Rugby World Cup 2023: la Francia elimina l’Italia con un perentorio 60-7

Il mondiale degli Azzurri finisce con una brutale sconfitta contro i transalpini, la peggiore di sempre contro questo avversario

Damian Penaud in Francia-Italia – ph. Sebastiano Pessina

LIONE – L’Italia è fuori dalla Rugby World Cup 2023. Nell’ultima partita del girone A gli Azzurri sono stati sconfitti dalla Francia per 60-7 in una partita di nuovo estremamente complessa, contro un avversario che si è dimostrato decisamente più forte.

Stavolta, però, non c’è da guardare agli aspetti caratteriali della partita, come accaduto nel match di una settimana fa contro gli All Blacks: gli uomini di Kieran Crowley hanno dato tutto il possibile sotto il piano dell’impegno e del coraggio, ma non è bastato a chiudere il gap fra una formazione forzatamente rimaneggiata ed una che, pur con le assenze che si porta dietro, si è presentata in campo tirata a lucido, spietata e nella miglior versione possibile.

La Francia ha offerto infatti una prestazione gigantesca, e l’Italia può rimproverarsi di aver commesso troppi errori perché si è trovata di fronte una squadra in grado di punire ogni piccola sbavatura.

Lo si è compreso immediatamente: dalla prima liberazione azzurra dopo il calcio d’inizio, la Francia ha mantenuto il possesso molto a lungo nella metà campo avversaria, fino a trovare l’offload decisivo che ha spezzato la difesa italiana e consentito di giocare la superiorità numerica sulla sinistra, mettendo Damien Penaud in meta.

Lo stesso Penaud ha poi sciupato la seconda meta poco dopo, con un calcio senza senso nel tentativo di servire Luois Bielle-Biarrey, molto più raggiungibile con un semplice passaggio. Bielle-Biarrey si è riscattato prendendosi gioco della difesa azzurra con un gioco di gambe fenomenale al 13′.

Al 22′ arriva la terza meta. L’Italia difende con tutto quello che ha per innumerevoli minuti. Una difesa di livello e meritevole, ma la Francia è semplicemente più forte. Determinante il meraviglioso offload da terra di Damian Penaud per Thomas Ramos, a testimonianza di una qualità dei transalpini davvero superlativa.

Nel primo quarto di partita l’Italia non è riuscita ad avere possesso. Le rare occasioni che ha avuto sono state immediatamente spezzate dall’indisciplina: prima un braccio al collo di Penaud da parte di Lorenzo Cannone in possesso di palla, poi un tenuto a terra di Negri su una pulizia tardiva di Lamaro. Al 25′ arriva la prima difesa azzurra vincente e un timido tentativo di ripresa: linebreak in prima fase di Nacho Brex, che serve Capuozzo, dall’estremo si va da Allan, che però al momento di restituire la palla all’estremo viene placcato e commette in-avanti.

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Al 34′ annullata meta all’Italia. L’avrebbe segnata Simone Ferrari, ma è egli stesso il colpevole del fallo, con una pulizia alta su Maxime Lucu, che comporta un calcio di punizione contro gli Azzurri. Su un calcio di punizione immediatamente seguente, Paolo Garbisi va fuori diretto. La mischia ordinata seguente subisce un calcio contro e la Francia punisce immediatamente: drive avanzante, palla da Gael Fickou a Matthieu Jalibert che compie una prodezza, eseguendo un calcio-passaggio per Penaud perfetto malgrado il volo di Brex a placcarlo durante il gesto tecnico. È la meta del bonus per i transalpini, che vanno al riposo sul 31-0.

La ripresa non cambia spartito: l’Italia picchia più duro che può, ma la Francia passa. Dopo essere stati respinti per numerose fasi, i transalpini trovano ancora la via della meta con Matthieu Jalibert al 47′, che danza fra le maglie bianche e segna la quinta meta del match. Mauvaka mette ancora 5 punti sul tabellone con una ripartenza dalla coda di un drive.

L’ultimo quarto di partita è il più doloroso, perché l’Italia crolla anche fisicamente. Il trionfo della Francia è totale: la meta di Yoram Moefana quasi passeggiando sull’out di destra lo dimostra. Il centro di Wallis e Futuna segnerà di nuovo nel finale di partita, dopo la meta della bandiera di Manuel Zuliani, portando il punteggio a proporzioni storiche: il maggior divario di sempre in un confronto fra Italia e Francia. Fino a oggi la sconfitta per 60-13 del 26 marzo 1967 era la peggiore di sempre. Il calcio finale di Jaminet porta anche al massimo di punti subiti dall’Italia in un match contro i transalpini.

La notizia peggiore è che gli Azzurri hanno dato il massimo dal punto di vista fisico, non si sono tirati mai indietro in nessun confronto, eppure non sono mai stati all’altezza del confronto. Si sono spremuti nella battaglia, ma hanno offerto una performance scomposta, con troppi errori e troppa indisciplina.

La Francia si qualifica quindi per prima nel girone A e sfiderà ai quarti di finale la seconda del girone B, che emergerà dallo scontro fra Scozia e Irlanda del weekend. La Nuova Zelanda è la seconda classificata. All’Italia rimane il terzo posto che significa qualificazione automatica al prossimo mondiale e una grande amarezza per aver chiuso il ciclo di Kieran Crowley come allenatore della nazionale, durato circa due anni e ha portato a risultati insperati, con due sconfitte pesantissime.

Lorenzo Calamai

Francia: 15 Thomas Ramos, 14 Damian Penaud, 13 Gael Fickou, 12 Jonathan Danty, 11 Louis Bielle-Biarrey, 10 Matthieu Jalibert, 9 Maxime Lucu, 8 Gregory Alldritt, 7 Charles Ollivon (c), 6 Anthony Jelonch, 5 Thibaud Flament, 4 Cameron Woki, 3 Uini Atonio, 2 Peato Mauvaka, 1 Cyril Baille
A disposizione: 16 Pierre Bourgarit, 17 Reda Wardi, 18 Dorian Aldegheri, 19 Romain Taofifenua, 20 Francois Cros, 21 Baptiste Couilloud, 22 Yoram Moefana, 23 Melvyn Jaminet

Marcatori Francia
Mete: Penaud (3, 38), Bielle-Biarrey (13), Ramos (22), Jalibert (47), Mauvaka (54), Moefana (63, 75)
Trasformazioni: Ramos (3, 13, 22, 38, 47, 54), Jaminet (63)
Calci di punizione: Ramos (7)

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Pierre Bruno, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Paolo Garbisi, 11 Montanna Ioane, 10 Tommaso Allan, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolo Cannone, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Hame Faiva, 1 Simone Ferrari
A disposizione: 16 Marco Manfredi, 17 Federico Zani, 18 Marco Riccioni, 19 David Sisi, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Fusco, 22 Luca Morisi, 23 Lorenzo Pani

Marcatori Italia
Mete: Zuliani (71)
Trasformazioni: Allan (71)
Calci di punizione:

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