La rivincita tra Leinster e La Rochelle e quelle partite da dentro o fuori
Champions Cup, le parole di Stuart Lancaster prima della finale ph. Reuters
Reduce dalla delusione di aver perso la semifinale di Urc contro Munster, Stuart Lancaster usa l’espressione più dura cui si possa pensare nel mondo dello sport per definire la situazione in cui si trova la sua Leinster: “Do or die.” Niente di più e niente di meno, questa la posta in palio prima della finale di Champions Cup contro lo Stade Rochelais, nella rivincita di quella persa dagli irlandesi lo scorso anno proprio per mano degli uomini di O’Gara.
“L’obiettivo di questa stagione era vincere Urc e Champions ma è terribilmente difficile.” E, incalzato dall’Irish Independent, per rimarcare il suo pensiero non ha perso l’occasione di ricordare la deludente fase finale di La Rochelle nello scorso Top 14: “Hanno perso il quarto di finale contro Toulouse, e poi le migliori squadre francesi hanno perso in semifinale. È incredibilmente difficile vincere il double.”
Cosa ha detto Stuart Lancaster in vista della finale di Champions Cup
Ma Lancaster, che il prossimo anno sarà al Racing di Parigi, conosce già molto bene la caratura dello Stade Rochelais: “Sono ovviamente competitivi su tutti i fronti, difensivamente sono molto forti.”
Immaginando la finale che li attende dichiara: “Saranno aggressivi, contenderanno i breakdown e in attacco avranno la capacità, data la stazza dei loro avanti, di giocare una partita chiusa come in ampiezza, per la potenza e la velocità del triangolo allargato.”
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Poi soffermandosi sui tre quarti francesi: “Se dovessi immaginare i tre quarti ideali vorrei potenza, velocità e buoni calciatori, e La Rochelle ha tutto.”
Ed ha concluso con un ultimo monito ai suoi: “Sono una squadra davvero completa e ben organizzata in tutti i fronti di gioco. Di solito le squadre sono forti in una o in un’altra cosa, ma loro no. Di certo, per impostare il nostro gioco, dovremo essere perfetti nei punti di incontro.”
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