Sei Nazioni femminile: il Principality è azzurro, l’Italia batte il Galles 15-22

Le Azzurre tornano alla vittoria con una grande prestazione a Cardiff, marcando quattro mete e soffrendo nel finale

ph. Sebastiano Pessina

L’avvio della sfida tra Galles ed Italia, al Principality Stadium, è estremamente equilibrato, con entrambe le selezioni che imbastiscono azioni interessanti senza però riuscire ad entrare pericolosamente nei 22 metri avversari. L’Italia è assolutamente in partita, ed alla prima sortita in attacco, al minuto 8, punisce. Michela Sillari allarga splendidamente su Isabella Locatelli, che batte la prima avversaria con gran facilità e va in meta, per il 5-0. La stessa Sillari converte, e le azzurre vanno sul 7-0.

Le ragazze di Di Giandomenico sfoderano un’eccellente azione difensiva subito dopo aver siglato la marcatura pesante, mostrando una superiorità fisico-organizzativa notevole. L’Italia si carica e prende in mano le redini del gioco, attaccando con discreta qualità, ed evidenziando le lacune avversarie. Le italiane, però, complice qualche errore gestuale di troppo, mancano l’allungo, ed al minuto 27 il Galles si rialza con il piazzato di Wilkins.

L’inerzia della sfida cambia all’improvviso, con le britanniche che mettono la testa avanti al 32esimo di gioco. Sioned Harries piazza un break devastante, correndo oltre 60 metri incontrastata, poi, sullo sviluppo dell’azione, dopo una serie di pick and go, Alisha Butchers firma la meta dell’8 a 7, per il sorpasso locale. Le azzurre, punte nell’orgoglio, si scuotono e riprendono ad attaccare come nella prima parte di match.

Ad un passo dall’intervallo, Furlan mette in mostra tutto il talento della casa, battendo due avversarie ed inventandosi un offload di grande qualità per Magatti, che deve solo appoggiare l’ovale oltre la linea di meta per il 12-8 con cui si va alla pausa lunga.

La ripresa si apre con una bella corsa sull’out destro di Joyce, ma soprattutto con troppi errori di handling da una parte e dall’altra che impediscono alle due squadre di dare continuità al proprio gioco. Al 48′ le Azzurre avrebbero una bella occasione per mettere pressione al Galles sfruttando una buona piattaforma da mischia, ma Furlan gioca male il grubber alle spalle della difesa.

Due minuti dopo, però, l’Italia colpisce davvero. Da touche in mezzo al campo, Veronica Madia trova l’intervallo e corre per quaranta metri, prima di scaricare a Locatelli che porta l’azione a pochi metri dalla linea di meta: sulla fase successiva, un bel passaggio di Ruzza libera Rigoni al largo per la splendida meta dell’8-17.

Le gallesi ora sono in reale difficoltà, e sono costrette nuovamente a difendersi sui propri 5 metri ma con ripetuti falli, che portano al giallo per Clay dopo aver agganciato Locatelli in aria su una touche. Sulla rimessa laterale successiva le Azzurre provano a costruire una maul, ma perdono malamente l’ovale e sciupano l’occasione. Le Azzurre sfruttano male la superiorità numerica anche successivamente, peccando di poca lucidità e permettendo alle padroni di casa di risalire il campo e uscire dalle sabbie mobili in cui erano entrate dieci minuti prima.

A pochi secondi dal rientro in campo di Clay, però, un placcaggio in ritardo e giudicato anche pericoloso dall’arbitro porta a un nuovo giallo per Alisha Butchers, che concede altri dieci minuti in 14 vs 15 all’Italia. Le Azzurre però non riescono a più giocare con fluidità, allargano troppo frettolosamente e non hanno palloni puliti dalla base. A farsi preferire in attacco è invece il Galles, che nonostante la donna in meno propone ora un gioco rapido e sempre sul piede avanzante, che un’Italia in debito di ossigeno fatica a contenere.

La meta è nell’aria e arriva al 69′, quando le gallesi affondano il colpo e marcano con Sioned Harries dalla corta distanza, dopo un lungo multi-fase sui 5 metri italiani. La partita sarebbe in mano alle ragazze di Rowland Phillips, ma un’eccessiva indisciplina non permette loro di prendere realmente in mano il match; anzi, sono le Azzurre a tornare ancora in attacco e hanno anche una buona occasione con un chip di Rigoni che però Locatelli non riesce a raccogliere dentro i 22 avversari.

Le gallesi sembrano avere più benzina, ma non altrettanta accuratezza nelle esecuzioni: le Azzurre recuperano l’ovale in mezzo al campo, Magatti si invola verso la linea di meta ma viene anticipata da Harries a pochi metri dalla linea di meta, che però viene penalizzata per non rilasciare l’ovale e si prende anche un cartellino giallo al 77′. L’Italia sceglie la mischia, prova a servire Magatti ma l’ala viene portata fuori dal campo.

Sulla successiva touche, il Galles commette ancora un’infrazione, le Azzurre giocano velocemente e Sillari schiaccia la quarta meta per il 15-22. L’Italia torna a vincere dopo otto sconfitte consecutive nel torneo.

Galles: 15 Hannah Jones, 14 Jaz Joyce, 13 Kerin Lake, 12 Robyn Wilkins, 11 Jess Kavanagh-Williams, 10 Elinor Snowsill, 9 Keira Bevan, 1 Caryl Thomas, 2 Carys Philips (c), 3 Amy Evans, 4 Siwan Lillicrap, 5 Mel Clay, 6 Alisha Butchers, 7 Beth Lewis, 8 Sioned Harries
A disposizione: 16 Kelsey Jones, 17 Gwenllian Pyrs, 18 Meg York, 19 Natalia John, 20 Nia Elen Davies, 21 Jade Knight, 22 Alecs Donovan, 23 Lisa Neumann.

Mete: Butchers (32), Harries (69)
Trasformazioni: Wilkins (69)
Punizioni: Wilkins (27)

Italia: 15 Manuela Furlan, 14 Sofia Stefan, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Maria Magatti, 10 Veronica Madia, 9 Sara Barattin (c), 8 Elisa Giordano, 7 Isabella Locatelli, 6 Giada Franco, 5 Giordana Duca, 4 Valentina Ruzza, 3 Lucia Gai, 2 Melissa Bettoni, 1 Gaia Giacomoli
A disposizione: 16 Silvia Turani, 17 Eleonora Ricci, 18 Michela Merlo, 19 Elisa Pillotti, 20 Ilaria Arrighetti, 21 Beatrice Veronese, 22 Jessica Busato, 23 Aura Muzzo

Mete: Locatelli (8), Magatti (39), Rigoni (50), Sillari (80)
Trasformazioni: Sillari (9)
Punizioni:

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