Un anno alla Rugby World Cup 2019: come scenderebbero in campo le grandi nazionali?

Una panoramica sulle possibili formazioni delle favorite per approdare ai quarti di finale e l’Italia

irlanda nuova zelanda all blacks

ph. Clodagh Kilcoyne/Action Images

Un anno dalla Coppa del Mondo. Mentre il Giappone sembra viaggiare verso un’edizione da record per impatto economico e finanziario, la lunga stagione che porterà al torneo iridato di fatto è già iniziata. In mezzo ci saranno una decina di partite internazionali, i campionati (trans)nazionali, le coppe europee, tanti ostacoli da aggirare e strategie da affinare per l’appuntamento più prestigioso del mondo ovale.

A trecentosessantacinque giorni dal calcio d’inizio di Giappone-Russia, cerchiamo di capire come potrebbero scendere in campo alla prima partita le nove squadre – ne resterà fuori solo una – che presumibilmente accederanno a quarti di finale, più l’Italia. Il tutto al netto degli infortuni più o meno gravi che influenzeranno le scelte dei Commissari Tecnici nei prossimi mesi, o delle possibili folgorazioni che gli allenatori potrebbero avere lungo il cammino. Vi ricordate Nehe Milner-Skudder? L’ala degli All Blacks fece il suo esordio in nazionale il 15 agosto 2015, a poco meno di un mese dall’inizio del Mondiale. Disputò 6 partite su 7 marcando sei mete, una delle quali in finale.

Può succedere ancora di tutto, insomma. Ma vestire i panni virtuali del Commissario Tecnico è da sempre uno dei giochi preferiti di giornalisti, tifosi ed appassionati. E allora giochiamo.

– Leggi anche: Rugby World Cup 2019, calendario, orari e l’acquisto dei biglietti

Emisfero Nord

Irlanda

15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Sean O’Brien, 6 Peter O’Mahony, 5 Devin Toner, 4 James Ryan, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best, 1 Cian Healy
A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Jack McGrath, 18 Andrew Porter, 19 Iain Henderson, 20 Dan Leavy, 21 John Cooney, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour

Ora come ora, Joe Schmidt ha pochissimi dubbi. Grande profondità in terza linea, dove oltre a Leavy ci sono anche Jordi Murphy e Josh van der Flier.

Galles

15 Leigh Halfpenny, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Hadleigh Parkes, 11 Liam Williams, 10 Rhys Patchell, 9 Gareth Davies, 8 Taulupe Faletau, 7 Josh Navidi, 6 Dan Lydiate, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Cory Hill, 3 Samson Lee, 2 Ken Owens, 1 Rob Evans
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Wyn Jones, 18 Tomas Francis, 19 Jake Ball, 20 Justin Tipuric, 21 Aled Davies, 22 Dan Biggar, 23 Steff Evans

Warren Gatland ha diverse soluzioni da esplorare, sia in terza linea (dove resterebbero fuori Aaron Shingler e James Davies, per citarne due) sia sulla trequarti dove Dan Biggar e Scott Williams potrebbero reclamare eccome un posto da titolare. Dan Lydiate potrebbe riappropriarsi della maglia numero 6.

Francia

15 Thomas Ramos, 14 Teddy Thomas, 13 Mathieu Bastareaud, 12 Wesley Fofana, 11 Remy Grosso, 10 Camille Lopez, 9 Morgan Parra, 8 Louis Picamoles, 7 Yacouba Camara, 6 Kelian Gourdon, 5 Yoann Maestri, 4 Paul Gabrillagues, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado, 1 Jefferson Poirot
A disposizione: 16 Camille Chat, 17 Dany Priso, 18 Uini Atonio, 19 Félix Lambey, 20 Judicael Cancoriet, 21 Maxime Machenaud, 22 Anthony Belleau, 23 Gael Fickou

Jacques Brunel può disporre di un parco giocatori immenso. Da questa lista rimarrebbero fuori Remi Lamerat, Antoine Dupont, Baptiste Serin, Marco Tauleigne, Wenceslas Lauret, Sébastien Vahaamahina, Pierre Bourgarit, Maxime Medard, Brice Dulin, Virimi Vakatawa e Yoann Huget, solo per citarne alcuni. Dopo aver fatto molti esperimenti, il CT però dovrà cominciare a costruire su una base solida.

