Pro14: Edinburgh batte Glasgow e riconquista la 1872 Cup

Finisce 24-19. I rossoneri, già sicuri di un posto nei playoff, infliggono la quarta sconfitta esterna consecutiva ai rivali dell’Ovest

ph. On Rugby

EDIMBURGO – Edinburgh Rugby scende in campo stasera già sicuro del posto nei playoffs di Guinness PRO14, dopo che Ulster – avversario diretto degli scozzesi – ha pareggiato (24-24) al Thomond Park contro Munster, che sarà la sfidante di Edinburgh nel quarto in programma settimana prossima. Edinburgh potrà quindi concentrarsi solo sulla conquista della 1872 Cup, stasera, un risultato che chiuderebbe nel migliore dei modi una regular season che, comunque finirà l’annata, può davvero essere considerata molto positiva.

I Glasgow Warriors, che si sono garantiti primo posto nella Conference A e semifinale casalinga battendo Connacht qualche settimana fa, vogliono tenersi la coppa in bacheca e, allo stesso tempo, regalare ai propri tifosi una soddisfazione contro i “rivali dell’est”. Dopo le tre sconfitte consecutive in trasferta, infatti, Dave Rennie ha chiesto stasera una prova positiva che aiuterebbe a costruire quel “momentum” di cui tanto parla l’head coach neozelandese in vista dei playoffs.

La gara (che chiude il programma del Silver Saturday del rugby scozzese) è bella fin dall’avvio, con le due squadre decise a dare spettacolo al numeroso pubblico (25,353 spettatori) accorso alla Highland Cathedral. Dopo dieci minuti di studio, i Warriors passano per primi in vantaggio con DTH van der Merwe che festeggia a modo suo, ovvero marcando una meta, la sua centesima presenza coi Glaswegians. Finn Russell (che poco prima aveva sprecato malamente un calcio di avanzamento) serve il compagno con un perfetto assist al piede, prima di trasformare (con l’aiuto del palo) portando i suoi avanti (al 12′, il risultato è 0-7).

Il vantaggio dei Warriors dura pochissimo perchè la reazione dei rossoneri, dopo qualche fase giocata nei 5m avversari, si esaurisce oltre la linea avversaria con Sam Johnstone (servito da Rasolea) che trova il varco giusto e Hidalgo-Clyne che trasforma per il 7-7 con cui le squadre entrano nel secondo quarto di gara.

Nemmeno il tempo di festeggiare, per i rossoneri, che un minuto dopo si trovano di nuovo sotto nel punteggio. Azione spettacolare dei Warriors che fanno girare l’ovale in velocità e vanno oltre la linea con capitan Gibbins; l’azione è innescata e chiusa da Finn Russell, che offre l’assist al compagno prima di trasformare per il 7-14.

Il campo perfetto e il meteo, finalmente, sereno (ma fa piuttosto freddo) sommato alla tranquillità a livello di classifica mettono le squadre nelle migliori condizioni possibili per affrontarsi a viso aperto e i ritmi restano altissimi per tutto il primo tempo.

Edinburgh riesce ancora a chiudere i Warriors nei propri 5m assaltando la difesa avversaria con pick-and-go furiosi fino a trovare, dopo un ovale tenuto alto, la seconda meta con il pilone samoano Jordan Lay, uno dei migliori acquisti del primo anno di Richard Cockerill da head coach. Hidalgo-Clyne trasforma per il 14-14 e chiude il primo tempo servendo a Duhan van der Merwe un assist meraviglioso al piede su cui l’ala sudafricana si avventa, andando in tuffo oltre la linea e mandando i suoi a riposo avanti – la prima frazione si chiude sul 21-14 perchè Hidalgo-Clyne è perfetto nella trasformazione.

