Terzo successo nella storia contro i tuttineri
Partita di livello straordinario in un Aviva Stadium ribollente, con l’Irlanda che domina in possesso e territorio, riuscendo ad imporsi 29-20, entusiasmando per intensità e qualità d’esecuzione, con un parziale nella ripresa di 24-10, in grado di fare la differenza.
Irlandesi, in superiorità numerica per il giallo a Taylor (placcaggio alto su Sexton), che sugli sviluppi della susseguente penal’touche ai 5 metri, si portano davanti al 15′ con la marcatura pesante di Lowe (5-0), emblema dell’intero pomeriggio – alla bandierina di sinistra, al termine di un superbo attacco (pallone aperto con qualità celestiale) in zona rossa, sublimato da un paio di passaggi all’altezza sensazionali di Gibson Park e dall’assistenza conclusiva di Ringrose -, anche se alla pausa lunga vanno avanti i ‘tuttineri’, grazie al piazzato di J. Barrett – punito Henderson che non rotola via per tempo dal raggruppamento – ed alla meta splendida di Taylor (33′): possesso vinto in rimessa laterale da Retallick, palla a disposizione di Blackadder che legge il posizionamento difensivo dei verdi, prendendo a velocità supersonica un buco tra due avanti e premiando la linea di corsa a sostegno del tallonatore (meta poi trasformata da J. Barrett).
Nella ripresa, tuttavia, la musica verde è estremamente dura per le orecchie neozelandesi, con percentuali di possesso – e la squadra sempre sul piede avanzante, con un lavoro spaziale palla in mano di seconde e terze linee – e territorio impressionanti, che producono – nonostante dieci minuti difensivi eccezionali nei propri 22 degli oceanici – due mete, con Kelleher e Doris (superbo nel cambiare angolo di corsa, dopo un multifase tambureggiante e come detto sempre in avanzamento), e con Sexton – sontuoso nel gestire l’attacco a 360 gradi – che porta dalla piazzola i suoi sul 20-10, poco prima dell’ora di gioco.
Nel finale, nonostante possesso ridotto all’osso, una magia di Jordan – calcetto delizioso per se stesso sull’out di destra, raccolto da Ioane, che poi ne asseconda la corsa a sostegno con un passaggio decisivo all’interno – prova a riaprire i conti (20-17, al 61′), con una meta di Akira Ioane – che cambierebbe totalmente lo scenario, per il potenziale sorpasso (Irlanda che si era portata sul 23-17, per un piazzato di Carbery generato da un placcaggio su un uomo senza palla di Lomax), annullata per passaggio in avanti del fratello, poco oltre il 70′.
Quando gli All Blacks sembrano poter mettere la freccia, con i trequarti in nero che iniziano a cavalcare al largo, riuscendo a battere con eccessiva facilità i difensori verdi, un monumentale (eufemismo!) tenuto forzato da O’Mahony (lavoro in tandem con Lowe, che placca provvidenzialmente Havili) permette a Carbery di centrare il 26-20 da centrocampo, con gli All Blacks che non hanno più la forza per ribaltare la situazione, gestendo male alcuni possessi nei 5′ finali e chiudendo la contesa con un fallo, per entrata laterale in un raggruppamento, che costa il 29-20 definitivo (sempre Carbery dalla piazzola a tempo rosso), che regala il terzo successo all’Irlanda sui tuttineri (peraltro tutti arrivati nelle ultime 5 sfide).
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Formazioni iniziali e marcatori di Irlanda-All Blacks
Irlanda: Hugo Keenan, Andrew Conway, Garry Ringrose, Bundee Aki, James Lowe, Johnny Sexton (cap), Jamison Gibson-Park, Jack Conan, Josh van der Flier, Caelan Doris, Iain Henderson, Tadhg Beirne, Tadhg Furlong, Rónan Kelleher, Andrew Porter.
A disposizione: Rob Herring, Cian Healy, Finlay Bealham, Tadhg Beirne, Peter O’Mahony, Conor Murray, Joey Carbery, Keith Earls.
mete: Lowe (15′), Kelleher (43′), Doris (52′)
trasformazioni: Sexton (53′)
punizioni: Sexton (56′), Carbery (64′, 73′, 80′)
Nuova Zelanda: Jordie Barrett, Will Jordan, Rieko Ioane, Anton Lienert-Brown, Sevu Reece, Beauden Barrett, TJ Perenara, Ardie Savea, Dalton Papalii, Ethan Blackadder, Samuel Whitelock (cap), Brodie Retallick, Nepo Laulala, Codie Taylor, Joe Moody.
A disposizione: Dane Coles, Karl Tu’inukuafe, Tyrel Lomax, Tupou Vaa’I, Akira Ioane, Finlay Christie, Richie Mo’unga, David Havili
mete: Taylor (32′), Jordan (61′)
trasformazioni: J. Barrett (33′, 62′)
punizioni: J. Barrett (19′, 69′)
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