Potrà contare finalmente su Camille Lopez, mentre in terza linea Louis Picamoles rimarrebbe un’incognita solo se non dovesse ritrovare la forma giusta. Tornando agli esperimenti, invece,  come estremo potrebbe farsi avanti Thomas Ramos. Il giocatore del Tolosa non ha ancora mai giocato in nazionale, ma in Top 14 sta facendo faville.

Scozia

15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Huw Jones, 12 Peter Horne, 11 Sean Maitland, 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw, 8 David Denton, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay (c), 5 Jonny Gray, 4 Grant Gilchrist, 3 Simon Berghan, 2 Stuart McInally, 1 Allan Dell
A disposizione: 16 Fraser Brown, 17 Darryl Marfo, 18 Willem Nel, 19 Tim Swinson, 20 Ryan Wilson, 21 Ali Price, 22 Alex Dunbar, 23 Blair Kinghorn

A differenza di altri suoi colleghi, Gregor Townsend non può contare su tanti ricambi in ogni singolo ruolo. Anche per questo una possibile formazione titolare sembra già piuttosto definita, ad eccezione forse della prima linea. Il ragazzino terribile Blair Kinghorn prenota un posto quantomeno in panchina.

Inghilterra

15 Elliot Daly, 14 Jonny May, 13 Manu Tuilagi, 12 Owen Farrell, 11 Mike Brown, 10 Danny Cipriani, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Sam Underhill, 6 Brad Shields, 5 Maro Itoje, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley, 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Joe Marler, 18 Harry Williams, 19 Courtney Lawes, 20 Sam Simmonds, 21 Danny Care, 22 George Ford, 23 Chris Ashton

Eddie Jones ha diversi nodi da sciogliere, in primis sulla trequarti: se Tuilagi dovesse stare bene, potrebbe seriamente pensare di ritornare in pianta stabile in nazionale. Difficilmente il CT australiano si libererà di Mike Brown, anche se Ashton dal momento del suo ritorno in campo dovesse segnare un numero spropositato di mete. Ma chi, meglio di Ashton, rientra nella definizione di finisher? E poi, chi è che non vorrebbe vedere titolare alla RWC uno come Danny Cipriani?

Italia

15 Jayden Hayward, 14 Mattia Bellini, 13 Michele Campagnaro, 12 Luca Morisi, 11 Matteo Minozzi, 10 Tommaso Allan, 9 Marcello Violi, 8 Sergio Parisse (c), 7 Jake Polledri, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd, 4 Alessandro Zanni, 3 Simone Ferrari, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Cherif Traorè
A disposizione: 16 Ornel Gega, 17 Andrea Lovotti, 18 Tiziano Pasquali, 19 Marco Fuser, 20 Renato Giammarioli, 21 Tito Tebaldi, 22 Carlo Canna, 23 Tommaso Castello

Sperando di poter rivedere in tempo Matteo Minozzi, le incognite principali riguardano la seconda linea. Conor O’Shea sembra fidarsi ciecamente di Budd e Zanni, ma almeno uno tra Fuser, Biagi e Ruzza avrebbe buoni argomenti per reclamare un posto da titolare. In prima linea nulla è precluso per Cherif Traorè, se il pilone del Benetton dovesse esplodere definitivamente. Ornel Gega dovrebbe tornare nelle prossime settimane e, fino al prossimo anno, ha tutto il tempo per riprendersi una maglia azzurra.

