argentina batte gli All Blacks 25-18

Nella terza giornata del Rugby Championship arriva la sorpresa: successo strepitoso dei Pumas in Nuova Zelanda

L'hanno fatto ancora! L'Argentina batte gli All Blacks

L’hanno fatto ancora! L’Argentina batte gli All Blacks (ph. AFP)

È successo ancora, l’Argentina ha battuto gli All Blacks per la seconda volta in due anni, nella terza giornata del Rugby Championship 2022. Questa volta a casa loro, in Nuova Zelanda, a Christchurch. Decidono la meta di Juan Martin Gonzalez Samso e i calci di uno strepitoso Emiliano Boffelli, che mette a segno un 7 su 7 che vale ben 20 punti dei 25 totali segnati dai Pumas.

L’Argentina, in questo momento, è prima nella classifica del Rugby Championship con 9 punti e una differenza punti migliore dell’Australia. All Blacks che perdono la seconda partita su 3 in questo torneo, dopo le 2 sconfitte consecutive nella serie estiva contro l’Irlanda.

La cronaca di Nuova Zelanda-Argentina

Gli All Blacks entrano in campo pienamente consapevoli di non poter concedere nulla, contro una squadra che si alimenta degli errori degli avversari. Mo’unga sbaglia il primo penalty della sua partita, mentre dall’altra parte Boffelli è il solito cecchino e dalla lunga distanza segna lo 0-3.

Al secondo tentativo, Mo’unga lascia perdere i pali e trova una rimessa laterale a 10 metri dalla linea di meta. Il drive fa bene il suo lavoro e mette in difficoltà l’Argentina, che crolla sotto la spinta degli avanti neozelandesi. La meta è marcata da Taukei’aho: 5-3.

Un fuorigioco permette all’Argentina di ritrovare il vantaggio con un altro calcio di Boffelli, ma Mo’unga risponde immediatamente per il controsorpasso.

Alla mezz’ora arriva il primo momento di rottura del match: rimessa laterale sbagliata dall’Argentina e All Blacks che si distendono coi trequarti. Havili apre la strada e serve bene Jordie Barrett, che innesca all’esterno la corsa di Caleb Clarke per la seconda meta del match. Mo’unga stavolta trova i pali da posizione difficile: 15-6.

Al 35′ Jordan si isola a metà campo, Montoya ci mette le mani e regala a Boffelli la possibilità di accorciare dalla lunga distanza per il 15-9. Sul successivo calcio di rinvio è ancora il capitano argentino a riconquistare l’ovale: sulla successiva penaltouche i Pumas guadagnano un altro penalty, e Boffelli mette dentro il 15-12.

Nella ripresa l’Argentina parte forte, ma la prima occasione è degli All Blacks con Jordie Barrett che ci prova addirittura dalla propria linea dei 10 metri, senza però trovare i pali. Al 46′ l’Argentina guadagna un calcio di punizione nei propri 22, che però viene girato da Amashukeli per un placcaggio senza palla. Mo’Unga segna il 18-12.

Sul successivo calcio di ripresa, gli All Blacks fanno la frittata: Boffelli schiaffeggia l’ovale all’indietro, Gonzalez Samso è il più veloce a riconquistarlo. Il flanker argentino prende subito velocità, Aaron Smith se lo fa sfuggire e arriva la meta. Boffelli mette a segno una trasformazione difficilissima, e dalla linea laterale regala ai suoi i 2 punti del sorpasso: 18-19.

La Nuova Zelanda si affida alla mischia ordinata, guadagna un calcio di punizione nei 22 e rinuncia ai pali: nemmeno il tempo di impostare il drive e arriva però un fallo in attacco per ostruzione. Argentina graziata. Sul breakdown, invece, non si discute: la superiorità dei Pumas è netta. Montoya e compagni lottano su ogni pallone, e a concretizzare il lavoro degli avanti ci pensa Boffelli, infallibile: al 57′ è 18-22 Argentina.

La squadra di Foster perde gradualmente lucidità. Capitan Cane regala un calcio di punizione agli avversari per un ingenuo placcaggio senza palla, Boffelli non se lo fa ripetere due volte e trova ancora una volta i pali: 18-25 Argentina.

Piove sul bagnato al 70′, entrata laterale di Frizell, che prende il giallo e paga per tutti dopo una lunga serie di falli neozelandesi.

Gli ultimi minuti sono un assalto. L’unico fondamentale a cui gli All Blacks possono ancorarsi è la mischia chiusa, dal quale arriva un altro calcio di punizione che li riporta nei 22: Taylor però sbaglia l’ennesimo lancio della sua partita. È l’ultima occasione della partita. L’Argentina tiene duro in mischia e all’80’ calcia fuori il pallone: a Christchurch vince l’Argentina 25-18, per un’altra impresa storica.

Il tabellino di Nuova Zelanda-Argentina

Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 David Havili, 11 Caleb Clarke, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (captain), 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Sam Whitelock, 3 Tyrel Lomax, 2 Samisoni Taukei’aho, 1 Ethan de Groot.

A disposizione: 16 Codie Taylor, 17 George Bower, 18 Fletcher Newell, 19 Tupou Vaa’i, 20 Akira Ioane, 21 Finlay Christie, 22 Stephen Perofeta, 23 Quinn Tupaea.

Mete: Taukei’aho 11′, Clarke 31′
Trasformazioni: Mo’unga 32′
Punizioni: Mo’Unga 22′, 46′

Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Emiliano Boffelli, 13 Matias Moroni, 12 Matias Orlando, 11 Lucio Cinti, 10 Santiago Carreras, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Pablo Matera, 7 Marcos Kremer, 6 Juan Martin Gonzalez Samso, 5 Tomas Lavanini, 4 Matias Alemanno, 3 Joel Sclavi, 2 Julian Montoya (captain), 1 Thomas Gallo.

A disposizione: 16 Santiago Socino, 17 Mayco Vivas, 18 Eduardo Bello, 19 Guido Petti, 20 Santiago Grondona, 21 Tomas Cubelli, 22 Tomas Albornoz, 23 Santiago Cordero.

Mete: Gonzalez Samso 48′
Trasformazioni: Boffelli 49′
Punizioni: Boffelli 8′, 18′, 35′, 40′, 57′, 66′

Arbitro: Nika Amashukeli (Georgia)
Assistenti: Nic Berry (Australia), Jordan Way (Australia)
TMO: Brian McNeice (Ireland)

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