Jonah Lomu: un anno senza il rugbista più grande

Il 18 novembre 2015 Ovalia perdeva uno dei suoi uomini simbolo

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ph. Diego Forti

Irlanda-Nuova Zelanda, per chi ha più di qualche anno ovale alle spalle e magari è neozelandese, non è una partita come le altre. Era il 27 maggio 1995 e a Johannesburg le due squadre si affrontavano nel match valido per la prima giornata del Girone C della Coppa del Mondo. Gli All Blacks uscirono vincitori con il punteggio di 43-19 grazie anche a due mete di Jonah Lomu, ragazzotto di vent’anni appena compiuti alla sua terza presenza internazionale e che nel corso di quel Mondiale si sarebbe imposto all’attenzione di tutti (nemmeno un mese più tardi ne marcherà quattro in semifinale contro l’Inghilterra). Nel corso degli anni successivi collezionerà 63 caps internazionali (l’ultima partita il 23 novembre 2002 contro il Galles a Cardiff), partendo titolare 54 volte e marcando complessivamente 37 mete (1.7 a partita).

 

Oggi, 18 novembre 2016, è il primo anniversario della morte di Jonah Lomu, scomparso lo scorso anno per un arresto cardiaco, frequente in pazienti che hanno sofferto patologie simili a quella che ha colpito il giocatore All Blacks al rene costringendolo anzitempo ad interrompere la propria carriera. Il nome di Jonah Lomu resterà per sempre scritto nella storia della palla ovale e dello sport in generale, assieme a quello di altre leggende divenute sinonimo stesso della propria disciplina.

 

Nei video qui sotto gli highlights di All Blacks-Irlanda del 1995 con le prime mete internazionali di Jonah Lomu (2:38 e 5:58) e un video tributo. A questo LINK invece la presentazione dell’ultimo libro di Marco Pastonesi, “L’Uragano Nero – Jonah Lomu, vita morte e mete di un All Black”, a lui dedicato.

 

 

https://youtu.be/SWT5I-oAVjY

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