Champions Cup: il ruggito dei Warriors stende i Tigers

Finisce 42-13. Due mete e Man of the Match per uno splendido Leonardo Sarto

ph. John Clifton / Action Images

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GLASGOW – Warriors e Tigers scendono in campo alle 7.45pm locali per giocarsi l’unica gara di Champions Cup in programma stasera, quella che apre la nuova stagione della massima competizione europea e, ufficialmente, la “Road to Edinburgh”.
I Warriors si presentano con un cambio dell’ultim’ora; Alex Dunbar viene escluso e al suo posto gioca Mark Bennett, con Nick Grigg – man of the match settimana scorsa a Parma – che si accomoda in panchina.

 

I Glaswegians approcciano la gara con un buon piglio, affidandosi, nelle primissime fasi, al piede tattico di Russell e Pyrgos per tenere i Tigers nei propri 22m. Gli scozzesi, però, concedono troppe punizioni – quattro, nei primi sei minuti di gioco – e rovinano così tutti i loro sforzi. 
I Tigers passano per primi in vantaggio grazie ad un piazzato di Owen Williams all’8′ (3-0) che punisce l’ultima scorrettezza scozzese al breakdown; la risposta dei Warriors è un po’ fiacca ma al 12′ un placcaggio tanto ‘stupido’ quanto pericoloso di To’omua su Russell a metà campo scalda gli animi dei trenta in campo. Raynal, il direttore di gara, si affida al TMO prima di mostrare il cartellino giallo al centro australiano (che è fortunato ed evita il rosso diretto solo perchè Russell atterra sul gomito, ma sarà quasi sicuramente citato in settimana per aver infranto la regola 10.4 (j) di World Rugby) e Hogg, da metà campo, riporta i suoi in parità (3-3).
Al 16′ Raynal richiama i due capitani per chiedere più disciplina, perchè in quasi ogni raggruppamento i giocatori hanno qualcosa da dirsi – non va dimenticato che è pur sempre una sfida tra una scozzese e un’inglese – e due minuti dopo, al 18′, Wilson si prende un giallo per non aver rispettato la distanza su una punizione battuta veloce da Owen Williams. I Tigers scelgono la penal’touche e vanno in meta con O’Connor che riceve l’ovale in touche e chiude la maul schiacciando l’ovale oltre la linea. Owen Williams trasforma per il 3-10 con cui i Tigers entrano nel secondo quarto di gara.
I Warriors, stavolta, rispondono subito alla grande, con Leonardo Sarto che è bravissimo nel pick-and-go sui 5m inglesi, trovando scoperta la difesa avversaria e infilandosi nel varco giusto per andare in tuffo oltre la linea. Russell trasforma per il 10-10, poco prima che To’omua torni in campo tra i fischi dello Scotstoun – anche stasera sold-out.
Nonostante l’inferiorità numerica, i Warriors hanno adesso in mano l’inerzia del gioco e passano ancora, stavolta con Fraser Brown che al 27′ va oltre la linea di prepotenza dopo che i suoi compagni avevano messo alle corde la difesa inglese. Russell trasforma e suggella un parziale di 14-0, mandando i suoi avanti sul 17-10.
Il parziale diventa di 19-0 al 32′, quando un’incursione di Sarto spacca in due la difesa inglese e crea la piattaforma giusta per l’attacco dei Warriors, chiuso da Pyrgos con un altro pick-and-go. Russell spedisce la trasformazione a lato di un soffio, ma adesso il vantaggio dei Warriors è oltre il break (22-10). Al 36′ un piazzato di Owen Williams accorcia le distanze, fissando il punteggio sul 22-13 con cui le squadre vanno a riposo.

