Pro12: i Warriors vincono il derby (12-25) e si rimettono in corsa

I Glaswegians interrompono la striscia negativa ma non prendono il bonus offensivo. A Cardiff i Blues superano i Dragons

ph. Matteo Mangiarotti

ph. Matteo Mangiarotti

EDIMBURGO – La pioggia, prevista, non scende dal cielo sopra il Murrayfield, pieno come poche volte quando Edinburgh gioca in casa (21036 spettatori presenti oggi), e quando Weir dà il calcio d’inizio alla sfida c’è solo un vento testardo, che soffia a tratti molto forte, ad infastidire i trenta in campo.

 

Inizio-shock per i padroni di casa, che dopo 57 secondi sono già sotto nel punteggio. Dunbar calcia lungo, Kinghorn, estremo dei Gunners, segue l’ovale ma quando deve schiacciarlo oltre la linea di meta per annullare l’azione, scivola, regalando a Bulumakau – bravo a seguire l’azione – la più facile delle marcature.
Finn Russell, da posizione molto angolata, manca la trasformazione ma i Warriors passano a condurre (0-5).
Edinburgh riesce a riprendersi subito, cominciando a giocare attraverso le fasi e conquistando una punizione che Weir, il ‘grande ex’ di giornata, calcia tra i pali per il 3-5.
Dopo un buon inizio, non succede più moltissimo nel primo quarto, perchè Edinburgh prende in mano le redini del gioco ma non riesce a rendersi pericoloso, mentre i Warriors concedono qualche punizione di troppo – il direttore di gara, Ian Davies, richiama Jonny Gray (votato man of the match) dopo che Rob Harley va a placcare in volo il saltatore dei Gunners e nell’azione successiva i Glaswegians restano in inferiorità, per il giallo ad Alex Allen per fallo professionale in ruck (settima punizione concessa dai Warriors finora). Weir ringrazia e, da trenta metri, porta avanti i suoi al 22′ dalla piazzola (6-5).
Sotto di un uomo e nel punteggio, i Warriors provano a reagire ma non riescono a dare velocità alle proprie giocate, che si fermano sempre o per un errore, o contro il muro difensivo avversario. Al 24′ Favaro esce temporaneamente, per fare spazio a Ryan Grant nella prima mischia dopo il giallo ad Allen – che il pack di Edinburgh domina, prendendosi un’altra punizione che Weir calcia in touche ma da cui non nasce nulla di buono, perchè dopo qualche fase Berghan perde l’ovale in-avanti.
Quando i Warriors tornano in parità numerica, però, passano di nuovo in vantaggio; penal’touche per fallo in ruck di Edinburgh da cui nasce la maul che, con vantaggio per i Warriors, si chiude comunque oltre la linea avversaria. È il numero 8 Josh Strauss a schiacciare a terra l’ovale. Russell stavolta è preciso e i Warriors si riportano avanti (6-12). Nell’ultima azione della prima frazione Mark Bennett, finora piuttosto in ombra, spezza la difesa avversaria e crea un’ottima piattaforma d’attacco. La difesa di Edinburgh tiene ma deve ricorrere all’indisciplina, regalando a Russell l’occasione di mandare i suoi a riposo oltre il break (6-15).

 

