Italia, Andrea Moretti: “Abbiamo tutti tanta voglia di dimostrare”

Il tecnico degli avanti azzurri traccia un bilancio della sua prima esperienza internazionale e guarda verso la sfida ai Pumas

Andrea Moretti Italia All Blacks 2021

Andrea Moretti a consulto con gli avanti dell’Italia durante la partita di sabato a Roma – ph. Sebastiano Pessina

Andrea Moretti non ha più indosso la pettorina arancione con la scritta water a caratteri cubitali che indossava a bordo campo durante la gara tra Italia e All Blacks di sabato pomeriggio alla Stadio Olimpico, pronto a portare borracce e ordini in campo ad ogni interruzione, ma in ogni momento emana la verace sensazione di essere prima di tutto un uomo abituato a portare scarpe con i tacchetti e a calpestare l’erba di un rettangolo verde.

“Sabato pomeriggio mi sono emozionato anch’io per quello che in qualche modo è stato il mio primo cap da tecnico della nazionale. Questa è la mia prima esperienza a questo livello, dove sono arrivato grazie al mio lungo percorso: 13 anni da allenatore a diversi livelli e in diversi contesti. È una bella sfida, un ruolo dove la capacità di apprendere continuamente e di evolversi fa la differenza.”

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“Qua in ritiro il morale è alto – ha detto alla stampa nel corso dell’incontro con i media del lunedì pomeriggio – Siamo ancora in fase di recupero, visto che i colpi subiti in partita emergono anche a distanza di 24/48 ore dall’impegno agonistico, ma siamo soddisfatti di aver tracciato una linea dalla quale andare avanti. Siamo consapevoli che dora in poi ci dovrà essere una crescita costante, sempre in progresso.”

“La prestazione di sabato ha fatto trasparire quella che è e rimane la tanta voglia di dimostrare di questa squadra. Proprio per questo siamo i primi critici di noi stessi e sappiamo che non è tutto andato per il meglio. In generale, ci è mancata un po’ di lucidità nella gestione di alcuni momenti della partita, ed infatti le marcature degli All Blacks si sono concentrate in due particolari parentesi dell’incontro.”

In effetti, tutti i punti dei neozelandesi sono stati segnati fra il minuto 28 e il 40 nel primo tempo e fra il 63 e il 76 nella ripresa, a dimostrazione che i finali di tempo hanno portato con sé una flessione nel complesso della prestazione dell’Italia.

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Moretti, che nello staff di Kieran Crowley si occupa degli avanti, ed è quindi responsabile per mischie ordinate e rimesse laterali, non nasconde che siano aspetti dove la prestazione degli Azzurri è stata insufficiente: “In mischia ordinata non siamo stati tecnicamente performanti sulla seconda spinta degli avversari, non è stato buono in generale il lavoro fatto dopo la fase di ingaggio. Per quanto riguarda le rimesse laterali, in particolare sui drive in difesa, dobbiamo nettamente migliorare la nostra organizzazione, perché è stata chiaramente fallace.”

“Il drive offensivo, invece, è un momento del gioco per cui serve grande organizzazione e dove la differenza la fa la rapidità con cui si è in grado di eseguire. Io lavoro in maniera diversa rispetto a chi mi ha preceduto, quindi ovviamente c’è del lavoro da fare. Per arrivare ad essere efficaci serve, appunto, lavoro, e per lavorare serve un po’ di tempo. Anche perché non vogliamo renderci prevedibili.”

L’ex tecnico delle Zebre e della nazionale under 20 non ne fa una questione di capacità individuali, rispetto agli errori in rimessa laterale (“Gianmarco Lucchesi ha un’ottima tecnica individuale al lancio, sta acquisendo esperienza ed è sempre più sereno nel gestire il suo compito nelle rimesse laterali”) e svela il motivo per cui all’infortunio di Matteo Nocera, pilone destro, si è sopperito con la convocazione di un sinistro: “Avevamo preso in considerazione la convocazione di Tiziano Pasquali, ma purtroppo ha un piccolo problema fisico. Abbiamo quindi scelto di convocare Andrea Lovotti e di provare Ivan Nemer a destra, dove ha già giocato con il Benetton in stagione. Ion Neculai è un giocatore di grandi potenzialità, ma deve compiere il suo percorso e maturare per giungere nel migliore dei modi alle sfide e alle sollecitazioni che ti mette davanti il livello internazionale.”

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Infine, sguardo rivolto a sabato prossimo, quando Treviso ospiterà la sfida fra Italia e Pumas: “Mettono grande fisicità nel breakdown e in difesa cercano sempre di forzare l’errore avversario per poi sfruttare il recupero del pallone con i loro giocatori veloci. Sarà importante mantenere il possesso, vincere le proprie fasi di conquista e non concedere palloni di qualità. E poi verranno sicuramente a testarci sul drive. Lo provano spesso nelle rimesse laterali a 6+1 e a 5+1 [con un avanti come ricevitore, pronto a spingere insieme ai compagni] e, viste le difficoltà che abbiamo avuto sabato scorso, sicuramente cercheranno di trovare lì un punto debole.”

Allo stesso Andrea Moretti il compito di preparare adeguatamente le contromosse all’assalto del pacchetto argentino.

Lorenzo Calamai

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