Tic-toc tic-toc… il tempo passa e il Pro12 di domani rimane sconosciuto

Ci saranno ancora le squadre italiane nel torneo celtico del prossimo quadriennio? Ad oggi non si sa. Un ritardo non accettabile

ph. Alessandra Florida

Fine di un quadriennio, trattative, inizio del nuovo quadriennio. Forse. Il filotto che dovrebbe portarci al Pro12 per le stagioni 2014-2018 è questo ma il finale non è affatto scontato. Se oggi dovessimo scommettere un euro su come andrà a finire ci sentiamo di essere ottimisti e di dire che vedremo Zebre e Treviso scendere in campo contro gallesi, scozzesi e irlandesi anche per i prossimi quattro anni, ma le nubi non mancano. Anzi.
Tema del contendere – ça va sans dire – sono i soldi: l’Italia per entrare nel club celtico è stata costretta a versare per ogni stagione di questo primo quadriennio un obolo da tre milioni di euro. Il board vorrebbe proseguire su questa strada, il presidente FIR Gavazzi ha già detto più volte che non ne vuole più sapere: verosimilmente le parti troveranno un compromesso con una diminuzione di stagione in stagione della cifra da versare fino ad arrivare alla sua scomparsa nel giro di 2-3 anni.

 

In questa sede non vogliamo porci il problema del “cosa succederà”se le cose non dovessero andare nel migliore dei modi (anche se non tutti considerano positiva la partecipazione italiana al Pro12…), ma rilevare che siamo comunque arrivati a 10 mesi dal termine del primo quadriennio e ancora non sappiamo cosa succederà dopo. Un ritardo inequivocabile, quale che ne sia la ragione e il responsabile. Non ci interessa qui dire “è colpa della FIR” o “è colpa del board che gestisce il torneo. Le richieste della federazione italiana sono più che legittime, forse a traccheggiare per guadagnare tempo sono stati finora i celtici (alle prese, va detto, con la non facile questione della riforma dell’Heineken Cup) ma alla fine cambia poco.

 

Quello che conta è che siamo in tremendo ritardo: Benetton Treviso e Zebre devono poter programmare con calma la loro prossima stagione, sapere quale sarà il loro destino, perché prendere parte a una competizione o a un’altra cambia radicalmente le cose.. I veneti, in caso di fuoriuscita dal torneo, torneranno in Eccellenza mentre le Zebre dovrebbero chiudere i battenti. Ma in quel caso nell’ipotetica Heineken Cup 2014-2015 chi andrebbe a gareggiare, il Benetton Treviso o il vincitore dell’Eccellenza? Il buon senso direbbe il primo, ma a rigor di logica le eventuali pretese del club che vince il più importante campionato italiano non sarebbero peregrine.
Si dice che l’arte di arrangiarsi sia una delle prerogative italiche, che quando ci troviamo con le spalle al muro diamo il meglio di noi stessi. Può essere, ma per una volta vorremmo essere un po’ più anglosassoni e conoscere un po’ prima il nostro destino: fate presto.

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