Calvisano-Rovigo, la finale d’Eccellenza giocata dai due coach

Dieci domande per Gianluca Guidi, altrettante per Filippo Frati. Domande identiche per entrambi, risposte inevitabilmente diverse

ph. Sebastiano Pessina

Sabato sera a Calvisano va in scena l’atto conclusivo dell’Eccellenza 2013/2014. OnRugby ha fatto dieci domande identiche ai due tecnici, Gianluca Guidi (al quale abbiamo concesso il “vantaggio” di rispondere per primo) per i padroni di casa e Filippo Frati per il Rovigo. Ecco come è andata…

 

1) Definisci la stagione della tua squadra e quella del tuo avversario
Gianluca Guidi: La nostra stagione è stata sicuramente consistente nella maniera in cui l’abbiamo condotta e nel modo in cui l’abbiamo giocata; facendo ruotare molto la nostra rosa e utilizzando molto il valore aggiunto che ci è arrivato dalle partite di coppa in termini di intensità, aggressività e gestione del piano di gioco. Rovigo ha avuto sicuramente una grande stagione (meritatamente arriva a disputarsi questa finale). Qualcuno parla di flessione nel girone di ritorno ma io non sono d’accordo: a mio avviso va ricondotto al fatto che non facendo le coppe ma il Trofeo d’Eccellenza il livello generale della squadra non si è innalzato di conseguenza al nostro. Ma come si fa a criticare una squadra che fa ottanta e passa punti…
Filippo Frati: Direi che entrambe abbiamo disputato una stagione straordinaria. Sia Rovigo che Calvisano hanno iniziato con tanti punti interrogativi, allenatori nuovi, tanti giocatori nuovi molti dei quali giovani promesse che durante l’anno hanno saputo ritagliarsi un ruolo da protagonisti in due piazze esigenti, in club ambiziosi che puntavano ad obiettivi prestigiosi.
Il cammino fatto è stato diverso: noi abbiamo disputato un girone di andata pazzesco, oltre ad ogni più rosea aspettativa, Calvisano, non dimentichiamoci che aveva anche la Amlin Cup da giocare, è andata piano piano in crescendo e dopo il pareggio interno contro di noi non si è più fermata, concludendo la regular season meritatamente al primo posto in classifica con miglior attacco e miglior difesa.

 

2) Quale il punto di forza del tuo gruppo
Gianluca Guidi: Penso che il punto di forza del mio gruppo sia la grande coesione che c’è tra i giocatori, la grande onestà e lealtà che contraddistingue il rapporto da compagni di squadra. Ma mi spingo più in la e dico: da amici veri. Paul Griffen in questo ha avuto ed ha un ruolo capitale e lo ringrazio, ma anche il mix giocatori esperti ragazzi giovani ha cementato molto la bella atmosfera che si percepisce nelle nostre giornate.
Filippo Frati: Direi che il gruppo stesso è la nostra grande forza. Abbiamo speso le prime settimane di lavoro durante il pre-season per lavorare in questa direzione: staff tecnico nuovo, 19 giocatori nuovi su 35 e un ambiente depresso dalla stagione appena conclusa. L’amalgama tra i vecchi e i nuovi è stata la nostra priorità e in questo devo fare un grande plauso al gruppo di chi era già qui che ci ha accolto con grandissima disponibilità e ci ha messo fin da subito nelle condizioni di lavorare al meglio.
Il fatto che sia un gruppo formato da tanti giovani ha aiutato molto, ma sono stati i giocatori più esperti come Mahoney, Montauriol, Basson e Bergamasco su tutti, che con il loro esempio quotidiano hanno fatto la differenza.
Oltre a questo direi che avere alle spalle un club così bene organizzato, un presidente, Francesco Zambelli, sempre presente, il DS Pietro Reale e il team manager Luca Gabban sempre disponibili a risolvere i problemi e una intera città che non manca mai di farti sentire il suo affetto, è di grande aiuto a svolgere sempre il tuo lavoro al massimo delle tue possibilità.

