Bledisloe Cup: gli All Blacks sono troppo forti e calano il tris contro l’Australia

I tuttineri vincono 37-20, dominando in lungo e in largo la sfida di Yokohama

ph. REUTERS/David Gray

Australia e Nuova Zelanda si affrontano a Yokohama per il terzo test della Bledisloe Cup ’18, già assegnata agli All Blacks. Di fatto, un gustosissimo antipasto del lungo tour autunnale delle due super potenze oceaniche, che vedremo entrambe in Italia nella seconda metà di novembre.

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Il ritmo della gara è subito forsennato, con ambo i team che propongono un paio di multifase di superba qualità, senza riuscire, però, a sporcare il tabellino. Gli All Blacks salgono esponenzialmente di livello e spaccano per primi l’equilibrio del match. Al 12′, Sonny Bill Williams distribuisce con il tempo giusto, dentro i 22 australiani, sull’accorrente Squire, che ha un grande angolo di corsa e si libera di un morbido Beale, spianandosi un’autostrada verso la prima meta di giornata. Barrett è pulito dalla piazzola e i tuttineri vanno sul 7-0. Poco dopo il 20′, Beale accorcia le distanze (7-3) con un penalty appena dentro la metà campo neozelandese, generato da un fuorigioco All Blacks.

Barrett risponde subito, sempre dalla piazzola, ristabilendo al 25′ il break di distanza tra le squadre. Appena dopo la mezzora, i tuttineri piantano le tende nei 22 Wallabies, costringendo gli avversari a diversi falli professionali per evitare altre marcature pesanti neozelandesi. Gli australiani, tuttavia, non possono fare nulla al 35′ quando Kieran Read si stacca dal drive avanzante, bucando Hanigan, prima di timbrare la seconda meta nera della sfida. Barrett è caldissimo al piede e fissa il punteggio sul 17-3, trasformando agevolmente. La reazione dell’Australia è veemente: nella zona calda neozelandese, Genia distribuisce su Koroibete, che si inventa un ottimo passaggio per Naivalu, con il numero 14 che resiste al placcaggio di Barrett, marca e riporta i suoi dentro l’incontro. Foley converte per il 17-10, proprio prima della pausa lunga.

In avvio di ripresa, i Wallabies sfoggiano la miglior versione australiana possibile, regalando 10 minuti di grande rugby offensivo, con azioni di grande ritmo e qualità, sublimate da offload mai fine a se stessi e ottima distribuzione degli ovali e dei flussi d’attacco. Uno sforzo che, al 45′, produce tre punti su piazzato di Foley per il (17-13 All Blacks). I tuttineri, tuttavia, si confermano solidi in difesa e cinici in attacco, raccogliendo tre punti preziosissimi alla loro prima escursione offensiva del secondo tempo. Sio non rotola via in tempo da un raggruppamento, concedendo un penalty sin troppo facile al 10 degli Hurricanes, per il 20-13. Lo stesso Barrett, al 59′, si toglie la soddisfazione personale della meta: Ioane trova un break fantastico, battendo due uomini nettamente, prima di premiare, con un offload perfetto, la corsa esterna della sua apertura, in grado poi di correre sin oltre la linea di meta. La giornata, per il due volte giocatore dell’anno, è fantastica anche dalla piazzola, dove non sbaglia nulla, fissando il punteggio sul 27-13.

Al 68′ Tolu Latu reagisce ad una spinta di Taylor con una manata in faccia, procurandosi un inevitabile cartellino giallo. Questo episodio chiude definitivamente la contesa, con gli All Blacks che allungano ulteriormente poco dopo: Ben Smith intercetta sontuosamente un passaggio troppo morbido di Folau, volando in meta senza opposizione (32-13). Il fuoriclasse dei Waratahs si riscatta al 76′, quando si inventa una marcatura pesante sontuosa: side step per battere un uomo, linea di corsa diagonale imprendibile e segnatura, convertita da Foley per il 32-20. Nel finale i tuttineri si regalano spettacolo al pubblico di Yokohama: assist sotto le gambe di Barrett, corsa furiosa di Ioane per il definitivo 37-20. Una vittoria che lancia nel modo migliore possibile i ragazzi di Hansen verso un tour impegnativo. Una sconfitta, invece, che genererà nuove polemiche sul momento Wallabies, ancora decisamente lontani dal livello richiesto per competere con questi All Blacks

Il tabellino

Australia: 15 Dane Haylett-Petty, 14 Sefa Naivalu, 13 Israel Folau, 12 Kurtley Beale, 11 Marika Koroibete, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper (c), 6 Ned Hanigan, 5 Rob Simmons, 4 Izack Rodda, 3 Allan Alaalatoa, 2 Folau Faingaa, 1 Scott Sio.
A disposizione: 16 Tolu Latu, 17 Sekope Kepu, 18 Taniela Tupou, 19 Rory Arnold, 20 Jack Dempsey, 21 Nick Phipps, 22 Samu Kerevi, 23 Tom Banks.

Mete: Naivalu (39′), Folau (76′)
Trasformazioni: Foley (40′, 76′)
Punizioni: Beale (21′), Foley (45′)

Nuova Zelanda: 15 Damian McKenzie, 14 Ben Smith, 13 Ryan Crotty, 12 Sonny Bill Williams, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 TJ Perenara, 8 Kieran Read (c), 7 Ardie Savea, 6 Liam Squire, 5 Scott Barrett, 4 Samuel Whitelock, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody.
A disposizione: 16 Nathan Harris, 17 Karl Tu’inukuafe, 18 Nepo Laulala, 19 Brodie Retallick, 20 Matt Todd, 21 Aaron Smith, 22 Richie Mo’unga, 23 Anton Lienert-Brown.

Mete: Squire (12′), Read (36′), Barrett (59′), B. Smith (70′)
Trasformazioni: Barrett (12′, 37′, 60′)
Punizioni: Barrett (25′, 53′)

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