 

Dopo un primo tempo intenso, molto fisico ma dove si sono viste anche buone giocate, nella ripresa ci si aspetta che le squadre abbiano un calo ‘fisiologico’. Invece, entrambe tornano in campo con tanta voglia di giocare. Sono soprattutto i Tigers, nelle prime fasi, a spingere con più convinzione, anche perchè i Warriors, forti dei loro nove punti di vantaggio, vogliono far sfogare gli avversari per colpirli poi con le loro ripartenze letali. È il piede di Russell, però, a portare a referto i primi punti con un piazzato da poco fuori i 22m inglesi (25-13), poco prima che Leonardo Sarto, ancora lui, si faccia quaranta metri di slalom palla in mano tra la difesa avversaria prima di scarica sui compagni, con l’azione che, fatta adesso di passaggi veloci, sfuma solo perchè gli inglesi riescono in qualche modo a tenere l’ovale alto nella loro area di meta. Il pack scozzese (in cui va sottolineata la prova del giovane pilone Zander Fagerson) fa la voce grossa in chiusa e conquista due punizioni consecutive, la seconda delle quali costa a Mulipola, appena entrato, il cartellino giallo. Lo sforzo non porta in dote la quarta meta, che arriva però al 68′ quando Mark Bennett intercetta l’ovale nei propri 22m – brutto passaggio di Tait forzato dal perfetto placcaggio di Grigg – e si fa tutto il campo prima di andare in tuffo sotto i pali inglesi. Russell, che al 66′ aveva calciato tra i pali una punizione, è perfetto nella trasformazione portando i suoi sul 35-13. La gara non è ancora finita, perchè Sarto, al 75′, ha ancora fiato e gambe per farsi quasi ottanta metri di corsa per andare a marcare la quinta meta scozzese, seconda personale di una gara da man of the match. Russell trasforma ancora per il 42-13 con cui si chiude il match.
Richard Cockerill, DoR dei Tigers, ieri ha detto la sua sul campo, il terreno di gioco sintetico dello Scotstoun, affermando di “non (essere) per niente un fan dei terreni di gioco artificiali. Non vedo motivo per installarli, dal momento che la tecnologia ci potrebbe permettere di avere terreni di gioco in erba vera che non si rovinano né si coprono di fango e, oltretutto, credo che le squadre che giocano su terreni artificiali abbiano un leggero vantaggio.”
Stasera, però, i Warriors avrebbero vinto su qualunque tipo di terreno.

 

Glasgow Warriors: 15 Stuart Hogg; 14 Leonardo Sarto, 13 Mark Bennett, 12 Samuel Johnson, 11 Rory Hughes; 10 Finn Russell, 9 Henry Pyrgos (C); 1 Gordon Reid, 2 Fraser Brown, 3 Zander Fagerson, 4 Tim Swinson, 5 Jonny Gray, 6 Robert Harley, 7 Ryan Wilson, 8 Josh Strauss
A disposizione: 16 Pat MacArthur, 17 Alex Allan, 18 Sila Puafisi, 19 Matt Fagerson, 20 Lewis Wynne, 21 Ali Price, 22 Nick Grigg, 23 Sean Lamont

Marcatori Glasgow Warriors
Mete: Sarto (23′, 75′), F. Brown (27′), Pyrgos (32′), Bennett (68′)
Conversioni: Russell (24′, 29′, 68′, 76′)
Punizioni: Hogg (13′), Russell (54′, 66′)

 

Leicester Tigers: 15 Telusa Veainu; 14 Adam Thompstone, 13 Matthew Tait, 12 Matt To’omua, 11 Tom Brady; 10 Owen Williams, 9 Ben Youngs; 1 Ellis Genge, 2 Tom Youngs (C), 3 Dan Cole, 4 Dom Barrow, 5 Graham Kitchener, 6 Michael Fitzgerald, 7 Brendon O’Connor, 8 Lachlan McCaffrey
A disposizione: 16 Harry Thacker, 17 Logovii Mulipola, 18 Greg Bateman, 19 Ed Slater, 20 William Evans, 21 Sam Harrison, 22 Freddie Burns, 23 Peter Betham

Marcatori Leicester Tigers
Mete: O’Connor (19′)
Conversioni: O. Williams (20′)
Punizioni: O. Williams (8′, 36′)

 

di Matteo Mangiarotti

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