 

3) Quale il punto di forza del tuo avversario
Gianluca Guidi: Da osservatore esterno penso la grande esperienza di qualche giocatore e le grandi capacità individuali di altri.
Filippo Frati: Avere tanti giocatori di grande esperienza e un grande allenatore

 

4) Togli un paio di giocatori al tuo avversario
Gianluca Guidi: L’ho già detto in questi giorni, ma lo ripeto volentieri: Andrea e Pippo perché adesso so quanto è difficile portare la nave in porto, cioè in finale. Quanto sia importante la gestione del giornaliero, maneggiare la pressione… Loro sono alla loro terza finale consecutiva e con due squadre e due piazze completamente diverse, penso che molte persone, soprattutto addetti ai lavori, si dimenticano troppo spesso questa cosa.
Filippo Frati: Calvisano, come Rovigo del resto, ha una rosa talmente ampia e di qualità che 2 giocatori in meno non andrebbero ad incidere sulla prestazione

 

5) Il favorito d’obbligo è il Calvisano che ha dominato la stagione: sei d’accordo con questa affermazione?
Gianluca Guidi: Penso che sia impossibile in una finale dire chi è favorito e chi no: siamo due squadre che si sono rincorse per tutto il campionato che nei match fatti uno lo hanno pareggiato e nell’altro non ci sono state mete, dove l’equilibrio regnava sovrano. Sarò banale ma dico che partiamo chiaramente alla pari.
Filippo Frati: I numeri, anche se spesso non dicono tutto, ci dicono questo e comunque anche il fatto di potere giocare la finale a casa loro nel piccolo e grazioso impianto sportivo di Calvisano gioca a loro favore

 

6) Il fatto di non giocare al Battaglini può diventare paradossalmente un vantaggio per il Rovigo?
Gianluca Guidi: Non lo so, so solo due cose: che Calvisano vincendo la regular season (con una giornata di anticipo) si è guadagnata con i risultati il diritto di giocare sul suo campo e, giustamente, lo esercita; e l’altra che quest’anno siamo imbattuti in casa. Poi magari questa cosa si interrompe proprio sabato sera…
Filippo Frati: Assolutamente no! Noi amiamo giocare davanti al nostro pubblico, che è vero che è molto esigente, ma non ha eguali in Italia. Rovigo è unica, giocare al Battaglini è un grande privilegio, dico sempre che vincere è bello, ma vincere a Rovigo lo è di più. Il fatto che le ultime due finali giocate qui siano state perse non è assolutamente da imputare al pubblico, anzi.

 

7) Una cosa o una scelta che hai fatto in questa stagione e che cambieresti
Gianluca Guidi: Sono un allenatore fortunato, ho alle spalle una grande società con tanta esperienza e cultura di come si gestisce una stagione agonistica, ho la fortuna di avere un confronto continuo con ognuno di loro e per qualsiasi decisione (che alla fine prendo io) il loro parere per me è molto importante.
Filippo Frati: Non ho dubbi: il cambio durante la finale del Trofeo Eccellenza del capitano Luke Mahoney. La mancanza della sua leadership nei minuti finali è stata decisiva ai fini del risultato. Io e Andrea abbiamo grandi responsabilità, quindi, per il modo in cui è maturata quella sconfitta.

 

8) Che tipo di partita vedremo sabato sera
Gianluca Guidi: Una finale con due squadre che daranno tutto chiaramente per vincerla cercando di usare le “armi” che le hanno portate fino qua.
Filippo Frati: Calvisano si è dimostrato una macchina da punti durante la stagione e nelle due partite di semifinale, però quando ci ha battuto a Rovigo è stata l’unica gara in cui non ha segnato mete. e ha calciato praticamente tutti i possessi che ha avuto per metterci pressione con palle alte. Da allora abbiamo lavorato molto sotto questo aspetto e direi che siamo pronti al bombardamento che ci aspettiamo anche sabato.
Da parte nostra dovremo essere bravi a non commettere gli errori gratuiti che hanno determinato quella sconfitta. Le semifinali con Mogliano ci hanno fatto prendere tanta fiducia, abbiamo eliminato i campioni d’Italia in carica giocando due belle partite dalle quali è emersa una dote indispensabile per una squadra in questo tipo di partite: il carattere.

 

9) Quale fase del gioco sarà determinante
Gianluca Guidi: Penso che la rimessa laterale sia la chiave e Rovigo con Mountariol e Ruffolo ha grandi interpreti. E Andrea è bravo ad usarli, noi dovremo cercare di opporci.
Filippo Frati: Come sempre le fasi statiche, ma per come ci aspettiamo che giocherà Calvisano anche il gioco aereo sarà molto importante.

 

10) Chi vince, pronostico secco e risultato
Gianluca Guidi: Rovigo stretto, ma io sono famoso perché sbaglio sempre i pronostici!
Filippo Frati: Mai fatto un pronostico in vita mia e non comincerò sicuramente a farne in questa occasione.

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