Test match: il Galles batte il Sudafrica a Washington

Terza sconfitta consecutiva per gli Springboks contro i Dragoni nella prima partita del nuovo head coach Rassie Erasmus

galles

ph. Reuters

Galles e Sudafrica aprono i giochi della finestra internazionale estiva anticipando tutte le altre partite di una settimana: si gioca a Washington DC, in un Robert Kennedy Stadium non esattamente esaurito in ogni ordine di posto, con squadre pesantemente rimaneggiate rispetto alle formazioni ideali che vedremo con ogni probabilità in scena a partire già dal prossimo fine settimana.

Ne è un esempio lampante l’assenza di Siya Kolisi, fresco di nomina a capitano del Sudafrica ma fuori dalla gara in terra statunitense. Al suo posto ottiene il suo primo cap da capitano Pieter-Steph du Toit, così come dall’altra parte è il capitano dei Cardiff Blues Ellis Jenkins a portare la fascia al braccio.

La partita non è quindi un appuntamento di primissimo livello e sul campo traspare la sensazione di un test match depotenziato: tanti errori da una parte e dall’altra, in attacco e in difesa, condizionano il godimento dell’incontro. Nonostante questo, il primo tempo è di marca sostanzialmente gallese: dopo i primi 3 punti portati a casa dall’apertura Springbok Jantjies, Hallam Amos oltrepassa la linea di meta nella seconda parte della prima frazione di gioco. Poco più tardi è Tomos Williams a replicare, partendo come un proiettile dalla base di un raggruppamento. La cattiva notizia è che nel frattempo Steff Evans ha dovuto lasciare il campo per infortunio.

Il Sudafrica non ha molte idee in fase offensiva e, nonostante una discreta predominanza fisica, non riesce mai ad impensierire eccessivamente gli avversari. Si va dunque al riposo con un pesante parziale di 14 a 3 in favore del Galles.

Un parziale che gli Springboks restituiscono in appena venti minuti del secondo tempo. Prima è l’esordiente Travis Ismaiel a intercettare il pallone nei 22 metri del Galles, porto su un piatto d’argento dalla linea arretrata in maglia rossa, e ad accorciare sul 14 a 10, poi Owen Watkin riceve un cartellino giallo per aver intenzionalmente schiaffeggiato la palla fuori mentre si trovava in area di meta, e il Galles va in difficoltà.

Anscombe mette tre punti poco più tardi dalla piazzola per tornare a +7, ma Makazole Mapimpi, l’altra ala e anch’egli esordiente per gli Springboks, segna nell’angolo sinistro dopo una bella azione orchestrata dalla base di una mischia chiusa. La difficile trasformazione di Elton Jantjies vale il pareggio a quota 17.

Quando le squadre tornano in parità numerica il Galles sembra comunque non avere la forza di riportarsi in avanti e di cedere sempre maggiore terreno agli avversari. Gli uomini di Rassie Erasmus, alla prima uscita da head coach della nazionale sudafricana, sembrano vicini a completare la rimonta, con Ismaiel portato fuori da un placcaggio disperato di Cory Hill mentre cercava di schiacciare. A sei dal termine Jantjies centra i pali da posizione facile dopo un calcio di punizione ottenuto da mischia chiusa: 20 a 17 il punteggio.

Nonostante nel secondo tempo la competizione per il punteggio abbia maggiormente acceso gli animi, la partita rimane bruttina e costellata di errori, che le due squadre infilano anche uno a ridosso dell’altro, incapaci di sfruttare le altrui sbavature. Almeno fino al minuto 75, quando Robert du Preez spara un calcio di liberazione sulle braccia distese di Tomos Williams. Il pallone carambola sulla schiena di Ismaiel e rotola nell’area di meta sudafricana, dove il primo ad avventarvisi è il tallonatore gallese Ryan Elias, per la meta del nuovo vantaggio gallese. Anscombe sbaglia la trasformazione e si rimane sul 22 a 20.

Il Galles tenta di far finire la partita con una serie di pick’n’go nella metà campo avversaria ma subisce una impetuosa controruck sudafricana, che si regalano un’ultima opportunità di vincere la partita. Dopo una serie infinita di fasi e una discreta risalita del campo, però, arriva l’in-avanti che sigilla il match.

È la terza vittoria consecutiva per il Galles contro il Sudafrica, e la quarta negli ultimi cinque incontri tra le due nazionali, dopo che il Sudafrica non perdeva contro i Dragoni dal 1999 (prima vittoria di sempre del Galles contro gli Springboks). Per Rassie Erasmus la strada è ancora lunga, ma un primo, vero giudizio sul volto del suo Sudafrica potrà essere dato a partire dalla serie contro l’Inghilterra che lo attende in patria nelle prossime settimane.

Galles: 15 Hallam Amos, 14 Tom Prydie, 13 George North, 12 Owen Watkin, 11 Steff Evans, 10 Gareth Anscombe, 9 Tomos Williams, 8 Ross Moriarty, 7 Ellis Jenkins (c), 6 Seb Davies, 5 Cory Hill, 4 Bradley Davies, 3 Dillon Lewis, 2 Elliot Dee, 1 Nicky Smith
A disposizione: 16 Ryan Elias, 17 Wyn Jones, 18 Rhodri Jones, 19 Adam Beard, 20 Aaron Wainwright, 21 Aled Davies, 22 Rhys Patchell, 23 Hadleigh Parkes

Marcatori Galles
Mete: Amos (31), Williams (35), Elias (75)
Trasformazioni: Anscombe (31, 35)
Calci di punizione: Anscombe (49)

Sudafrica: 15 Curwin Bosch, 14 Travis Ismaiel, 13 Jesse Kriel, 12 Andre Esterhuizen, 11 Makazole Mapimpi, 10 Elton Jantjies, 9 Ivan van Zyl, 8 Dan du Preez, 7 Oupa Mohoje, 6 Kwagga Smith, 5 Pieter-Steph du Toit (c), 4 Jason Jenkins, 3 Wilco Louw, 2 Chiliboy Ralepelle, 1 Ox Nche
A disposizione: 16 Akker van der Merwe, 17 Steven Kitshoff, 18 Thomas du Toit, 19 Marvin Orie, 20 Sikhumbuzo Notshe, 21 Embrose Papier, 22 Robert du Preez, 23 Warrick Gelant

Marcatori Sudafrica
Mete: Ismaiel (44), Mapimpi (60)
Trasformazioni: Jantjies (44, 60)
Calci di punizione: Jantjies (20, 74)

 

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