Svolta eleggibilità: Nanai-Williams in campo con Samoa Seven

ph. Eddie Keogh/Action Images

Il primo passo, a quanto pare, è stato fatto. Da tempo si discute del nuovo regolamento IRB che permette di divenire eleggibile con una nazionale diversa da quella con cui si è già giocato: un giocatore che negli ultimi diciotto mesi non abbia giocato per la nazionale con cui ha già ottenuto cap e che ha il passaporto di un’altra nazione, può rappresentare questa altra nazione sia nelle Seven World Series sia nella selezione maggiore a quindici, a partire dalla stagione successiva alla scadenza dei diciotto mesi. Affinché il cambio sia approvato, il giocatore interessato deve partecipare ad almeno quattro tappe delle Seven World Series, prima di poter esordire a quindici con la nuova casacca.
Ebbene, il primo a smarcarsi in via ufficiale è stato il neozelandese Tim Nanai-Williams, forte trequarti dei Chiefs. Il giocatore ha dichiarato a Stuff che il prossimo 5 e 6 dicembre giocherà con Samoa alla tappa Seven di Dubai. Nanai-Williams, che a Seven ha già giocato per la Nuova Zelanda, ha dichiarato che la scelta è stata molto dure: “E’ stato difficile, ci ho pensato molto e assieme a tutti i miei familiari, ma sono convinto della mia scelta. Sono nato in Nuova Zelanda, ma anche di origini samoane [i genitori sono nati a Samoa, ndr]. La maglia blu di Samoa è come quella nera degli All Blacks nel mio cuore. Con la Coppa del Mondo dietro l’angolo, per me l’idea di giocare su un simile palcoscenico è molto intrigante”.
La domanda ora è una sola: quanti altri sfrutteranno il regolamento? Se gli ex All Blacks dovessero rendersi a loro volta disponibili, le isolane ne uscirebbero parecchio rafforzate.