Grenoble si alza e placca la Challenge Cup: “è inutile”

ph. Luca Sighinolfi

Stasera il Grenoble ospita il Rovigo per il terzo turno della Challenge Cup ma il suo coach mette qualcosa di diverso nel mirino: non i rossoblu veneti ma la stessa competizione, definita “una competizione inutile”. Bernard Jackman dice alla stampa nella conferenza pre-match che “non c’è nessun beneficio nel prendervi parte e se anche la vincessimo no avremmo garantito un posto in Champions Cup per l’anno dopo”.
Parole nette che non tirano in ballo direttamente il Rovigo ma il formato del torneo e che vengono ribadite: “La cosa migliore per noi è arrivare in una posizione tale del Top 14 che ci garantisca l’accesso alla Champions ma è un obiettivo no semplice per noi. L’unica posssibilità che abbiamo è quella di gestire in maniera più intelligente possibile le nostre risorse dando sei settimane di riposo ai nostri giocatori migliori quando c’è la Challenge Cup”.

Jackman è un fiume in piena: “E’ una bella cosa per i club di seconda e terza fascia avere l’opportunità di giocare contro le squadre di Premiership e del Top 14 ma il formato attuale non è sostenibile e gli organizzatori sarebbero scioccati dallo scarso interesse che la competizione ha presso i club francesi. E vale anche per il pubblico: il numero più basso di tifosi sugli spalti per una partita di Top 14 è di 14mila presenze, per i London Irish ce n’erano 4.500″.
Parole confermate dalle classifiche dei vari gironi del torneo: 8 le squadre francesi presenti, nessuna guida la propria pool e tutte hanno almeno 4 o 5 punti – quando non di più – di distacco dalla prima in classifica (solo il Lione si ferma a tre lunghezze).