Rugby World Cup 2019: In una partita combattuta fino all’ultimo gli All Blacks mostrano di avere qualcosa in più

Partita combattuta e ricca di azioni mozzafiato, un preludio di quello che ci aspetterà dopo la fase a gironi.

ph. REUTERS/Annegret Hilse

YOKOHAMA – Già alla seconda giornata, match dalla grande importanza che stabilisce le gerarchie all’interno della pool B e sarà quindi decisivo per le future combinazioni dei quarti di finale.
Nuova Zelanda contro Sudafrica è “la partita”, il classico del rugby per eccellenza. Lo storico dei test giocati dalle due squadre ci dice che questa è stata la 99esima sfida tra le due nazionali e lo score nelle precedenti 98 era di 58 vittorie per gli All Blacks e 36 per i Boks, solo 4 i pareggi.
Per quanto riguarda la storia della Rugby World Cup questa è stata la quinta sfida tra le due regine dell’emisfero sud, nei quattro precedenti i due team si sono aggiudicati 2 vittorie a testa.

Proprio l’ultima sfida tra le due big era finita con un pareggio, 16 a 16, nell’ultimo Rugby Championship, vinto dal Sudafrica. In questo match la formazione africana era la stessa di quella partita, con la sola eccezione di capitan Kolisi, infortunato durante il Rugby Championship. Per quanto riguarda i neozelandesi invece, rispetto a quella partita hanno fatto ben 10 cambi nel XV titolare.

 

Le marcature si aprono già al 2′ per un tenuto a terra All Blacks, Pollard centra i pali per il 3 a 0.
I primi 15 minuti del match scorrono veloci con il Sudafrica prima e gli All Blacks poi a condurre le fasi d’attacco. Le difese hanno comunque la meglio in questa prima fase, in particolare l’aggressiva salita difensiva a togliere spazio portata dai sudafricani, che respinge al mittente ogni tentativo di attacco neozelandese.
Il Sudafrica sembra essere più in partita e porta attacchi più incisivi e conquistano più terreno rispetto ai neozelandesi. Al 18′ per via di un’ostruzione su De Klerk arriva la possibilità di allungare per i Boks ma Pollard centra il palo e il punteggio rimane invariato.

Un incredibile passaggio al terreno dei sudafricani viene recuperato da Mounga, sembra meta fatta per i tutti neri, ma un disperato recupero di Mapimpi salva la situazione per i sudafricani. Nella stessa azione, tuttavia, i sudafricani per mettere una pezza alla situazione di squilibrio in cui si trovano spendono un fallo difensivo che Mo’unga non spreca, portando il match sul 3 a 3 con un calcio di punizione.

Gli All Blacks hanno cambiano ritmo ed al 23′ arriva la meta di George Bridge a finalizzare un’ottima giocata neozelandese che va a sfruttare la superiorità numerica al largo. Meta trasformata da Mo’unga, 10 a 3.

Segnare punti sembra aver sbloccato tutto il potenziale All Blacks. Passano solo 3 minuti infatti e Lienert-Brown crea un’azione da meta dal nulla con una corsa rientrante devastante che lascia sul posto i difensori Springboks, Scott Barret, bravo a farsi trovare in sostegno, riceve la palla dal compagno e va tranquillamente in meta in mezzo ai pali. . Mo’unga trasforma il facile calcio centrale e si va sul 17 a 3 per la Nuova Zelanda.

La Nuova Zelanda conduce ora in solitaria il match con un Sudafrica che, con pochi palloni a disposizione, si sacrifica in difesa. Al 37′ arriva anche la possibilità di allungare con ulteriori 3 punti ma il pallone esce a lato.

La prima frazione si chiude con un Sudafrica che si riaffaccia nella metà campo avversaria e prova a fare male sia usando i suoi ball carrier che sventagliando al largo. Un in avanti da parte di Peter-Steph du Toit conlude però la prima parte del match sul 17 a 3 per la Nuova Zelanda.

 

La seconda frazione inizia con un formidabile guizzo da parte di Cheslin Kolbe che recupera un’ottima palla alta e semina panico per 60 metri in solitario, bevendosi tutta la difesa all blacks, ma viene fermato da un placcaggio di recupero sui 5 metri. sul proseguio dell’azione i sudafricani che avevano perso palla la recuperano e al 47′ Pieter-Steph du Toit va in meta in maniera incredibilmente soft con un pick and go sfruttando la dormita delle guardie pollard trasforma

Da un calcio dal box mal riuscito di De Klerk si innesta una pericolosissima azione Springboks. Palla recuperata dal potente Vermeulen che crea il brack e scarica sul sopraggiunto De Klerk, l’azione prosegue con un grande avanzamento dei trequarti sudafricani ma il tutto viene vanificato da un pessimo passaggio verso Kolbe che spezza il ritmo dell’azione. Palla recuperata dagli All Blacks che rispondono a loro volta con uno spettacolare contrattacco.

Dopo un lungo multifase Springboks nella metà campo All Blacks, al 58′ Pollard decide di portare i suoi sotto breack con un non semplice drop dai 40 metri. 17 a 13 per la Nuova Zelanda.

La partita è molto piacevole e con molte spettacolari azioni sia da una parte che dall’altra.

Al 64′ la mischia All Blacks riesce ad imporsi su quella avversaria e ne scaturisce un calcio di punizione, Mo’unga lo manda in mezzo ai pali e si torna a distanza di breack, 20 a 13.

Grazie ad un fuori gioco sudafricano, gli All Blacks allungano ancora con un calcio di punizione di Bauden Barrett al 72′, 23 a 13 per i tutti neri.

Altro incredibile spunto individuale da parte di Cheslin Kolbe al 75′ che con un cambio di passo si beve la difesa neozelandese e si invola per 40 metri, il sostegno sudafricano non arriva in tempo e sul placcaggio la palla viene recuperata dai neozelandesi che si salvano ancora una volta dall’elettricità di Kolbe.

Nel finale i sudafricani hanno l’ultimo pallone per cercare di riportarsi sotto break, ma lo perdono ancora. Finisce 23-13

Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Ryan Crotty, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Ardie Savea, 5 Scott Barrett, 4 Sam Whitelock, 3 Nepo Laulala, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Codie Taylor, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Angus Ta’avao, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Shannon Frizel, 21 TJ Perenara, 22 Sonny Bill Williams, 23 Ben Smith

Marcatori:
Mete: George Bridge (23′), Scott Barrett (26′)
Trasformazioni: Richie Mounga (24′, 27′)
Punizioni: Mo’unga (22′, 66′), Bauden Barrett (72′)
Drop:

 

Sudafrica: 15 Willie Le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian De Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handre Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Steven Kitshoff
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Tendai Mtawarira, 18 Trevor Nyakane, 19 RG Snyman, 20 Francois Louw, 21 Herschel Jantjies, 22 Francois Steyn, 23 Jesse Kriel

Marcatori:
Mete: Pieter-Steph du Toit (47′)
Trasformazioni: Handre Pollard (48′)
Punizioni: Handre Pollard (2′)
Drop: Handre Pollard (58′)

Arbitro: Jerome Garces

 

Roberto Neri

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