Champions Cup: Glasgow è una vittima sacrificale, i Saracens dilagano

Non c’è mai davvero partita alla Allianz Arena: vincono gli inglesi 56 a 27

ph. Action Images via Reuters/Adam Holt

Il secondo quarto di finale fra Saracens e Glasgow Warriors riserva agli spettatori un primo colpo di scena un paio d’ore prima del match: Owen Farrell non sarà della partita, chiamato ai propri doveri coniugali dall’imminente parto della moglie.

Al suo posto viene promosso a numero 10 Alex Goode, già sperimentato in Premiership diverse volte nel ruolo. Liam Williams si sposta quindi ad estremo, con David Strettle all’ala.

Veniamo alle faccende di campo: alla prima occasione, dopo due minuti di gioco, Glasgow segna. Da una rimessa laterale a metà campo la linea arretrata attacca percorrendo tutta la lunghezza del campo, Hogg riesce ad attirare due difensori e a scaricare su Rory Hughes. L’ala tira la corsa finché può e poi serve al numero 9 Ali Price il più comodo degli assist: 7 a 0.

Immediata la chance di reazione dei Saracens, che al quarto hanno un lancio a favore in rimessa laterale a cinque metri dalla linea. I londinesi non se la fanno sfuggire: Alex Goode spara in cielo l’ovale sotto i pali e Liam Williams batte tutti gli avversari nella battaglia aerea, atterrando in area di meta con l’ovale tra le mani.

L’orologio non ha fatto sei giri, e il punteggio è già di 7 a 7.

Col passare dei minuti è la squadra di casa a prendere maggiore fiducia e sembrare nelle costanti condizioni di fare male, complice l’indisciplina degli scozzesi. Al quarto d’ora Lozowski allunga dalla piazzola per il 10 a 7 a favore dei Saracens, che poco dopo andranno vicino a segnare di nuovo proprio con il numero 13, fermato a pochi metri dalla linea.

Il dominio degli inglesi trova soddisfazione al venticinquesimo, grazie ancora a una bella azione di Liam Williams, che affida una continuità diretta a Ben Spencer. Fermato il mediano di mischia, Jamie George è bravo a tenere alto il ritmo prendendosi l’incarico di eseguire il passaggio dalla base, a leggere il posizionamento precario della difesa e a servire David Strettle, che deve solo correre alla bandierina per il tuffo plastico che vale il 15 a 7 (sbagliata la difficile conversione).

La terza meta dei Saracens arriva poco dopo, come un ineluttabile destino: touche poco oltre i dieci metri, due cariche centrali e dirette ad alto ritmo e poi un attacco al largo con un cambio di senso che manda in meta Brad Barritt, con quella che appare allo spettatore anche una certa facilità. Lozowski aggiunge stavolta i due punti da posizione defilata e alla mezz’ora il tabellone dice 22 a 7 per i Saracens, una mezza sentenza.

Glasgow prova a rimanere attaccata alla partita con una coppia di piazzati di Hastings, che riporta i suoi a -9. Gli scozzesi sembrano potersi aggrappare a una mischia chiusa che guadagna tre calci a favore in rapida sequenza nella seconda parte della prima frazione.

Glasgow prova anche ad assaltare i 22 avversari nel finale, ma Hughes viene portato fuori e l’arbitro Nigel Owens può fischiare la momentanea interruzione delle ostilità.

Al riprendere del gioco, i primi a mettere punti sul tabellone sono i Saracens, con Lozowski che dalla piazzola punisce un fuorigioco di linea degli ospiti.

Cinque minuti dopo i Saracens dimostrano ancora di essere la squadra più forte in campo: Vunipola carica nei 22 avversari, viene tenuto alto ma riesce a liberare l’ovale che va sul settore di destra, dove Goode serve Jamie George sulla linea dell’out. Il tallonatore viene fermato a cinque metri, e sulla fase successiva un grande angolo di Liam Williams trova un varco nella difesa per andare a siglare la doppietta personale. Al 48′ è 32 a 13.

I padroni di casa mettono altri tre punti sul tabellone al minuto 55, e poco dopo segna la quinta meta della giornata con Strettle, anch’egli autore di una doppietta. Con Glasgow che cerca disperatamente un varco nella difesa inglese, l’ala intercetta un pallone a metà campo e fugge indisturbato per 50 metri. Facile la trasformazione: 42 a 13.

La partita si trascina in una lenta agonia per i Warriors, che subiscono anche la meta di maul, a firma Jamie George, quando si è da poco superata l’ora di gioco.

La meta di consolazione arriva al minuto 66, con un break al largo di Glasgow che finisce per premiare George Horne, entrato da poco.

Nel finale Nick Tompkins arrotonda il risultato ulteriormente con la settima meta per i padroni di casa. Col tempo rosso, infine, Matt Fagerson firma la terza meta di Glasgow su un drive da rimessa laterale a cinque metri. Finisce 56 a 27.

Saracens impressionanti: avevano il chiaro favore del pronostico, ma sbarazzarsi così della capolista di una delle conference di Pro14 è pur sempre affare non semplice. Grandi prove individuali di Liam Williams e Jamie George, che hanno brillato più degli altri.

Molto deludente l’arma letale rimessa in campo in fretta e furia da Glasgow: Stuart Hogg ha sbagliato la maggior parte dei palloni toccati e non ha saputo assolutamente influenzare il gioco dei suoi. Ha denunciato tutti i suoi probabili limiti fisici del momento quando nel finale si è trovato una prateria davanti per andare a segnare, ed è stato rimontato da Lozowski e Whiteley.

A Glasgow ora rimane solo il campionato a cui pensare, mentre i Saracens possono cominciare con fiducia a preparare la semifinale con Munster.

 

Saracens: 15 Liam Williams, 14 Sean Maitland, 13 Alex Lozowski, 12 Brad Barritt (c), 11 David Strettle, 10 Alex Goode, 9 Ben Spencer, 8 Billy Vunipola, 7 Jackson Wray, 6 Maro Itoje, 5 George Kruis, 4 Will Skelton, 3 Christian Judge, 2 Jamie George, 1 Richard Barrington
A disposizione: 16 Tom Woolstencroft, 17 Titi Lamositele, 18 Vincent Koch, 19 Nick Isiekwe, 20 Schalk Burger, 21 Tom Whiteley, 22 Nick Tompkins, 23 Max Malins

Marcatori Saracens
Mete: Williams (4, 48), Strettle (25, 57), Barritt (28), George (62), Tomkins (70)
Trasformazioni: Lozowski (4, 28, 48, 57, 62)
Calci di punizione: Lozowski (14, 42, 55)

Glasgow Warriors: 15 Stuart Hogg, 14 Kyle Steyn, 13 Stafford McDowall, 12 Samuel Johnson, 11 Rory Hughes, 10 Adam Hastings, 9 Ali Price, 8 Matt Fagerson, 7 Callum Gibbins (c), 6 Rob Harley, 5 Scott Cummings, 4 Tim Swinson, 3 Zander Fagerson, 2 Fraser Brown, 1 Oli Kebble
A disposizione: 16 Kevin Bryce, 17 Jamie Bhatti, 18 Siua Halanukonuka, 19 Jonny Gray, 20 Chris Fusaro, 21 George Horne, 22 Peter Horne, 23 Niko Matawalu

Marcatori Warrios
Mete: Price (2), Horne (66), Fagerson (80)
Trasformazioni: Hastings (2, 66, 80)
Calci di punizione: Hastings (32, 37)

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