Benetton Treviso, ufficiale il nuovo staff tecnico per la prossima stagione

La società biancoverde ha annunciato gli assistenti di Kieran Crowley, confermando le indiscrezioni delle ultime settimane

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Il Benetton Treviso ha ufficializzato il nuovo staff tecnico che affiancherà Kieran Crowley a partire dalla prossima stagione. Confermate le indiscrezioni delle ultime settimane: insieme al tecnico neozelandese lavoreranno Fabio Ongaro, Marco Bortolami, Ezio Galon e ancora Marius Goosen, seppur in altre vesti. Questo il comunicato della società biancoverde:

 

Benetton Rugby Treviso è lieta di comunicare la definizione delle figure dello staff tecnico che affiancheranno il neo coach biancoverde, Kieran Crowley, durante il corso della stagione sportiva 2016/2017.

 

Il ruolo di tecnico del reparto dei trequarti verrà ricoperto da Ezio Galon. Trevigiano classe ’77, è cresciuto rugbisticamente nelle giovanili del Benetton. Dopo le esperienze in Italia con le maglie del Bologna e del San Donà, nel 1998 si trasferisce in Francia dove milita per sette stagioni. Le prime tre con la maglia del Bourgoin-Jallieu, altrettante con La Rochelle, con cui vince due coppe di Francia consecutive, ed infine con il Lione. Nel frattempo, già dal 2011 Galon era entrato nel giro della Nazionale, chiamato dall’allora C.T. Brad Johnstone per il Sei Nazioni di quell’anno.

Nel 2005 al termine dell’esperienza transalpina, Galon torna in Italia ingaggiato dall’Overmach Parma, con la squadra emiliana vince due Coppe Italia. In quella stagione viene convocato in Nazione dal C.T. Berbizier per i test di fine anno, in seguito per il Sei Nazioni 2006 e per le qualificazioni alla Coppa del Mondo del 2007, alla quale prende parte. Anche Mallet, tecnico della Nazionale del 2008, conferma Ezio, che disputa così tutti e cinque gli impegni del Sei Nazioni. Nell’estate di quell’anno l’utility back trevigiano torna al Benetton, con cui disputa quattro stagioni, nelle quali vince due campionati d’Italia, una Supercoppa italiana e fa il suo esordio in Celtic League ed Heineken Cup.

Nell’estate del 2012 Galon si trasferisce al Mogliano, vincendo il suo terzo scudetto italiano. Alla fine della stagione 2013/2014, lascia il rugby giocato per vestire i panni prima di assistente allenatore del Marchiol e poi quelli di capo allenatore dello stesso club nella stagione appena conclusa.

“Poter dare il mio contributo alla squadra della città in cui sono nato è sicuramente un onore, una grande responsabilità e non vedo l’ora di cominciare.

Ringrazio Treviso per l’opportunità offertami, sono entusiasta di poter far parte di questa nuova avventura e di poter essere al fianco di Kieran, Marius, Fabio Benvenuto, Marco e Fabio Ongaro e di tutti gli altri membri dello staff. A parte Kieran, sono tutte persone con cui ho già lavorato o giocato, di conseguenza conosco bene il loro valore. In quanto allenatore, lavorare al loro fianco sarà sicuramente un importante momento formativo per me.

L’ambizione è quella di dare il mio apporto alla crescita in quei settori in cui abbiamo accumulato del ritardo rispetto alle concorrenti, e far sì che i giocatori si divertano a giocare a rugby. Ho avuto la fortuna di militare nei primi due anni di Celtic League a Treviso e proprio per questo so qual è il livello di esigenza necessario per essere competitivi, vincere e di conseguenza divertirsi.

Per finire sono quattro anni che sono partito da Treviso, quattro anni in cui ho avuto l’opportunità di vincere uno scudetto e di cominciare la carriera da allenatore e di questo sarò sempre grato al Mogliano.”

 

Il reparto degli avanti e la mischia verranno allenati da Fabio Ongaro, anche lui come Ezio Galon ex giocatore biancoverde, ha iniziato a giocare a rugby nel Casale, squadra con la quale ha fatto l’esordio in A2 nel 1994. La sua carriera professionistica è cominciata con il Benetton Rugby, dove ha militato dal 1998 al 2006 vincendo 5 volte lo scudetto, una Coppa Italia ed una Supercoppa italiana. Successivamente è passato ai Saracens con cui ha giocato per quattro stagioni nella Premiership inglese. Terminata l’esperienza oltremanica Fabio è tornato in Italia con la maglia degli Aironi, l’altra franchigia italiana che insieme al Benetton nella stagione 2010/2011 aveva intrapreso il percorso celtico. Nell’estate del 2012, trascorso il secondo anno di contratto, Fabio diventa team manager delle Zebre, incarico ricoperto sino a settembre del 2014.

