Tra le franchigie potrebbe regnare l’equilibrio. Chi trascorrerà un Natale più sereno? Kick-off alle 15, diretta tv su Eurosport 2
Non sarà il solito derby, perlomeno rispetto agli anni precedenti. In questi mesi di Pro14, Benetton Treviso e Zebre hanno dimostrato di poter valere qualcosa di più rispetto alle ultime posizioni occupate in classifica ingloriosamente nelle ultime stagioni celtiche. Non sarà il solito derby, perché veneti e ducali insieme hanno raccolto già sei vittorie in metà campionato, contro le otto conquistate complessivamente nel 2016/2017. Non sarà il solito derby con aspettative riviste necessariamente al ribasso, perché sia Bradley che Crowley hanno dotato le squadre di un impianto di gioco ben definito, che difficilmente varieranno per il match di Monigo. Per quanto visto finora in diverse partite, insomma, la sfida di questo pomeriggio si presenta come una delle più interessanti di sempre nella breve storia della rivalità tutta italiana tra le due squadre.
Come arrivano le squadre
Chi ha molto da perdere è il Benetton, soprattutto per il percorso fatto nelle ultime due settimane. Per il rovescio contro gli Scarlets i Leoni, forse per la prima volta in stagione, sono usciti dal campo senza alibi e senza spiegazioni per la prestazione offerta, di gran lunga la peggiore da settembre a questa parte. Nessuna delle sconfitte subite fin qui aveva evidenziato un tale disavanzo tecnico e qualitativo rispetto all’avversario – nemmeno quella contro Leinster, dal punteggio simile -, e proprio quest’eccezionalità fa pensare che i Leoni possano riscattarsi subito da una simile debacle. E forse i biancoverdi non hanno nemmeno molte alternative. Gli uomini di Crowley dovranno dimostrare a loro stessi e al pubblico di Monigo di saper reggere la pressione di una partita così importante, a differenza di quanto accaduto contro Edimburgo e Scarlets nel recente passato.
Ai biancoverdi la qualità e la profondità per spegnere sul nascere le speranze delle Zebre non mancano, ma dall’altra parte la franchigia ducale può far riemergere le magagne avversarie e mettere a nudo i problemi trevigiani di tenuta mentale e concentrazione (gli stessi peraltro che caratterizzano spesso le partite dei bianconeri). La forza dei bianconeri sta soprattutto nella grande confidenza sviluppata dai quindici titolari su cui sta puntando Bradley, abile nel cucire un vestito su misura per i suoi migliori giocatori della rosa. Anche per questo, la pesantissima sconfitta contro Gloucester non può essere presa come reale parametro per misurare la febbre alla squadra parmigiana, visto il notevole dislivello tra il primo e il secondo XV a disposizione del coach irlandese.
Dove si decide la partita
Si scontrano due filosofie diverse, sia per quanto riguarda la fase offensiva che la fase difensiva. Treviso metterà in campo una squadra più muscolare e forse meno dinamica rispetto a quella zebrata, che potrebbe dare un sostanziale vantaggio ai biancoverdi nell’uno contro uno e in un gioco più verticale. Nell’organizzazione dei multifase, inoltre, il Benetton punta spesso a stringere le maglie della difesa avversaria tornando sempre verso l’interno con i ball carrier, per poi allargare in un secondo momento. Una strategia che, con queste premesse, potrebbe evitare in parte ai trevigiani di cadere nelle trappole della difesa bianconera al largo, sempre molto aggressiva e asfissiante nelle intenzioni.
Varietà e imprevedibilità nelle scelte offensive saranno invece le armi principali per le Zebre, che potranno contare anche sulle cariche del rientrante Tommaso Castello per spezzare la difesa avversaria. I bianconeri sfruttano sempre tutta l’ampiezza del campo, con schieramenti molto profondi volti a creare il maggiore spazio possibile tra attacco e difesa, dove possono trovare sfogo fantasia e estro di attaccanti pericolosi Canna e Minozzi. Per impostare il ritmo a loro favorevole, le Zebre dovranno confermare anche il buon lavoro svolto fin qui sui punti d’incontro, dove potrebbe decidersi una grossa fetta del match. Chi riuscirà a controllare maggiormente l’uscita del pallone dalle ruck avrà un cospicuo vantaggio da poter sfruttare, a patto di non lasciare punti preziosi per strada e perdere il contatto con la partita.
Kick-off alle ore 15, diretta tv su Eurosport 2
Le formazioni
Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Ignacio Brex, 12 Alberto Sgarbi, 11 Monty Ioane, 10 Marty Banks, 9 Tito Tebaldi, 8 Robert Barbieri, 7 Abraham Steyn, 6 Whetu Douglas, 5 Dean Budd (c), 4 Alessandro Zanni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Tomas Baravalle, 1 Nicola Quaglio
A disposizione: 16 Hame Faiva, 17 Federico Zani, 18 Cherif Traore, 19 Federico Ruzza, 20 Marco Barbini, 21 Edoardo Gori, 22 Ian McKinley, 23 Tommaso Benvenuti
Zebre Rugby: 15 Matteo Minozzi, 14 Mattia Bellini, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello (c), 11 Giulio Bisegni, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Renato Giammarioli, 7 Johan Meyer, 6 Maxime Mbandà, 5 George Biagi, 4 David Sisi, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti
A disposizione:: 16 Tommaso D’Apice, 17 Cruze Ah-Nau, 18 Roberto Tenga, 19 Jacopo Sarto, 20 Derick Minnie, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Serafin Bordoli, 23 Ciaran Gaffney
Arbitro: Marius Mitrea (Italia)
Assistenti: Manuel Bottino (Italia), Andrea Piardi (Italia)
TMO: Alan Falzone (Italia)
Daniele Pansardi
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