Test Match: c’è vita per l’Inghilterra? In Sudafrica l’ultima sfida della serie

La squadra di Eddie Jones ha già perso la serie, ma deve frenare il crollo. Erasmus ruota i suoi uomini per cercare il tris

ph. Reuters

“È stato come un film horror” – ha detto Eddie Jones dopo il secondo Test Match perso dall’Inghilterra contro il Sudafrica, in un Nelson Mandela Stadium quantomai infuocato a Bloemfontein. Anche se ha al momento perso la fiducia dei media inglesi, che non risparmiano attacchi diretti ai metodi del CT, l’australiano non ha comunque smarrito dialettica e metafore ad effetto.

“Mi sono svegliato questa mattina (ieri, ndr) e ho guardato alla Table Mountain (la montagna che sovrasta Città del Capo, ndr). È un posto, in particolare quando sei in cima, non tanto quando devi guardarla dal basso. E noi abbiamo bisogno di tornare in alto”. Chissà se Jones riuscirà a trasmettere questa vena ispiratrice anche alla sua nazionale, reduce da ben sei ko consecutivi e in piena crisi di identità, progredita senza sosta dalla sconfitta contro la Scozia in poi.

Il Sudafrica è ancora ben lontano dall’essere una squadra perfetta, ma è riuscita ad infilarsi in ogni incertezza avversaria e ad amplificarla: punti d’incontro, fasi statiche e impatto fisico fin qui sono state sempre appannaggio degli Springboks, che nonostante la doppia partenza ad handicap in entrambi i Test sono riusciti a rimontare in entrambe le occasioni con una certa veemenza, non lasciando scampo a un’Inghilterra sulle gambe e poco reattiva nel leggere le situazioni di gioco.

A differenza degli inglesi, i padroni di casa non sono mai usciti dal loro piano di gioco anche quando si sono ritrovati sotto di venti punti, ma hanno mantenuto la giusta lucidità. Nessun segno di disperazione insomma, nemmeno nelle situazioni più critiche. Se l’Inghilterra vorrà tornare a vincere, dovrà necessariamente avere maggiore controllo delle proprie emozioni, come ha ricordato anche capitan Farrell.

L’altitudine, perlomeno in quest’occasione, non rappresenterà un problema per gli ospiti, visto che si giocherà sul livello del mare. A livello fisico e atletico i benefici potrebbero essere non indifferenti per gli inglesi, dopo due partite disputate ben oltre i 1000 metri e il ritiro fatto a Durban, altra città sul mare.

Rassie Erasmus, dal canto suo, può dirsi soddisfatto dagli automatismi della squadra nelle ultime due settimane soprattutto in fase offensiva, oltre che dalle prestazioni sopra le righe di alcuni singoli. Il CT decide di operare diversi cambi per sperimentare nuove soluzioni, riproponendo Jantjies dal primo minuto con Warrick Gelant sul suo asse. In mezzo Esterhuizen e Kriel formano una coppia inedita, mentre davanti c’è Chiliboy Ralepelle ma soprattutto Schalk Brits in panchina.

La notizia più importante in casa Inghilterra è il ritorno dal primo minuto di Danny Cipriani dopo dieci anni, con il mediano ormai ex Wasps chiamato a dare effervescenza e brio ad una manovra inglese che ha nel suo (unico?) punto di forza proprio il gioco al largo con i trequarti. Davanti le novità sono Marler, Robshaw e Hughes, per necessità e non per virtù.

Calcio d’inizio alle ore 17:05, diretta tv su Sky Sport 2.

Le formazioni

Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Jonny May, 13 Henry Slade, 12 Owen Farrell (c), 11 Mike Brown, 10 Danny Cipriani, 9 Ben Youngs, 8 Nathan Hughes, 7 Tom Curry, 6 Chris Robshaw, 5 Maro Itoje, 4 Joe Launchbury, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Joe Marler
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Alec Hepburn, 18 Harry Williams, 19 Jonny Hill, 20 Mark Wilson, 21 Sam Simmonds, 22 Ben Spencer, 23 Denny Solomona

Sudafrica: 15 Warrick Gelant, 14 S’busiso Nkosi, 13 Jesse Kriel, 12 Andre Esterhuizen, 11 Aphiwe Dyantyi, 10 Elton Jantjies, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi, 5 Franco Mostert, 4 RG Snyman, 3 Frans Malherbe, 2 Chiliboy Ralepelle, 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Schalk Brits, 17 Steven Kitshoff, 18 Thomas du Toit, 19 Jean-Luc du Preez, 20 Sikhumbuzo Notshe, 21 Embrose Papier, 22 Handré Pollard, 23 Willie le Roux

 

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