World Rugby: a Parigi per trovare una cura (al punto d’incontro)

Lunedì in Francia si tiene una riunione della federazione internazionale con un gruppo di lavoro focalizzato sul breakdown

World Rugby

Lunedì a Parigi la federazione internazionale terrà la sua seconda riunione sul player welfare, durante la quale sarà aperto un tavolo di lavoro sul punto d’incontro, uno dei dettagli dove ci si attendono modifiche e sperimentazioni regolamentari al fine di trovare una soluzione al difficile arbitraggio della situazione e innalzare gli standard di sicurezza in una delle aree di gioco più pericolose.

Secondo indiscrezioni riportare dal sito irlandese The 42 al gruppo di lavoro parteciperanno il coach degli All Blacks Ian Foster e l’ex head coach dell’Irlanda Joe Schmidt, insieme ad alcuni dei migliori arbitri della scena internazionale ed altri addetti ai lavori.

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I dati raccolti da World Rugby dicono che il 9% degli infortuni di gioco vengono dai contatti nei punti d’incontro, e sebbene sia una cifra nettamente inferiore al 50% attribuito al placcaggio, tali infortuni sono mediamente più gravi. Questo il primo motore dell’iniziativa di formare un gruppo di lavoro che sviluppi idee per rendere il gioco e l’arbitraggio delle ruck più chiaro e sicuro.

Attualmente, il punto d’incontro è una delle zone grigie dove il regolamento del gioco lascia più spazio all’interpretazione del singolo arbitro e dove è difficile trovare la giusta normazione per definire chiaramente i limiti.

Dal tavolo di Parigi usciranno fuori proposte e possibile modifiche al regolamento per uscire da questa situazione e garantire insieme maggiore sicurezza ai giocatori e situazione più pulite e leggibili per gli arbitri, dando vita a una contesa equa.

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