Sergio Parisse e il difficile momento dello Stade Francais

Il club parigino è in un momento delicato. Il capitano: “Tutti devono mettersi allo stesso livello e lavorare”

sergio parisse stade francais

ph. Matteo Mangiarotti

“Siamo in un momento duro, è veramente frustrante”. Le parole sono di Sergio Parisse ma non si parla di Italia, perché il capitano azzurro è anche il leader di uno Stade Francais sempre più a picco e incappato ieri nella quinta sconfitta del 2018 nel Top 14 contro il fanalino di coda Oyonnax. I parigini si ritrovano ora appena due punti sopra alla zona retrocessione, e ai microfoni de L’Equipe il terza linea non nasconde un po’ di sconforto per la situazione del suo club.

Nonostante il ko per 33-27 e le quattro mete segnate, lo Stade non ha ottenuto nemmeno un punto di bonus difensivo viste le regole del campionato francese, che prevede un bonus soltanto per una sconfitta con 5 o meno punti di scarto. “Più che delusione, c’è rabbia e frustrazione perché, nel secondo tempo, abbiamo avuto momenti forti, dove i nostri avversari erano in difficoltà. Abbiamo gestito buoni palloni. Sono stati sull’orlo della rottura più volte, ma abbiamo fatto dei falli in ruck che hanno permesso loro di respirare”.

Un problema psicologico? “Può essere. A volte, quando non c’è confidenza, nulla ti sorride. E’ evidente che le cose non stanno andando bene […] Certamente sono state mete concesse in maniera troppo semplice, ma non è compito mio commentare questo. Faccio parte della squadra e ho fatto errori come gli altri. Tutti devono mettersi allo stesso livello e lavorare”.

Il prossimo impegno sarà contro Castres tra le mura di casa del Jean-Bouin, e Parisse – che naturalmente non sarà della partita, vista la concomitanza con gli impegni dell’Italia – crede in una possibile svolta: “A volte è sufficiente una vittoria contro una grande squadra come Castres per rilanciarsi nel morale e andare avanti”.

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