Italia Emergenti: la squadra di Troncon batte l’Olanda 50-5

A Rovigo, azzurri dominanti in ogni aspetto del gioco

L’Italia Emergenti domina contro l’Olanda

Al ‘Battaglini’ di Rovigo – che ospita una squadra a XV italiana dopo 10 anni (Italia vs Inghilterra del Six Nations Under 20 del 2012) -, l’Italia Emergenti gioca l’unico test della propria estate, contro i Paesi Bassi.

Una sfida che si rivela, sin dai primi minuti, a senso unico, con gli azzurri che sono dominanti in ogni aspetto del gioco (sia sul piano fisico che su quelli tecnico e tattico) e marcano 4 mete già nella 1^ frazione chiudendo così la contesa nei primi 40′ (chiusi sul 26-0).

Ruggeri subito forte palla in mano, portando cariche subito oltremodo efficaci ed andando regolarmente oltre al primo placcaggio. Così come il collega in 3^ linea Panozzo, ed un Broggin sempre efficace palla in mano in mezzo al campo.

Al 2′, Izekor è attivato sull’out di destra, elude un uomo e poi calcia per se stesso in lungolinea, ma l’esecuzione è imperfetta, con il pallone che termina a fondo campo. Alla prima mischia, arriva un calcio contro Spagnolo, ma sarà di fatto l’unico momento di difficoltà della serata anche in chiusa, dove l’Italia non patirà più alcun problema. Alla prima palla in attacco, il possesso olandese fatica ad accendersi, con i portatori orange sempre respinti con perdite, sino al gran lavoro nel punto d’incontro di un superbo Broggin: tenuto e calcio di punizione.

Sulla penal’touche susseguente in attacco, al 9′, arriva la prima meta italiana. Possesso mantenuto, un paio di cariche in mezzo al campo a ridosso dei 22, con vantaggio, prima della palla allargata a sinistra su Gesi che sceglie di non esplorare il 2 contro 1 (Izekor solissimo sull’out), ma nonostante il placcaggio dell’ultimo difensore ospite riesce ad andare oltre. Manfredi Albanese converte, per il 7-0 al 10′.

Nella seconda decina di minuti del match, Biondelli sale in cattedra portando almeno tre contrattacchi di rilievo, bruciando sempre il primo placcaggio e generando situazioni interessanti per l’attacco italiano, che riesce a marcare la seconda meta però affidandosi al drive, una delle armi del pomeriggio, con gli azzurri che complice l’indisciplina orange hanno diverse penal’touche in zona rossa.

Al ’19, proprio da una rimessa con lancio a favore, è il tallonatore Di Bartolomeo a siglare la marcatura pesante per il 12-0. Al 25′, al primo possesso offensivo, l’Olanda sembra poter andare oltre alla bandierina di sinistra, con la meta di Van Der Avoird. Tutto annullato, però, perché il trequarti ospite pesta la riga laterale.

L’Italia continua a macinare, dominando possesso e territorio e marcando la 3^ meta al 30′. Due turnover filati, il secondo italiano con un impressionante Panozzo, appena fuori dai 22. L’avanti petrarchino poi carica a testa bassa, abbattendo un difensore ed entrando in zona rossa. Sul raggruppamento susseguente, Izekor legge le situazione, raccoglie e riparte marcando per il 17-0, prima della conversione di Albanese che fissa il 19-0.

L’Olanda poi resta anche in 14 per il giallo a Monty Leverstein, e dalla Penal’touche susseguente, drive vincente dell’Italia con Ruggeri che marca la quarta meta e Albanese che converte per il 26-0 che alla pausa chiude l’incontro.

Nella ripresa, lo spartito non cambia, con l’Italia che vince quasi ogni collisione e domina in ogni ambito di gioco. Al 3′, mischia olandese attorno ai 22 difensivi, il possesso rimane orange ma poi arriva il turnover per un in avanti, con l’ovale che finisce tra le mani di Gesi il quale scatena tutta la sua straordinaria elusività. due uomini per le terre e seconda meta della sua serata (Albanese converte per il 33-0). Poi, c’è spazio anche per le doppiette di Ruggeri (di nuovo a segno da drive) e del subentrato Ribaldi (una in pick’n’go, e poi da drive nel finale, con la conversione di Gesi che vale il 50-5 finale), con l’unico sussulto olandese all’ora di gioco con Jordy Hop, abile a finalizzare un’azione orange in prima fase su palla riconquistata a ridosso dei 22 azzurri. Finisce così 50-5, una sfida in cui l’Italia Emergenti ha mostrato per 80′ cilindrata superiore rispetto ai rivali.

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