Italia, Paolo Garbisi: “La mia prestazione è stata negativa, come quella del resto della squadra”

L’apertura azzurra ha commentato a caldo il match dell’Aviva

Paolo Garbisi

Paolo Garbisi – Nazionale Italiana Rugby

All’interno di un contesto di squadra, quello azzurro, che ha palesato grandi difficoltà nel reggere l’urto della mareggiata irlandese (50-17, il punteggio finale in favore dei verdi), la figura di Paolo Garbisi, giovane apertura del Benetton Rugby, ex capitano dell’Under 20 all’esordio assoluto con la Nazionale maggiore, è stata una delle poche in grado, nonostante le fisiologiche insidie del debutto e la grande pressione posta su di lui dalla difesa in verde, a ergersi a faro, seppur con luce fioca, nella tempesta di Dublino, con la bella ciliegina sulla torta finale della meta.

Ciononostante, nell’immediato post partita, l’ex Mogliano e Petrarca, consapevole della performance negativa del team, ha fatto autocritica per la propria prestazione ritenuta negativa, senza andare alla ricerca di scuse.

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“La mia prestazione è stata negativa, come quella del resto della squadra, e sicuramente una meta, per di più marcata a tempo scaduto, non può cancellare il resto del tempo, o rivalutarlo. C’erano tante emozioni prima della partita – andate scemando minuto dopo minuto -, perché stavo per realizzare un sogno, ma onestamente avrei desiderato un esito differente per la partita. Speravo in un esordio migliore”, ha commentato, palesando grande maturità il 20enne veneto.

Sull’azione della meta: “Eravamo ormai a tempo scaduto. Nel corso del match non abbiamo trovato grandi spazi, così quando ne ho intravisto uno, mi ci sono infilato e tutto sommato è andata bene. Ma ci tengo a ribadire che questa segnatura nel finale non sposta di una virgola né la valutazione sul passivo né l’assunto complessivo della prestazione”.

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