Fabio Ongaro nella sua carriera ha fatto stabilmente parte della Nazionale italiana sin dal 2000 quando l’allora CT azzurro Johnstone, nonostante il ruolo d’elezione di Fabio fosse quello di tallonatore, lo schiera terza linea nel test match contro il Canada. Lo stesso accade nel tour di metà anno del 2001 in Sudafrica e Sudamerica.

Sotto la gestione Kirwan, partecipa al Sei Nazioni 2003 e alla Coppa del Mondo dello stesso anno ricoprendo il ruolo di tallonatore. Successivamente Fabio prende parte a tutti i Sei Nazioni sino al 2012 ed ai Mondiali nel 2007 e nel 2011. Collezionando così 81 presenze e 25 punti in azzurro.

Infine ha fatto parte per due estati dello staff della nazionale giapponese guidato da Eddie Jones, occupandosi della mischia.

“Cercherò di mettermi a disposizione della società e della squadra per questa nuova avventura nel club che in passato mi ha dato tanto”.

 

Marco Bortolami, appese le scarpe al chiodo appena un mese fa, sfrutterà la sua esperienza internazionale per la cura delle touche ed insieme a Fabio Ongaro seguirà il reparto degli avanti. Nato a Padova il 12 giugno 1980, ha iniziato la propria carriera rugbistica del Petrarca, dove ha militato fino a 24 anni vincendo una Coppa Italia. Nel 2004 si trasferisce per due stagioni in Francia, al Narbonne in Top 16 prima di essere ingaggiato dagli inglesi del Gloucester, giocando per 4 anni in Premiership. Marco rientra in Italia nel 2010 vestendo la maglia degli Aironi, e dopo lo scioglimento di quest’ultimi prosegue la sua esperienza in Celtic League con le Zebre, squadra con cui ha giocato sino ad oggi e di cui è stato più volte capitano, come successo già con gli altri club in cui aveva militato.

In Nazionale fa il suo esordio nel 2001 contro la Namibia, un anno più tardi Kirwan lo nomina capitano dell’Italia nel match che vede gli azzurri sfidare gli All Blacks ad Hamilton. Diventa così il capitano più giovane della storia dell’Italrugby, nella stessa partita sigla la sua prima meta in Nazionale. Nel curriculum Bortolami inoltre vanta 112 caps con l’Italia, 12 Sei Nazioni in cui ha collezionato 51 presenze e 3 Mondiali (2003, 2007, 2011).

“È un grande onore poter far parte dello staff di una squadra importante come Treviso. Ho molta fiducia nei confronti delle persone che lavorano per il club, credo che insieme riusciremo a far crescere la squadra nel migliore dei modi. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con molti ragazzi con i quali sono sceso in campo fianco a fianco e con tutte le più giovani promesse del rugby italiano”

 

Infine Marius Goosen, che la scorsa stagione aveva inizialmente assunto la carica di director of rugby, per poi diventare in corsa l’head coach del Benetton Rugby; il prossimo anno ricoprirà il ruolo di assistente allenatore, in particolare curerà la fase difensiva. Tutto ciò al fine di esaltare le ottime qualità di tecnico, più volte dimostrate lungo il corso delle sue stagioni in biancoverde.

Nato a Kleinzee, in Sud Africa, il 6 aprile 1974, Marius Willem Goosen è arrivato a Treviso nel 2004 come centro e mediano di apertura.

In maglia biancoverde ha disputato 136 partite (102 di Campionato Italiano e 34 di Coppa Europa).

In precedenza, aveva indossato in Italia le maglie di Rugby Viadana e Rugby Roma e in patria quelle di Pumas, Blues Bulls, Bulls, Stormers e Western Province.

E’ stato Emerging Springbok e Barbarian ed ha lasciato l’attività da giocatore al termine della stagione 2009/2010, entrando da allora all’interno dello staff tecnico.

“Sono felice del mio nuovo ruolo che mi vede allenatore della difesa. Come già successo negli ultimi sei mesi ed in passato, sarò più vicino al campo: è quello che più mi piace e che mi consente di dare il meglio di me”.

 

 

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