La ripresa non si apre sugli stessi ritmi indiavolati del primo tempo ma la gara resta comunque molto interessante e divertente, nonostante nel terzo quarto non vengano messi punti a referto perchè le squadre continuano a sfidarsi a viso apertissimo. Tra i cambi apportati da Dave Rennie il più interessante è l’inserimento di Adam Hastings al posto di Dunbar, che va apertura e sposta Finn Russell primo centro.

I Warriors adesso muovono bene l’ovale per qualche fase ma, quando sembrano pronti a colpire, Pyrgos si fa intercettare il passaggio da McInally che si fa cinquanta metri di corsa prima di venir fermato all’interno dei 22m avversari; Edinburgh è bravo a tenere vivo il possesso e conquista una punizione, che Weir trasforma in tre punti importantissimi perchè al 66′ i rossoneri volano oltre il break per la prima volta (24-14).

Sotto due marcature e con il cronometro come nemico, i Warriors rispondono dal grande squadra riaprendo il match al 69′ con la seconda meta di serata di DTH van der Merwe, vera e propria “arma letale” quando viene innescato. Russell manca la trasformazione e lascia Edinburgh avanti cinque punti (24-19) a poco più di dieci minuti dallo scadere.

La gara si decide adesso e le squadre sentono la pressione; Hastings si infila in un buco lasciato scoperto e dalla sua avanzata nasce l’azione che porta  DTH ancora oltre la linea avversaria, ma la meta viene annullata da Nigel Owens che vede un’entrata laterale dell’ala canadese ed assegna una punizione ad Edinburgh, che può tirare un sospiro di sollievo.

I Warriors continuano a spingere ma non riescono a costruire una piattaforma offensiva pericolosa perchè, dopo qualche fase, perdono l’ovale in-avanti; vincono, però, la mischia successiva e Russell calcia l’ovale in touche, a un minuto e mezzo dallo scadere molto probabilmente la loro ultima occasione.

Edinburgh difende alla grande la touche, fermando sul nascere la maul avversaria e guadagnando una punizione al breakdown che Weir, a sua volta, calcia nell’East Stand. Cochrane, alla sua ultima gara casalinga, serve Carmichael a tempo scaduto, Fowles riceve l’ovale e lo calcia fuori, regalando ad Edinburgh la vittoria (quindicesima stagionale) e la 1872 Cup dopo due anni.

 

Edinburgh Rugby: 15. Dougie Fife 14. Jason Harries 13. James Johnstone 12. Junior Rasolea 11. Duhan van der Merwe 10. Jaco van der Walt 9. Sam Hidalgo-Clyne 1. Jordan Lay 2. Stuart McInally (C) 3. Simon Berghan 4. Ben Toolis 5. Grant Gilchrist 8. Magnus Bradbury 7. Jamie Ritchie 8. Viliame Mata
A disposizione: 16. Neil Cochrane 17. Allan Dell 18. WP Nel 19. Lewis Carmichael 20. Cornell du Preez 21. Nathan Fowles 22. Duncan Weir 23. Mark Bennett

Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: Johnsone (18′), Lay (35′), D. van der Merwe (40′)
Trasformazioni: Hidalgo-Clyne (19′, 36′, 40′)
Punizioni: Weir (66′)

Glasgow Warriors: 15. Stuart Hogg 14. Lee Jones 13. Nick Grigg 12. Alex Dunbar 11. DTH van der Merwe 10. Finn Russell 9. George Horne 1. Alex Allan 2. Fraser Brown 3. Zander Fagerson 4. Tim Swinson 5. Scott Cummings 6. Matt Fagerson 7. Callum Gibbins 8. Ryan Wilson (C)
A disposizione: 16. George Turner 17. Jamie Bhatti 18. Siua Halanukonuka 19. Rob Harley 20. Chris Fusaro 21. Henry Pyrgos 22. Adam Hastings 23. Ruaridh Jackson

Marcatori Glasgow Warriors
Mete: DTH van der Merwe (11′, 69′), Gibbins (21′)
Trasformazioni: Russell (12′, 22′)
Punizioni:

Matteo Mangiarotti

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