Guinness Pro14: Zebre pesantemente al tappeto in Sudafrica. I Cheetahs si impongono per 61-28

Gli emiliani vengono travolti subendo 9 mete

ph. Luca Sighinolfi

La partita inizia subito a buon ritmo e con le difese piuttosto allegre: ne scaturiscono due azioni al largo, una per parte, che fanno immediatamente sbloccare il risultato. A passare in vantaggio sono per primi i padroni di casa con la corsa scaltra e vincente di Maxwane a cui risponde Balekana – in casa Zebre – che pareggia i conti dopo l’ottimo lavoro di Biagi. Schoeman non converte, Canna invece si: si va sul 5-7.
Non c’è un attimo di respiro in Sudafrica, e non solo per il caldo, sugli sviluppi di una touche la squadra di Bradley prova a rendersi abrasiva in attacco ma mentre è in spinta perde l’ovale, con Nche che strappa letteralmente il pallone dalle mani di Licata: è la scossa che mette in moto i trequarti arancioni. Nico Lee riceve trasmettendo all’esterno per Jaer, che batte il diretto avversario e vede aprirsi un varco per involarsi verso la marcatura pesante. L’estremo non si fa pregare. Schoeman dalla piazzola questa volta non sbaglia, per il 12-7. Gli emiliani accusano il colpo. Sul restart, i Cheetahs recuperano il possesso immediatamente riproiettandosi in zona rossa (complice anche un fallo zebrato). Arrivano una serie di cariche, sino a quella vincente portata da Manjezi. Il seconda linea va oltre, sotto ai pali. Al cooling break di metà frazione, ci si arriva sul 19-7.
Le Zebre non riescono a trovare il bandolo della matassa, anzi sembrano perdere sempre di più il filo del discorso. Una serie di infrazioni al regolamento si susseguono, con la compagine di Franco Smith ad approfittarne. Alla mezz’ora infatti la risalita porta i padroni di casa nei ventidue d’attacco: Meyer scandisce il ritmo trovando Schoeman, che fissa la difesa liberando la corsa di taglio di un esplosivo Nonkontwana; il quale va a marcare pesante. E’ la quarta segnatura, quella del punto di bonus offensivo che si traduce nel 26-7.
Il tempo scorre negli ultimi seicento secondi, le emozioni latitano e al quarantesimo i giocatori vanno al riposo senza ulteriori modifiche nel punteggio.

La ripresa si apre sempre sotto il segno della formazione locale. Le Zebre sono sempre costrette a difendersi in maniera prolungata. Al quarantasettesimo, poi, il subentrato Venter riparte rapido da una ruck creando il buco nel quale si infila un prontissimo Ox Nche: il pilone è una forza della natura. Nessuno riesce a placcarlo con efficacia. E’ ancora meta. Si va sul 33-7, ma sulla ripartenza del gioco Biagi e soci hanno un sussulto praticamente immediato che consente loro di tornare in attacco. Licata svolge un gran lavoro sfoderando un bel sottomano per l’accorrente Meyer che resiste andando oltre. Canna converte i punti del 33-14.
Una scossa fortissima. La franchigia italiana all’improvviso riesce ad assumere il comando delle operazioni avanzando. Dalla panchina gli avanti che fanno il loro ingresso in campo, tra cui Fischetti, supportano un ispirato Licata. Il numero otto infatti è una forza della natura nell’innescare l’azione che porta Tauyavuca a marcare, nuovamente di forza. Lo score si sistema sul 33-21. 
Arriva il sessantesimo e in concomitanza con lo scoccare dell’ora di gioco, i Cheetahs sprecano un’occasione d’oro per andare in meta. Lee commette un in-avanti quando è quasi tutto solo sotto ai pali, l’arbitro ravvisa l’errore facendo ripartire gli emiliani con una mischia che però si rivela nociva per la formazione ospite. Le prime linee cedono il passo commettendo fallo. Venter si impossessa del pallone ripartendo veloce andando a segnare. Il gap si dilata nuovamente, per il 40-21.
E’ il definitivo colpo del ko, a cui fa eco pochi minuti dopo la realizzazione alla bandierina di Pokomela che concretizza comodamente un veloce multifase. Arrivano i due punti addizionali: significano 47-21.
Il confronto è praticamente finito, scollinato il settantesimo però c’è il tempo di registrare la meta di Biagi. La segnatura del capitano zebrato vale il punto di bonus offensivo e il 47-28 sul tabellino provvisorio del match. Nel finale, nonostante l’inferiorità numerica legata all’espulsione di Basson, il team allenato da Franco Smith bussa ancora alla porta delle Zebre con Venter, che fa doppietta, e van Rensburg. Il punteggio finale è pesantissimo, i Cheetahs chiudono sul 61-28.

Cheetahs: 15 Malcolm Jaer, 14 William Small-Smith, 13 Benhard Janse van Rensburg, 12 Nico Lee, 11 Rabz Maxwane, 10 Tian Schoeman, 9 Tian Meyer (c), 8 Gerhard Olivier, 7 Abongile Nonkontwana, 6 Junior Pokomela, 5 Walt Steenkamp, 4 Sintu Manjezi, 3 Aranos Coetzee, 2 Joseph Dweba, 1 Ox Nche
A disposizione: 16 Reinach Venter, 17 Charles Marais, 18 Luan de Bruin, 19 Justin Basson, 20 JP du Preez, 21 Niell Jordaan, 22 Shaun Venter, 23 Louis Fouche

Marcatori Cheetahs
Mete: Rabz Maxwane (3), Malcolm Jaer (15), Sintu Manjezi (20), Abongile Nonkontwana (31), Ox Nche (47), Shaun Venter (61,77), Junior Pokomela (65), Benhard Janse van Rensburg (80)
Conversioni: Tian Schoeman (16, 21, 32, 48, 63, 66, 78)
Punizioni:

Zebre: 15 Francois Brummer, 14 Paula Balekana, 13 James Elliott, 12 Tommaso Boni, 11 Gabriele Di Giulio, 10 Carlo Canna, 9 Joshua Renton, 8 Giovanni Licata, 7 Johan Meyer, 6 Jacopo Bianchi, 5 George Biagi (c), 4 Samuele Ortis, 3 Eduardo Bello, 2 Luhandre Luus, 1 Daniele Rimpelli
A disposizione: 16 Massimo Ceciliani, 17 Danilo Fischetti, 18 Dario Chistolini, 19 Apisai Tauyavuca, 20 James Brown, 21 Riccardo Raffaele, 22 Maicol Azzolini, 23 Giovanbattista Venditti

Marcatori Zebre
Mete: Paula Balekana (6), Johan Meyer (51), Apisai Tauyavuca (53), George Biagi (72)
Conversioni: Carlo Canna (7, 52, 54, 72)
Punizioni:

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