Si tratta di una delle decisioni assunte dal Consiglio federale nel corso dell’ultima riunione dell’anno
Top10: TMO e HIA dal 2022 – ph. Sebastiano Pessina
La FIR investe ventimila euro per ciascun club del Top10 finalizzati all’utilizzo delle tecnologie che permetteranno di implementare TMO e HIA nel massimo campionato italiano a partire dal 2022.
È una delle decisioni che emergono dall’ultimo Consiglio federale dell’anno, che oltre a prevedere una massiccia destinazione di fondi al rugby di base, ha scelto di destinare circa 200mila euro anche al miglioramento del torneo domestico, uno dei propositi della campagna elettorale che ha portato Marzio Innocenti alla presidenza della federazione.
Il TMO, Television Match Official, è ormai uno strumento conosciuto da tutto il grande pubblico ovale e sportivo in generale. La palla ovale è stato uno dei primi movimenti a dotarsi della possibilità di utilizzare un quarto ufficiale di gara per rivedere le immagini di alcuni frangenti della partita per prendere decisioni più precise e aiutare l’arbitro in campo e i suoi assistenti.
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Fino ad oggi, il TMO era stato presente solamente in occasione della finale scudetto del massimo campionato italiano.
La sigla HIA, invece, indica l’Head Injury Assessment, ovvero l’ingresso di un giocatore all’interno di un protocollo che valuti le sue condizioni in seguito ad un colpo alla testa. Se il protocollo concussion è ovviamente già attivo a tutti i livelli del gioco, lo è però solo tramite l’osservazione diretta.
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Ad alto livello, invece, l’identificazione dei possibili eventi causa di trauma cranico viene effettuata anche attraverso la revisione in diretta del video del match.
Secondo quanto comunicata dalla FIR, l’introduzione di questi strumenti nel Top10, in presenza di tutte le condizioni necessarie, avverrà a partire da gennaio 2022.
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