La ripresa si apre con Edinburgh in pressione, una penal’touche mancata da Russell che, nella foga di trovare la rimessa sui 5m, calcia l’ovale oltre la linea di meta e le due squadre che commettono molti errori di handling sulla metà campo. Un altro errore, di Weir che sbaglia un calcio di avanzamento regalando l’ovale ad Hogg, crea la piattaforma ideale per i Warriors che conquistano una punizione – ma Russell calcia a lato da buona posizione.
Nel corso dell’azione resta a terra Simone Favaro, che esce per un HIA (head injury assessment, procedura da seguire quando si pensa che il giocatore abbia ricevuto un colpo alla testa) superato dal flanker italiano, che non torna però in campo e segue il resto della gara dalla panchina.
Al 52′ e 59′ Weir, ancora lui, muove il tabellino dalla piazzola, cui risponde Russell al 56′ (l’apertura non riesce a posizionare l’ovale sul tee e decide di optare per il drop-kick).
Le squadre entrano nell’ultimo quarto di gara sul 12-18 e nei 22m di Edinburgh, dopo che Weir si è fatto murare un calcio di liberazione da Jonny Gray che poteva costare carissimo. Si riparte con una mischia sui 5m dei padroni di casa, che difendono però furiosamente e in maniera ordinata fino al 66′, quando i Warriors vanno in meta sotto il West Stand con Alex Dunbar che chiude un’azione fatta di numerose fasi. Russell trasforma e, con poco più di dieci minuti da giocare, i Glaswegians hanno la gara in mano (12-25).
Hodge cambia la mediana, inserendo Kennedy e Tovey, ma lascia in campo Kinghorn, stasera tutt’altro che perfetto (e non solo per l’errore che, regalando la prima meta, ha condizionato la gara dei suoi) ma il risultato, nonostante l’ultimo sforzo dei Gunners – Mata, a tempo scaduto, si infila come un direttissimo nella difesa avversaria che però tiene l’ovale alto – non cambia più.
I Warriors interrompono la serie negativa di tre sconfitte consecutive e si rilanciano, mentre Edinburgh deve registrarte la seconda sconfitta casalinga.

 

Cardiff Blues-NG Dragons 27-16: I Blues vincono il derby contro i Dragons giocatosi nel primo pomeriggio all’Arms Park, rilanciando le proprie ambizioni di classifica – i Blues, infatti, si avvicinano non solo alla zona-Champions Cup, ma si portano anche a sei lunghezze dalla quarta posizione, l’ultima valida per la post-season celtica.
I Blues vanno subito in meta con Shingler in avvio, ma i Dragons rispondono bene e riescono, per mezz’ora, a tenere testa ai rivali, prima che Dacey al 32′ e Navidi al 39′ vadano oltre la linea di meta. Le marcature, entrambe trasformate, mandano i Blues a riposo avanti 27-16 e ad una sola meta dal bonus offensivo. Che, però, non arriva, perchè nella ripresa il tabellino non si muove più.

 

Edinburgh Rugby: 15. Blair Kinghorn 14. Damien Hoyland 13. Chris Dean 12. Phil Burleigh 11. Tom Brown 10. Duncan Weir 9. Sam Hidalgo-Clyne 1. Alasdair Dickinson 2. Ross Ford 3. Simon Berghan 4. Ben Toolis 5. Grant Gilchrist (C) 6. Magnus Bradbury 7. Hamish Watson 8. Cornell Du Preez
A disposizione: 16. Stuart McInally 17. Allan Dell 18. Murray McCallum 19. Fraser McKenzie 20. Viliame Mata 21. Sean Kennedy 22. Jason Tovey 23. Glenn Bryce

Marcatori Edinburgh Rugby
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Weir (7′, 22′, 52′, 59′)

 

Glasgow Warriors: 15. Stuart Hogg 14. Junior Bulumakau 13. Mark Bennett 12. Alex Dunbar 11. Lee Jones 10. Finn Russell 9. Henry Pyrgos (Co-Capitano) 1. Alex Allan 2. Fraser Brown 3. Zander Fagerson 4. Brian Alainu’uese 5. Jonny Gray (Co-Capitano) 6. Rob Harley 7. Simone Favaro 8. Josh Strauss
A disposizione: 16. Pat MacArthur 17. Ryan Grant 18. Sila Puafisi 19. Adam Ashe 20. Chris Fusaro 21. Ali Price 22. Nick Grigg 23. Sean Lamont

Marcatori Glasgow Warriors
Mete: Bulumakau (1′), Strauss (33′), Dunbar (66′)
Conversioni: Russell (34′, 67′)
Punizioni: Russell (40′, 56′)

di Matteo Mangiarotti

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