Test Match: Inghilterra indomabile anche in 14, Argentina ko 27-14

Daly espulso dopo cinque minuti, ma inglesi cinici e spietati contro un’Argentina (due gialli) troppo indisciplinata

ph. Action Images/Hannah McKay

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Dopo la prima punizione segnata da Farrell, il primo scossone della partita arriva al quinto minuto. Su un calcio di liberazione inglese, Daly placca Senatore quando quest’ultimo è ancora in volo e si becca un inevitabile cartellino rosso. I Pumas prendono coraggio e provano a mettere in difficoltà soprattutto il triangolo allargato inglese, mentre i padroni di casa giocano vicino al raggruppamento e conquistano un calcio di punizione con Farrell, che non sbaglia (6-0). L’inferiorità numerica, tuttavia, non sembra scalfire più di tanto gli uomini di Eddie Jones e non concede granché agli ospiti, intrappolati dalla velocissima rete difensiva inglese che asfissia degli attacchi poco intensi da parte degli argentini. Quando il XV della Rosa si fa vedere nella metà campo argentina, invece, porta sempre del fieno in cascina: al 24′ è 9-0 sempre con Farrell. L’apertura dei Saracens avrebbe un’altra chance alla mezzora ma colpisce il palo; sul proseguimento l’Inghilterra recupera il pallone, muove al largo e Orlando commette deliberatamente in avanti per evitare la marcatura. Gauzere assegna la meta di punizione e ammonisce l’argentino per il 16-0 di un’inscalfibile Inghilterra. La risposta dell’Argentina questa volta è furiosa: gli inglesi sono costretti a rintanarsi nei propri ventidue e vengono schiacciati sui 5 metri dalla mischia sudamericana. I ripetuti falli portano al giallo Dan Cole e alla fine al 47′ (!) ad andare oltre per la meta è Facundo Isa, che marca i primi punti (finalmente, verrebbe da dire) per i suoi e chiude un interminabile primo tempo sul 16-7, con l’Inghilterra che ha mantenuto soltanto il 25% del possesso.

 

La ripresa inizia ancora nel segno dell’Argentina, che con un contrattacco profondo coglie di sorpresa la difesa inglese e va in meta con Santiago Cordero dopo appena 50 secondi dal kick-off. I Pumas provano a sfruttare la doppia superiorità numerica ma trovano la ferma opposizione dei padroni di casa, che non si fanno infilare come accaduto nella prima zione del tempo. Inglesi che non vanno molto per il sottile, gli argentini vengono puniti a più riprese per la loro indisciplina e al 52′ e al 60′ Farrell mette in cassaforte sei pesantissimi punti per i suoi (22-14). Gli ospiti rallentano e consentono agli inglesi di attaccare nuovamente all’interno dei loro 22, dove un fallo di Matera viene punito con il secondo giallo della partita per l’Argentina. Farrell sbaglia il primo calcio della partita, ma in parità numerica l’Inghilterra diventa spietatamente cinica: al 68′ May concretizza un bel passamano al largo tra Ford, Wood e Joseph e porta la contesa sul 27-14, mentre pochi minuti più tardi è Mike Brown ad andare ad un passo da una meta non convalidata dal TMO. Con un ribaltamento di fronte i Pumas si riportano di nuovo in zona rossa a sei minuti dal termine, ma la difesa inglese è ancora granitica e respinge al mittente i tentativi avversari. Al 76′ altro episodio: Pieretto commette stamping su Joe Marler e viene espulso, con il pilone inglese anch’egli ammonito. Nei minuti finali è l’Argentina a cercare la meta che possa riaprire il match con una serie di break profondi che la portano all’interno dei 22, ma senza trovare la meta. Finisce 27-14 per l’Inghilterra.

 

Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Jonny May, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Tom Wood, 6 Chris Robshaw, 5 George Kruis, 4 Courtney Lawes, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (c), 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Joe Marler, 18 Kyle Sinckler, 19 Charlie Ewels, 20 Teimana Harrison,, 21 Danny Care, 22 Ben Te’o, 23 Henry Slade

Marcatori Inghilterra
Mete: tecnica (30), May (68)
Conversioni: Farrell (30)
Punizioni: Farrell (4, 13, 24, 52, 64)

Argentina: 15 Joaquín Tuculet, 14 Matías Orlando, 13 Matías Moroni, 12 Santiago González Iglesias, 11 Santiago Cordero, 10 Juan Martín Hernández, 9 Tomás Cubelli, 8 Leonardo Senatore, 7 Javier Ortega Desio, 6 Pablo Matera, 5 Matías Alemanno, 4 Guido Petti, 3 Ramiro Herrera, 2 Agustín Creevy (c), 1 Lucas Noguera
A disposizione: 16 Julián Montoya, 17 Santiago García Botta, 18 Enrique Pieretto, 19 Facundo Isa, 20 Tomas Lezana, 21 Tomás Cubelli, 22 Jerónimo De la Fuente, 23 Juan Pablo Estelles

Marcatori Argentina
Mete: Isa (40+7), Cordero (41)
Conversioni: Hernandez (40+7, 41)
Punizioni:

 

di Daniele Pansardi

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