La Nuova Zelanda soffre fino alla fine ma vince 32 a 29. A Parma i giovani Springboks dominano Samoa 40 a 8
Argentina senza alcun timore riverenziale, che gioca bene e che è ben disposta in campo. E così la partita che a Calvisano oppone i sudamericani alla Nuova Zelanda è molto più equilibrata di quanto non si potesse sospettare, anche se non particolarmente spettacolare, con i biancocelesti che chiudono il primo tempo stotto di soli tre punti (15 a 12), dopo aver a lungo comandato. Tabellone che rimane invariato anche nel secondo tempo fino al 61′, quando Miotti mette tra i pali la palla del pareggio, tre punti che concretizzano una lunga predominanza territoriale biancoceleste. Arriva immediata la risposta neozelandese che tra 62′ e 65′ piazza le due mete chesembrano chiudere la gara. E invece ci sono le due marcature pesanti di Paolucci e a tre minuti dalla fine si va sul 29 a 29. Al 78′ fallo evitabile dei biancocelesti che concedono una punizione: Baby Blacks avanti 32 a 29. Si chiude qui.
Gara che conferma, se ce ne fosse bisogno, della bontà del lavoro che si sta facendo a Buenos Aires e dintorni.
A Parma gara invece a senso unico tra Sudafrica e Samoa con i giovani springboks di un livello superiore: al Sergio Lanfranchi fischio finale sul 40 a 8, con uno score di cinque mete a una per il XV allenato da Theron.
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