2013: un anno di rugby in numeri, dati e tendenze

L’IRB ha pubblicato il documento che fa la fotografia di quanto avvenuto in Ovalia lo scorso anno. Proviamo a fare un riassunto

Si chiama “2013 Year in review” ed è il documento ufficiale dell’IRB che raccoglie l’intera attività rugbistica dell’anno che si è concluso qualche mese fa. Un documento di 88 pagine che è impossibile da riassumere qui, vi diamo però un po’ di statistiche e di spunti che possono aiutarci a comprendere meglio la fotografia del movimento globale.
Non solo il riassunto di un anno giocato ma largo spazio viene dedicato alla RWC femminile che scatta in agosto a Parigi fino al grande appuntamento che ci attende da qui a una 17 mesi circa, vale a dire il Mondiale inglese (e non manca una sezione dedicata al torneo iridato nipponico fissato nel 2019). Corposissimo infine il capitolo dedicato al bilancio IRB, con ben 18 pagine di voci e numeri.
Qualche dato tra quelli principali:

 

– 6 milioni e 600mila giocatori a livello globale
– donne e ragazze sono ormai 1,5 milioni, il 20% circa del numero totale dei giocatori
– oltre 100mila ragazzini e ragazzine di ogni continente si sono avvicinate alla disciplina grazie al programma “Get Into Rugby” nei paesi meno rugbisticamente avanzati.
– un anno record per gli investimenti che nel ciclo 2013-2016 dovrebbero ammontare a 184 milioni di sterline (46 circa ogni anno)
– nuove regole della mischia: non sono state presentate cifre ufficiali perché sono in vigore da troppo poco tempo ma i primi risultati vengono definiti “incoraggianti” con un lieve calo di mischie collassate nel Rugby Championship, nel Pro12 e in Premiership mentre in Heineken Cup e nei Test-match autuunnali è diminuito il numero delle punizioni
–  negli ultimi sei anni sono stati installati 224 campi in erba artificiale in 29 diversi paesi
– grazie alle nuove regole sulle concussion il numero di giocatori rimasti in campo dopo un brutto colpo alla testa è diminuito dal 56% precedente al 13%
– grazie al progetto SOS Kit Aid in 12 anni materiale tecnico per circa 3,5 milioni di sterline è stato donato a 125mila giovani giocatori di paesi del Terzo Mondo o in via di sviluppo. Grazie alle donazioni e al riciclo di magliette, felpe, tute e quant’altro sono state “risparmiate” anche 500 tonnellate di anidride carbonica

 

L’INTERO DOCUMENTO DELL’IRB SUL 2013 LO POTETE TROVARE A QUESTO LINK
Di seguito alcuni grafici che si trovano nell’annuario. Iniziamo dall’aspetto finanziario:

PASSIAMO ORA ALLA LOTTA AL DOPING CON DUE GRAFICI:

 

CHIUDIAMO CON UN ASPETTO TECNICO: A COSA SONO DOVUTI GLI STOP NELLE FASI DI GIOCO?

 

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