Benetton Rugby, parla Crowley: “Saranno due settimane interessanti, ma ora pensiamo a sabato”

Il tecnico dei veneti analizza il momento della sua squadra alla vigilia del doppio confronto con le Zebre

benetton treviso pro 14 crowley

ph. Ettore Griffoni

Per la prima volta nel travagliato inizio stagione del Benetton, una partita messa nel mirino in calendario si è tramutata in una vittoria. Un successo europeo che arriva proprio a puntino per ridare fiducia a tutto l’ambiente. A Treviso nessuno si è troppo demoralizzato per le sole due vittorie arrivate fino a sabato scorso, consapevole dell’ottimo gioco espresso dalla squadra e dai piccoli dettagli che hanno fatto la differenza rispetto ai successi dello scorso anno, ma una vittoria che finalmente tramutasse il lavoro in risultati era quello che serviva per rilanciare i biancoverdi.

Il doppio derby di Pro14 che attende Benetton e Zebre per concludere l’anno solare rappresenta quindi per i Leoni la possibilità di fare punti importanti per la classifica, in un momento delicato che li vede camminare sul filo dell’equilibrista: una nuova sconfitta potrebbe significare dover abbandonare le speranze di rincorsa alle posizioni più prestigiose della conference B.

La classifica però, dice Kieran Crowley, è una cosa che a Treviso vogliono incominciare a guardare solamente a primavera. Per il momento c’è da concentrarsi su un match alla volta, a partire dal doppio derby italiano: gara d’andata di scena sabato 21 al Lanfranchi di Parma.

Siamo di nuovo arrivati in quel periodo dell’anno nel quale il Benetton incontra le Zebre nel doppio derby natalizio. Attualmente siete al sesto posto nella conference B, nove punti dietro la zona playoff. Concludere il 2019 con due belle vittorie sembra essere cruciale per il resto della vostra stagione e per le vostre speranze di rimanere coinvolti nella corsa al terzo posto, non è così?

Credo che tutte e due le squadre abbiano bisogno delle due vittorie allo stesso modo. Noi vogliamo fare il paio, ma anche loro cercheranno di ottenere lo stesso. Tutto quello su cui possiamo concentrarci è sulla preparazione della nostra performance, prepararci al meglio che possiamo e poi affrontare le Zebre al massimo delle nostre potenzialità. Non ci stiamo concentrando troppo sulla classifica in questo momento, ma di più sulla prestazione, poi i punti in graduatoria verranno di conseguenza. C’è tanto in ballo nei derby di quest’anno: c’è un nuovo coach della Nazionale, con un nuovo modo di vedere le cose, quindi ovviamente sarà un banco di prova anche in questo senso. Noi però dobbiamo essere bravi a concentrarci su quello che vogliamo fare.

Quindi non credi che il Benetton dovrebbe avere delle ambizioni superiori a quelle delle Zebre in chiave playoff?

Tutte le squadre giocano per riuscire ad avere un posto ai playoff, tutti hanno ambizioni. Ogni squadra è capace di fare una serie di risultati positivi, ma nelle prossime due settimane tutti i team di vertice giocheranno uno contro l’altro, quindi la classifica si farà più corta. Forse ci sarà una squadra capace di allungare leggermente in testa, ma probabilmente le altre si troveranno più vicine. Certo, noi abbiamo la volontà di essere lassù in cima alla fine dell’anno e di competere per un trofeo. Ora come ora, però, possiamo solo concentrarci su quello che abbiamo davanti a noi, e quello che abbiamo davanti è la prima importante partita contro le Zebre a Parma.

Come state preparando le prossime due settimane? Preparate le partite come se fossero un pacchetto unico o separatamente?

Le stiamo preparando singolarmente. Vogliamo scendere in campo sabato a Parma con quella che consideriamo la nostra squadra migliore per la giornata e a seconda di come ci comporteremo, dopo aver rivisto la partita, faremo i necessari aggiustamenti per preparare la seconda.

Le Zebre arrivano a questa partita dopo aver perso a Brive, ma probabilmente in quello che è il loro momento migliore dall’autunno dello scorso anno, visto che hanno vinto due partite delle ultime tre. Cosa ti aspetti da loro? Quale pensi possa essere la loro minaccia più grande e quale invece una debolezza che potete provare a esporre?