Emisfero Sud

All Blacks

15 Ben Smith, 14 Nehe Milner-Skudder, 13 Ryan Crotty, 12 Sonny Bill Williams, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Sam Cane, 6 Liam Squire, 5 Brodie Retallick, 4 Sam Whitelock, 3 Owen Franks, 2 Ben Coles, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Codie Taylor, 17 Karl Tu’inukuafe, 18 Ofa Tu’ungafasi, 19 Scott Barrett, 20 Ardie Savea, 21 TJ Perenara, 22 Richie Mo’unga, 23 Damian McKenzie

Le rigide gerarchie di Steve Hansen difficilmente verranno toccate. In ballo per un posto da titolare c’è anche Jordie Barrett, la cui presenza nella lista dei 23 potrebbe portare ad un rimescolamento generale. Tra gli altri, restano fuori Naholo, Laumape, Lienert-Brown, Goodhue, Todd, Frizell e Fifita.

Australia

15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Tevita Kuridrani, 12 Kurtley Beale, 11 Reece Hodge, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Sean McMahon, 7 Michael Hooper, 6 David Pocock, 5 Rob Simmons, 4 Rory Arnold, 3 Sekope Kepu, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Scott Sio
A disposizione: 16 Folau Fainga’a, 17 Allan Alaalatoa, 18 Taniela Tupou, 19 Lukhan Tui, 20 Pete Samu, 21 Joe Powell, 22 Matt Toomua, 23 Jack Maddocks

Michael Cheika non naviga in buone acque, sia per la profondità della sua squadra sia per la qualità complessiva della stessa. Diversi ruoli non sembrano avere un’adeguata copertura, anche se poi lo staff tecnico ci sta mettendo dal suo. E se tornasse Sean McMahon dal Giappone per dare equilibrio alla terza linea? A questa squadra servirebbe come il pane anche Scott Fardy, che però al momento gioca al Leinster.

Sudafrica

15 Willie Le Roux, 14 Sbu Nkosi, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Aphiwe Dyantyi, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Francois Louw, 6 Siya Kolisi (c), 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Schalk Brits, 17 Steven Kitshoff, 18 Wilco Louw, 19 RG Snyman, 20 Warren Whiteley, 21 Ross Cronjé, 22 Elton Jantjies, 23 Jesse Kriel

Rassie Erasmus sta faticosamente costruendo delle gerarchie nei suoi Springboks, dopo che per diversi anni la squadra è cambiata troppo tra una partita e un altra. La mediana, in attesa di riavere il Pollard del 2014/2015, è già decisa, mentre sulla trequarti – ad eccezione di Le Roux – sono tutti un po’ in gioco. Duane Vermeulen gioca in Giappone al momento, ma tornerà per la prossima stagione di Super Rugby.

Argentina

15 Joaquin Tuculet, 14 Emiliano Boffelli, 13 Matias Moroni, 12 Jerónimo de la Fuente, 11 Ramiro Moyano, 10 Nicolas Sanchez, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Facundo Isa, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera, 5 Guido Petti, 4 Tomas Lavanini, 3 Juan Figallo, 2 Agustin Creevy (c), 1 Nahuel Tetaz Chaparro
A disposizione: 16 Julián Montoya, 17 Santiago García Botta, 18 Ramiro Herrera, 19 Matias Alemanno, 20 Tomas Lezana, 21 Martín Landajo, 22 Benjamín Urdapilleta, 23 Bautista Delguy

Molte scelte di Mario Ledesma ruoteranno attorno alla possibilità di convocare o meno i giocatori argentini attualmente impegnati in Europa (più Nicolas Sanchez, che raggiungerà lo Stade Francais tra qualche settimana). Fin qui, Ledesma ha avuto a sua disposizione Juan Figallo e Facundo Bosch da Saracens e Grenoble, e se le premesse sono buone allora in futuro il CT potrebbe avere con sé anche un fuoriclasse come Facundo Isa, o il pilone Ramiro Herrera per garantire maggiore profondità in prima linea. E l’esperienza di uno come Benjamín Urdapilleta tornerebbe assai utile in mediana, per dare respiro a Sanchez.

Daniele Pansardi

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