L’Italia mette il cuore e vince la battaglia con Tonga (28-23), ma quanta fatica

Partita a due facce degli azzurri: primo tempo confusionario, un secondo grintoso e determinato. E tanti errori in mezzo

ph. Sebastiano Pessina

Fantasia, fisicità e uno-contro uno, non che non lo sapessimo. Queste le armi di Tonga e queste le armi con cui la nazionale del Pacifico ci ha messo in grande difficoltà. I primi 40 minuti sono stati una vera sofferenza, con il XV in maglia rossa a menare le danze e fare la partita, con una squadra azzurra un po’ pasticciona, fallosa e che sbaglia davvero troppi placcaggi.  Ciononostante il gruppo di Brunel va al riposo in vantaggio di due punti (18-16) grazie soprattutto alla rabbiosa reazione dei minuti finali della frazione dopo la meta di Taumalolo e che porta alla marcatura di Ghiraldini (nei primi 40 minuti in campo si sono viste tre mete, tutte realizzate da dei prima linea).
Il secondo tempo va sui binari degli ultimi minuti del primo tempo. L’Italia è rigenerata nello spirito: più combattiva, determinata e “cattiva”. Il gioco è un po’ più fluido anche se errori non ne mancano. C’è anche una maggiore disciplina e gli azzurri placcano di più e meglio. Tonga si disunisce, commette molti più falli ed errori e forse paga qualcosa anche sul piano fisico.  Ma il merito è tutto della banda Brunel che con la grinta a va prendersi una vittoria meritata.
Un primo tempo (quasi) da dimenticare e un secondo propositivo con spunti positivi, dove però non mancano le spie di allarme (come l’azione che porta alla meta di Vainikolo, segnata con gli azzurri in superiorità numerica) e dove abbiamo commesso l’errore di mollare troppo dopo la meta tecnica, quasi che avessimo considerato chiusa la pratica. Piccolo appunto (senza alcuna polemica): quella vista oggi – per il tipo di gioco – è sembrata molto più una Italia di Mallett che non di Brunel. E ora sotto con le montagne: All Blacks e Australia.

 

Stadio quasi pieno ma senza sold-out per questo primo test-match novembrino. Partita che entra subito nel vivo; dopo un minuto abbondante Apikotoa cerca un drop da posizione molto lontana che non trova i pali. Un minuto più tardi però Tonga dimostra che  non è venuta in Italia a fare da turista e  che nell’uno contro uno può giocare alla pari con l’Italia: doppio break, un paio di placcaggi mancati e il XV in maglia rossa arriva nei 22 metri dove ottiene un calcio piazzato che Apikotoa realizza.
Tre minuti dopo la meta di Cittadini (alla fine nominato man of the match):  il bresciano conquista una palla da un errore tongano nei 22 metri, corre verso la linea di meta e schiaccia la palla nonostante le resistenze di un paio di tongani. Il pilone non poteva chiedere di più: partire titolare nella sua città con la maglia della nazionale e marcare anche una meta che però Burton non realizza.
Italia poco disciplinata: al minuto 11 nuovo piazzato per Apikotoa che non sbaglia e riporta in vantaggio Tonga: 6 a 5. Due minuti dopo risponde Burton, sempre da fermo, e questa volta palla tra i pali e Italia di nuovo avanti.
Tonga però prende le misure, si piazza nella metà campo azzurra e mette in grande difficoltà la nostra retroguardia, che commette troppi falli. Al 24′ altri tre punti per Apikotoa e sopratutto cartellino giallo (discutibile, ma ci poteva stare) per Sergio Parisse. L’Italia cerca di reagire e riesce a smuovere nuovamente il nostro tabellone con un altro piazzato al 27′.
Cinque minuti e arriva al 33′ la meta meritatissima dei tongani con Taumalolo, il pilone-cannoniere, che sfrutta l’ennesima imprecisione della nostra difesa. La marcatura scuote gli azzurri che iniziano a macinare un po’ di gioco e a mettere finalmente i seria difficoltà i tongani. E al 39′ arriva la meta di Ghiraldini che sfrutta un carretto che già un paio di minuti prima aveva creato scompiglio nei 22 metri degli ospiti. Burton realizza e si va al riposo sul 18 a 16 per l’Italia.

 

Il secondo tempo inizia con un’Italia molto più determinata e volitiva. Gli azzurri entrano subito nei 22 metri tongani e ci rimangono a lungo ma non riescono a portare nuovo fieno in cascina (leggi: punti). E’ comunque un’altra Italia e al 52′ Burton piazza un altra punizione tra i pali e mette un po’ di distanza tra le due squadre. Il XV azzurro annulla tutte le puntate offensive avversarie ed è prontissimo a riversarsi verso la meta. Al 60′ una di queste azioni porta al cartellino giallo di Lokotui. L’Italia spinge, i tongani commettono tanti falli, iniziano a capirci abbastanza poco e al 63′ arriva una meta tecnica ineccepibile che scava il break grazie anche al calcio di Burton: 28 a 16.
Tonga però reagisce e Vainikolo trova una marcatura importantissima in inferiorità numerica. La marcatura ridà vigore ai tongani ma gli azzurri stavolta non si scompongono. Al 74′ Italia di nuovo in superiorità numerica per il giallo all’estremo tongano Lilo. Poi sono minuti di scontri e battaglia, ma la partita finisce qui. Paura per Kaho, portato fuori dal campo imbragato in barella.

 

ITALIA-TONGA 28-23

Marcatori: 3′ Apikotoa (cp), 6′ Cittadini (m), 11′ Apikotoa (cp), 13′ Burton (cp), 24′ Apikotoa (cp), 27′ Burton (cp), 33′ Taumalolo (m) + Apikotoa, 39′ Ghiraldini (m) + Burton, 52′ Burton (cp), 63′ meta tecnica per l’Italia, 67′ Vainikolo (m) + Apikotoa

 

ITALIA: 15 Andrea Masi, 14 Tommaso Iannone, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Alberto Sgarbi, 11 Luke McLean, 10 Kristopher Burton, 9 Tobias Botes, 8 Sergio Parisse (capt), 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni, 5 Joshua Furno, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Leonardo Ghiraldini 1 Andrea Lo Cicero.
Riserve: 16 Davide Giazzon, 17 Alberto De Marchie, 18 Martin Castrogiovanni 19 Antonio Pavanello, 20 Simone Favaro, 21 Edoardo Gori, 22 Luciano Orquera, 23 Giovambattista Venditti.

TONGA: 15 Vungakoto Lilo, 14 Fetu’u Vainikolo, 13 Sukanaivalu Hufanga, 12 Sione Piukala, 11 Viliami Helu, 10 Fangatapu ‘Apikotoa, 9 Taniela Moa (capt), 8 Viliami Ma’afu, 7 Sione Vaiomo’unga, 6 Sitiveni Mafi, 5 Tukulua Lokotui, 4 Joe Tu’ineau, 3 Halani ‘Aulika, 2 Elvis Taione, 1 Alisona Taumalolo.
Riserve: 16 Ilaisa Ma’asi, 17 Tevita Mailau, 18 Hale T-Pole, 19 Paula Kaho, 20 Samisoni Fisilau, 21 Alipate Fatafehi, 22 Viliame Iongi, 23 Soane Tonga’uiha.

 

Note: cartellino giallo per Sergio Parisse al 24′, giallo per Lokotui al 60′, 74′ giallo per Lilo

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