Beh, se guardiamo alla loro probabile formazione sarà una squadra piena zeppa di giocatori internazionali. Credo che quella di quest’anno sia la squadra più forte che abbiano avuto, o almeno, lo è di sicuro da quando io sono in Italia. Stanno anche giocando il miglior rugby da quando sono qui, sono confidenti e motivati. Come stavo dicendo, guardando ai giocatori possiamo pensare che scenderanno in campo con una cosa come 13 internazionali, un bel numero, superiore anche al nostro. Sono una squadra fisica in difesa, che ha cambiato un po’ il modo in cui gioca rispetto agli anni scorsi, calciano un po’ di più e sono un po’ più conservativi. Sarà sicuramente una gara dura per noi, non possiamo fare altro che sfidarli al massimo delle nostre capacità. Saranno due settimane molto interessanti.

Riguardo il Benetton invece, possiamo dire che la vittoria contro Lione potrebbe essere la svolta della vostra stagione? Potrebbe essere quella vittoria importante che serve a girare l’interruttore della fiducia e ad aggiustare quei piccoli dettagli che in questa stagione stanno facendo la differenza in negativo.

Sì, io non credo che siamo stati poi molto lontani rispetto alle nostre prestazioni dello scorso anno. Abbiamo preso punti di bonus in tutte le partite tranne due, a testimonianza di quanto siamo stati vicini a fare risultato sempre. Abbiamo perso tre o quattro partite negli ultimi minuti. Stiamo comunque imparando dalle gare che abbiamo perso, i giocatori stanno acquisendo esperienza da quel tipo di situazioni. Speriamo comunque che la vittoria con il Lione rappresenti un punto di svolta, e che possiamo acquisire fiducia dal risultato. Penso che abbiamo peraltro giocato un buon rugby in questo periodo, come nella partita con Northampton, dove avevamo un largo vantaggio, quella contro Cardiff, anche lì con un largo vantaggio. Abbiamo giocato bene ma non siamo riusciti a mantenere la stessa forza per gli interi 80 minuti, e questa è una cosa che dobbiamo imparare a fare, il nostro obiettivo.

Rispetto allo scorso anno, mi sembra che il Benetton abbia segnato tante mete in più da prima o seconda fase da lancio del gioco, indipendentemente dal fatto che sia mischia o rimessa laterale. E’ qualcosa che avete provato specificamente a sviluppare?

Di solito, quando prepariamo una partita, cerchiamo di inserire delle strike plays specifiche e per il momento siamo riusciti ad eseguirle piuttosto bene. Quello che finora non siamo riusciti ad eseguire al meglio è il nostro sistema difensivo. Abbiamo subito troppe mete, ma non è una questione sistemica, quanto una serie di errori individuali, come qualche placcaggio sbagliato di troppo. Non possiamo permetterci di concedere 30 punti agli avversari, perché significa che ne devi segnare 31 per vincere la partita. Nell’ultima partita abbiamo limitato il Lione a 22 punti, ed è la prima volta che riusciamo a tenere una squadra così bassa nel punteggio da un po’ di tempo a questa parte. Il nostro attacco è stato sicuramente molto positivo, ma vorrei vedere un netto miglioramento dal punto di vista difensivo, cosa su cui stiamo lavorando.

Un altro dettaglio che non sta esattamente funzionando a dovere è la ricezione da calcio d’inizio. Tante volte, dopo un restart, il possesso viene perso dopo appena una fase, se non immediatamente…

Sono d’accordo. Anche le nostre giocate di uscita dalla zona difensiva non sono state efficaci. Questo weekend, ad esempio, mi sembra che abbiamo perso due ricezioni, di cui una a pochi minuti dal termine che devi riuscire a prendere in tutti i modi. E’ uno degli aspetti su cui dobbiamo migliorare e uno dei pezzi che stiamo cercando di mettere insieme per offrire una performance solida e positiva. Per il momento le nostre prestazioni sono caratterizzate da troppi alti e bassi: il nostro obiettivo è trovare continuità all’interno della partita.

Hai avuto occasione di sentire Franco Smith dopo la sua nomina ad head coach?

Franco è venuto lunedì a Treviso ed ha incontrato tutti i nostri giocatori, ha fatto una riunione per presentarsi come nuovo CT e ha detto loro che tutti hanno le stesse possibilità di partenza di essere selezionati. Si tratta di una ulteriore motivazione, in particolare nella settimana del derby fra Zebre e Benetton. Mette ancora un po’ di pepe in più sul derby. Come ho già detto: saranno due settimane interessanti.

Lorenzo Calamai

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