Sabato le prime due cercano di prolungare la striscia positiva. Stasera, invece, il palio il primo successo stagionale
ph. Matteo Mangiarotti
EDIMBURGO – Sabato pomeriggio allo Scotstoun Stadium di Glasgow (kick off 3pm locali, le 16 in Italia, diretta su The Rugby Channel) si giocherà il match-clou della seconda giornata di Guinness Pro12 tra i Glasgow Warriors e Leinster. Entrambe le squadre sono reduci da un successo all’esordio, ma mentre i Dubliners hanno dovuto soffrire per avere la meglio del Benetton Treviso – togliendo nel finale ai Leoni un punto di bonus che sarebbe stato mertitato – i Glaswegians sono andati ad espugnare lo Sportsground di Galway, marcando sei mete (ad una) contro i campioni in carica di Connacht.
I Warriors hanno perso una sola gara, delle prime due giocate in stagione, dal 2012 – lo scorso anno all’esordio da campioni in casa contro gli Scarlets – ma contro Leinster hanno vinto solo 10 volte, rispetto ai 20 successi degli irlandesi (e due pareggi, ultimo quello del marzo 2015 alla RDS Arena). Domani le due squadre “battezzeranno” il nuovo terreno di gioco in erba sintetica, posato allo Scotstoun durante l’estate per rimediare ai problemi avuti dagli scozzesi nel corso delle ultime stagioni – lo scorso anno tre gare non si sono disputate a causa del campo impraticabile. Da quando i Warriors si sono trasferiti nella loro nuova casa, all’inizio della stagione 2012/’13, in Pro12 hanno perso l’ultima gara della regular season nel novembre 2013 (contro i NG Dragons), costruendo nel catino del West End le loro fortune. Leinster ha violato lo Scotstoun una sola volta, nel novembre 2012 (0-6), e da allora ha raccolto solo sconfitte.
I due head coach hanno apportato alcuni cambi alle squadre, rispetto a settimana scorsa. Townsend ha confermato i due italiani, Leonardo Sarto all’ala e Simone Favaro nel pack, cambiando solo in prima linea con Fraser Brown tallonatore per Pat MacArthur e Sila Puafisi che giocherà pilone destro al posto di Zander Fagerson – che ha mostrato ancora qualche difficoltà settimana scorsa e, molto probabilmente, Townsend non ha voluto rischiarlo contro Cian Healy in chiusa.
Leo Cullen cambia tre elementi del XV, con i due fratelli Kearney che tornano a giocare insieme nel triangolo allargato – dopo che Dave ha recuperato dall’infortunio alla spalla che gli ha impedito di vestire la maglia dell’Irlanda nel tour estivo in Sud Africa. Anche Leinster cambia tallonatore, inserendo James Tracy – che settimana scorsa ha marcato la terza meta dei Dubliners nel match contro il Benetton. L’ultimo cambio è ancora nel pack, con il ritorno di Jordi Murphy. Il seconda linea Mick Kearney torna a disposizione dello staff tecnico e si accomoda in panchina con Peter Dooley e Tadhg Furlong, che per la prima volta in stagione sono inseriti nei 23 convocati.
Glasgow Warriors: 15. Stuart Hogg 14. Leonardo Sarto 13. Alex Dunbar 12. Sam Johnson 11. Tommy Seymour 10. Peter Horne 9. Henry Pyrgos (Co-capitano) 1. Gordon Reid 2. Fraser Brown 3. Sila Puafisi 4. Tim Swinson 5. Jonny Gray (Co-capitano) 6. Rob Harley 7. Simone Favaro 8. Ryan Wilson
A disposizione: 16. Corey Flynn 17. Alex Allan 18. Zander Fagerson 19. Tjiuee Uanivi 20. Lewis Wynne 21. Ali Price 22. Rory Clegg 23. Lee Jones
Leinster Rugby: 15. Rob Kearney 14. Fergus McFadden 13. Garry Ringrose 12. Noel Reid 11. Dave Kearney 10. Joey Carbery 9. Luke McGrath (C) 1. Cian Healy 2. James Tracy 3. Michael Bent 4. Mike McCarthy 5. Ross Molony 6. Dan Leavy 7. Josh van der Flier 8. Jordi Murphy
A disposizione: 16. Bryan Byrne 17. Peter Dooley 18. Tadhg Furlong 19. Mick Kearney 20. Dominic Ryan 21. Jamison Gibson Park 22. Cathal Marsh 23. Zane Kirchner
Stasera venerdì 9 settembre, invece, Edinburgh Rugby e Scarlets scenderanno in campo al BT Murrayfield (kick off 7.35pm locali, le 20:35 in Italia, diretta The Rugby Channel) con l’obiettivo di dimenticare (e far dimenticare) il loro esordio, cercando la prima vittoria ufficiale per rimettere la stagione sui binari giusti.
