Ardie Savea è un servo delle tenebre

Come siamo arrivati alla conclusione che Ardie Savea sia un servo delle tenebre, ovvero Delinquenti prestati al mondo dell’occultismo

ph. Jason Reed/Action Images

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Come siamo arrivati alla conclusione che Ardie Savea sia un servo delle tenebre, ovvero Delinquenti prestati al mondo dell’occultismo.

Allora, parliamoci chiaro: basta vederlo giocare per capire che qualcosa non va. E’ più che evidente che ci sia del soprannaturale. Qua proviamo a spiegarvi i motivi che noi, esperti di demonologia delinquenziale, ci siamo dati:

 

5 – I tentativi di redenzione

Come John Constantine, Ardie Savea cerca di salvarsi dall’inferno. Come? Prendendo break di 900 metri, segnando mete, sacrificandosi per la squadra utilizzando i suoi poteri. Anela infatti al paradiso, giocando partite in cui prende sostanzialmente una marea di botte, dandone ogni tanto e mettendosi sempre, sempre al servizio della proprio squadra. D’altronde, se è riuscito Kaino a redimersi e a guadagnarsi un posto nel Regno dei Cieli, crediamo possa farcela anche lui.

 

4 – Il fatto che sappia utilizzare il piede

Da quando i flanker sanno anche calciare? Chi glielo può avere insegnato? La risposta non può che essere una: Lucifero.

 

3 – Il dono dell’ubiquità

È ovunque. Qualche testimone ritiene che si tratti di una corsa velocissima da una parte all’altra del campo, alcuni che faccia uno switch (come l’agente Smith di Matrix), altri che semplicemente scompaia e ricompaia altrove. Sono tutte ipotesi accettabili, rimane il fatto che ad ogni placcaggio consegna l’anima dell’avversario al suo Padrone, che si lamenta perché effettivamente ritrovarsi un’anima con il legamento crociato anteriore rotto è un po’ una rottura; inoltre ad ogni pallone recuperato si aprono le porte degli inferi e permette ad una Seduttrice di uscire dalla sua prigione di fiamme (ne ha pagato lo scotto Aaron Smith, che ipnotizzato dai poteri maligni è stato messo fuori squadra per far posto ad un altro adulatore del Tenebroso, TJ Perenara).

 

2 – Ha fatto un patto col diavolo

Quando tuo fratello è stato definito il nuovo Jonah Lomu, quando davanti hai un mostro che per anni è stato ricordato solo come il minime di Richie McCaw e adesso ha voglia di tenersi quel 7 fisso sulla schiena, probabilmente diventi disposto a tutto. Anche a fare un patto con l’oscuro signore. Che ti ha dotato di poteri sovrannaturali, come una forza fisica oltre la media, la resistenza alla fatica di un cammello che lavora nei porti di Limerick e le sembianze di un vendicatore del male. Ma c’è sempre uno scotto da pagare…

 

1 – I capelli

Mai, mai, mai in nessuna partita i suoi capelli non sono dritti. Puoi metterci il gel, puoi metterci il cemento,ma quando fai 800 ruck a incontro prima o poi qualcosa gli deve succedere. A lui no. Questo succede perché l’aura del nosferatu è intorno a lui sempre, muovendogli i capelli verso l’altro e gli occhi pieni di fiamme.

 

Giulio Giuseppe Giorno

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