Italia, il video analyst Massimo Lombardo: “Crediamo molto nel nostro gioco”

I giocatori al centro del progetto tecnico: “Sono i ragazzi a gestire le riunioni”

ph by Federugby/Federugby via Getty Images

Massimo Lombardo, video analyst della nazionale italiana, dalle pagine web della FIR ci spiega come l’analisi dei dati a disposizione e delle immagini video da parte di staff e giocatori sia un aspetto fondamentale ormai largamente sfruttato da tutti i protagonisti in campo nella preparazione di ogni impegno sportivo.

In particolare riguardo alla Coppa del Mondo imminente ci dice che l’Italia ha preparato il torneo lavorando molto su sé stessa, analizzando il suo sistema offensivo e difensivo.

Le 4 partite di Summer Nations Series sono state infatti affrontate meno strategicamente rispetto a un Sei Nazioni o a una Coppa del Mondo, per mettere il focus sulle prestazioni degli Azzurri. Adesso invece si tornerà a studiare gli avversari come sempre fatto.

Nelle partite del girone di una competizione come la Coppa del Mondo per Massimo Lombardo l’approccio sarà comunque sempre lo stesso, gli Azzurri infatti credono molto nella loro prestazione e nel loro gioco.

In ogni partita verranno di certo inserite delle ‘giocate strike’, delle cose nuove pensate per quell’incontro, ma il sistema offensivo non sarà mai stravolto.

A livello di analisi video, com’è la settimana ‘tipo’ in Nazionale, quindi il percorso tra l’analisi dell’ultimo match e quello successivo?

“Prendiamo ad esempio l’ultima partita contro il Giappone. Subito dopo il termine del match facciamo un’analisi collettiva e individuale della prestazione. Durante la notte analizziamo le giocate, le azioni, i lanci di gioco, l’efficacia di gruppo e individuale, in modo da dare ai ragazzi appena svegli la mattina dopo un report sulla loro prestazione e un feedback tecnico agli allenatori. Successivamente facciamo delle riunioni sia collettive che di reparto: attacco, difesa, mischia, touche.

Questo nei primi due giorni, poi chiudiamo la review della partita precedente e iniziamo con la preview degli avversari successivi, alla quale noi analisti abbiamo cominciato a lavorare già da prima. Analizziamo il loro attacco, la loro difesa, come giocano in prima fase, come si muovono in campo, il loro gioco al piede e tutte le varie situazioni. Durante la settimana ci sono delle riunioni collettive e di reparto dove prepariamo la partita successiva.”

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Una volta uscita la formazione degli avversari come si svolgono le analisi finali?

“Già da prima abbiamo a disposizione tutti i dati degli avversari in base alle formazioni delle loro ultime partite, per cui siamo tutti preparati da subito. Quando poi dichiarano i 23 che scendono in campo provvediamo a fornire ai giocatori clip individuali degli avversari, in base al ruolo e alle esigenze. Ad esempio le prime linee vogliono vedere come gli avversari ingaggiano in mischia, i centri e mediani come si muovono i loro compagni di ruolo, eccetera. In ogni caso, si arriva all’annuncio della formazione già con una piena conoscenza degli avversari.”

Come si pongono i ragazzi rispetto alla video analisi?

“Negli anni la video analisi è cambiata molto. Noi lavoriamo per fornire ai giocatori un database completo: gli avanti, ad esempio, hanno tutti i dati possibili sulla touche, la mischia e la conquista degli avversari; i trequarti hanno a disposizione tutti i dati sulle giocate avversarie, sia dalle fasi statiche che in campo aperto. Adesso sono i ragazzi a gestire le riunioni: i leader dell’attacco come Allan e Garbisi da numeri 10 propongono i lanci di gioco, i leader della difesa come Brex pongono il focus sulle giocate che gli avversari fanno più spesso e sui loro giocatori chiave.”

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