Sei Nazioni: la Federazione Inglese vuole un torneo più corto negli anni dei British & Irish Lions

L’obiettivo è ridurre: sia le settimane del torneo sia le partite della selezione che nel 2021 sarà protagonista in Sudafrica

british & irish lions

ph. Reuters

E’ stata una delle più belle serie di sempre dei British & Irish Lions, ma evidentemente ha lasciato il segno in molti giocatori. A più di un anno dallo scontro contro gli All Blacks non sembra spegnersi l’eco di quelle tre partite epiche fra “i migliori” contro “i più forti”, tanto che la RFU Inglese pare sia intenzionata a chiedere una compressione del calendario del Sei Nazioni, negli anni dei Lions appunto, per consentire alla selezione di rosso vestita di poter preparare al meglio i vari tour nell’Emisfero Sud partendo da quello di Sudafrica 2021.
Il torneo più antico e prestigioso dell’Emisfero Nord dovrebbe quindi passare dalle consuete 7 settimane di svolgimento a 6, mentre i British & Irish Lions disputerebbero non più 10 partite in territorio rivale (7 contro franchigie o selezioni locali, più le 3 della serie contro la nazionale di riferimento) ma soltanto 8.

Una serie di numeri su cui lavorare, che però Oltremanica sembrano aver già scatenato un dibattito. John Spencer, capo delegazione dei Lions nel 2017, sembra aver liquidato la questione con “è virtualmente impossibile” mentre Nigel Melville – che attualmente occupa la poltrona di Chief Executive della RFU – ha detto: “Dobbiamo risolvere il problema. I giocatori hanno bisogno di una settimana in più. Non vedo perchè ogni quattro anni non si possa fare questa cosa col Sei Nazioni: non andrebbe a impattare sul welfare dei giocatori e consentirebbe ai Lions di prepararsi al meglio. Dobbiamo guardare a cos’è bello e importante per il rugby cercando di proteggerlo e i Lions certamente lo sono”.

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