I gallesi, una delle squadre che gli addetti ai lavori – ma non solo – vedono tra le protagoniste di questo Guinness Pro12, hanno “steccato” la prima, perdendo in casa contro Munster e lasciando qualche perplessità tra gli appassionati.
Coach Pivac, però, non è dello stesso avviso: “Le note positive sono nettamente maggiori rispetto a quelle negative”, ha detto al sito ufficiale della Region con sede a Llanelli. “Ovviamente, sconfitta e risultato finale sono le note ampiamente negative, ma è stato piacevole vedere che sabato abbiamo dominato possesso e territorio nelle prime fasi, rovinando però il tutto per aver concesso qualche punizione. Abbiamo mostrato la nostra volontà, ma in alcuni casi abbiamo voluto strafare (Pivac dice “overplayed”). Certo, avrei preferito essere tra quelli che hanno avuto una partenza a razzo, ma sapevamo che la nostra gara (contro Munster) sarebbe stata difficile, una sorta di braccio di ferro con l’avversario e altrettanto sappiamo quali sono i nostri obiettivi e cosa dobbiamo fare per ottenerli”.
Gli Scarlets si presentano nella capitale scozzese con sette cambi, tra cui il ritorno nel XV di Jonathan Davies – “Fox” non partiva titolare con la maglia della sua Region dal maggio 2014, prima di lasciare Llanelli e trasferirsi all’ASM Clermont Auvergne – e di James Davies, che il mese scorso ha conquistato la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio con il Team GB, che giocherà openside flanker – con John Barclay che si sposta numero 8. DTH van der Merwe deve ancora rinviare il suo ritorno in Scozia; quella di stasera sarà la quarta gara per i gallesi oltre il vallo di Adriano, da quando l’ala canadese ha lasciato i Warriors, e DTH non ha mai giocato quassù con il suo nuovo club. Come l’anno scorso, un attacco influenzale gli impedirà di essere nei 23 per la sfida della Highland Cathedral.
Alan Solomons, head coach di Edinburgh, cambia cinque elementi, tre nel pack – con il ritorno dal primo minuto di John Hardie e l’inserimento di Bradbury al posto dell’infortunato Nasi Manu in terza linea e Ben Toolis, inspiegabilmente lasciato in panchina a Cardiff, in seconda – e due nei trequarti, dove Burleigh ritrova la maglia numero 12 a discapito di Rasolea, che si accomoda in panchina. Il centro dell’Australia Sevens paga, molto probabilmente, il buco difensivo che ha regalato la prima meta ai Blues e la mancanza del ritmo-partita, mentre Sasa Tofilau – che lo scorso anno giocava in BT National 2 al Kirkcaldy Rugby – viene confermato 13, così come in mediana Weir e Fowles (ancora preferito ad Hidalgo-Clyne). Ultimo cambio all’ala, con la staffetta tra ex-Ulster che vede Michael Allen prendere il posto di Rory Scholes.
Edinburgh Rugby: 15 Glenn Bryce 14 Michael Allen 13 Sasa Tofilau 12 Phil Burleigh 11 Tom Brown 10 Duncan Weir 9 Nathan Fowles 1 Rory Sutherland 2 Ross Ford 3 WP Nel 4 Ben Toolis 5 Grant Gilchrist (C) 6. Jamie Ritchie 7 John Hardie 8 Magnus Bradbury
A disposizione: 16 Stuart McInally 17 Allan Dell 18 Kevin Bryce 19. Fraser McKenzie 20. Hamish Watson 21. Sam Hidalgo-Clyne 22. Blair Kinghorn 23. Solomoni Rasolea
Scarlets: 15 Liam Williams 14 Hadleigh Parkes 13 Jonathan Davies 12 Scott Williams 11 Steff Evans 10 Rhys Patchell 9 Aled Davies 1 Wyn Jones 2 Ken Owens (C) 3 Werner Kruger 4 Jake Ball 5 David Bulbring 6 Aaron Shingler 7 James Davies 8 John Barclay
A disposizione: 16 Ryan Elias 17 Luke Garrett 18 Peter Edwards 19 Tadhg Beirne 20 Josh Macleod 21 Gareth Davies 22 Dan Jones 23 Aled Thomas
di Matteo Mangiarotti
Appassionato di rugby, ne scrive da sette anni. Da tre cura il blog Alba Ovale, mentre da quattro vive ad Edimburgo.
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