Rudi Garcia attacca l’Italrugby. E Malagò non gli dà torto…

ph. Alessandro Bianchi/Action Images

Sabato Italia-Argentina, test-match di rugby, lunedì sera Roma-Cagliari, posticipo della 13a giornata di Serie A di calcio. E la cosa indispettisce non poco l’allenatore giallorosso: “Spero che sia possibile giocare bene lunedì sera perché la palla da calcio deve poter rotolare sul campo”.
Ci risiamo, il rugby che compie il reato di lesa maestà rovinando il terreno di gioco alle squadre di calcio. Garcia prosegue: “E” un dato di fatto che il campo non sarà in buone condizioni anche perché piove tanto da tre giorni speriamo almeno di vedere due squadre che giocano molto con le mani e senza mischie”.
Poi si lancia in una disquisizione in parte poco chiara: “Non ho mai visto per una palla ovale il bisogno di rotolare sul campo. E vedere una partita di rugby due giorni prima di una di calcio mi sembra frutto di una programmazione strana, bizzarra”.
Da rilevare che la Roma non è proprietaria della struttura, lo è invece il CONI, il cui presidente però va in soccorso a Garcia: “Probabilmente Garcia ha ragione, ma io non saprei dire perché è successo questo. L’unica cosa che dico è che il Coni su questa partita non c’entra nulla e non percheé ce ne vogliamo lavare le mani ma perché è’ un dato di fatto. Non è un nostro capriccio siamo obbligati a farlo: in pratica facciamo gli affittacamere dello stadio”.

Curiosità: nel 2010 fu ancora la Roma Calcio a lamentarsi del terreno di gioco dopo una Italia-Argentina giocata a Verona. Una partita (di calcio) giocata addirittura una settimana dopo quella di rugby ma nonostante questo il club giallorosso – che vinceva con il Chievo 2 a 0 ma alla fine il risultato fu di 2 a 2 – si lamentò, sostenuto in questo caso  da alcuni giornalisti.