Alan Gilpin, amministratore delegato di World Rugby, dice la sua su come gestire le tante espulsioni che si vedono in tutto il mondo ovale
Uno degli argomenti tenuti sotto la lente di ingrandimento da World Rugby e da tutti gli appassionati ovali è quello legato ai tanti cartellini rossi che si sono visti nelle varie partite di tutti i livelli. Non solo in Europa, ma anche nel Super Rugby Pacific è aumentato il numero di espulsioni rifilate ai giocatori che si sono resi protagonisti di azioni scorrette.
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A riguardo è intervenuto Alan Gilpin, amministratore delegato di World Rugby e dunque persona assolutamente indicata per affrontare la questione. “Il focus più importante per tutti al momento è quello sulla sicurezza. Dal nostro punto di vista stiamo cercando di rendere il gioco più spettacolare e al contempo sicuro possibile, vogliamo che tutti possano iniziare a praticarlo e i bambini abbiano dei modelli d’ispirazione”.
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Per la sua natura il rugby di oggi propone scontri molto complessi da gestire, con i sempre frequenti utilizzi del TMO per valutare i contatti arrivati con la parte alta del corpo. Gilpin continua: “Il messaggio di sicurezza che World Rugby vuole lanciare è chiaro, serve che i giocatori abbiano la tecnica giusta per placcare. Credo che con il tempo sia loro che gli allenatori si adatteranno alle regole e questa situazione dei cartellini rossi non sarà più vista come un problema. La priorità degli arbitri dev’essere sempre quella di proteggere chi è in campo, speriamo di trovare presto il giusto equilibrio”.
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