WXV: tutto il cuore dell’Italia per battere il Galles, un 8-5 strappato coi denti

All’ottantesimo con le spalle al muro le Azzurre tornano al successo con l’unica cosa che ha sempre funzionato: una difesa senza compromessi

WXV: tutto il cuore dell’Italia per battere il Galles, un 8-5 strappato coi denti

L’Italia torna alla vittoria battendo il Galles nella seconda partita del WXV2 per 8-5.

Partita tiratissima a Città del Capo, decisa da un calcio di Beatrice Rigoni nella ripresa e da una difesa con le spalle al muro a tempo scaduto delle Azzurre, che hanno resistito alla possente mischia ordinata avversaria prima di costringere la numero 9 gallese Keira Bevan al tenuto alto in area di meta.

Cuore e difesa gli ingredienti del successo: nella prima frazione di gioco è stato il Galles ad avere l’iniziativa per gran parte del tempo, ma le Azzurre hanno distribuito gran placcaggi in ogni zona del campo, dimostrando tutto il proprio furore agonistico; nella ripresa l’Italia ha occupato quasi perennemente la metà campo avversaria, senza però riuscire mai a organizzare una manovra offensiva efficace e non riuscendo mai ad avere una occasione da meta.

La partita sembrava mettersi bene per le ragazze allenate da Raineri quando la capitana Elisa Giordano ha sfondato da distanza ravvicinata all’11’ per conquistare il primo vantaggio al termine di una elaborata azione offensiva.

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Nel primo quarto dell’incontro le due squadre si sono alternate possesso e territorio, con l’Italia che sembrava più in palla, ma che tra scelte scellerate (Rigoni, in particolare, ha gettato al vento almeno tre superiorità numeriche importanti), errori gestuali e una poco efficacia di ball carriers e sostegni nel punto d’incontro hanno comportato un progressivo prendere il sopravvento della squadra gallese.

In questo frangente è emersa la grande prestazione di Sara Tounesi, che nel primo tempo ha distribuito dieci placcaggi, tutti di grande tecnica e solidità fisica, respingendo gli assalti delle avversarie, che si sveglieranno certamente piene di lividi sabato mattina.

Tounesi ha però dovuto lasciare il campo all’intervallo per un problema fisico, mentre aveva già dovuto abbandonare Aura Muzzo per un colpo alla testa. Due perdite importanti nello scacchiere italiano che, trovatosi assediato, ha ceduto al 34′ dopo una lunghissima sequenza difensiva sulla propria linea di meta.

Alla fine del primo tempo il computo dei placcaggi delle italiane era già oltre quota 100, con il Galles che aveva invece dovuto impegnarsi in meno della metà degli interventi.

La ripresa è però stata di tono differente. Al 49′ Rigoni approfitta di un fallo avversario per riportare le Azzurre in vantaggio e, in seguito, l’Italia si stabilisce nella metà campo avversaria. La partita si fa più tirata e meno bella, con tanti errori da entrambe le parti.

Alex Candeller banchetta su ogni punto d’incontro, la rimessa laterale azzurra va in difficoltà, l’ingresso di Sisilia Tuipulotu in prima linea cambia gli equilibri della mischia ordinata. Le gallesi non riescono però ad uscire dalla propria metà campo per un mix di errori tecnici e indisciplina.

L’Italia tiene bene fino alla fine dell’incontro, quando un paio di errori di Rigoni e Stefan la riportano dentro i propri 22 metri, con le energie ormai al lumicino. Quando al 78′ la palla scivola da una ruck gallese nelle mani di Vecchini sembra un buon segno, ma nei dintorni c’è Callender, la miglior giocatrice in campo.

La numero 7 gallese va subito a caccia del pallone e porta a casa un calcio di punizione sotto i pali che il XV del Dragone sceglie di non piazzare, ma di trasformare in una mischia per cercare la vittoria. In campo ci sono ancora cinque delle sei prime linee che hanno iniziato la partita. La fase ordinata genera un altro calcio di punizione, con l’Italia che si salva dall’attacco gallese.

Con l’ultima mischia a decidere l’incontro e Sara Seye in preda ai crampi, Raineri manda dentro Emanuela Stecca a sinistra e chiede a Turani di adattarsi a destra. La mossa funziona in modo insperato: Turani è fantastica nel resistere a Pyrs, mentre Stecca non si fa mettere i piedi in testa da Tuipulotu.

La palla esce e, dopo aver resistito a numerosi pick and go, l’Italia coglie la giocata decisiva placcando Keira Bevan in area di meta, impedendole di schiacciare. Triplice fischio: ritorno alla vittoria.

Un successo che dà grande gioia, un po’ d’entusiasmo e di respiro a una squadra sotto pressione. Un successo che viene da quello che, in questo ciclo triennale, le Azzurre hanno sviluppato nella maniera migliore: una grande difesa, che si regge sul carattere e sul cuore di un collettivo che ha grande abnegazione.

Una vittoria che però non deve celare tutti i limiti che la squadra continua a denunciare, in particolare un attacco organizzato asfittico, strutturato fino a togliere ogni elemento di lettura della situazione, che non funziona più a dovere e al quale bisogna mettere mano in fretta.

Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Francesca Granzotto, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano, 7 Francesca Sgorbini, 6 Sara Tounesi, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani
A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Vittoria Zanette, 19 Alessandra Frangipani, 20 Alissa Ranuccini, 21 Beatrice Veronese, 22 Sara Mannini, 23 Beatrice Capomaggi

Marcatrici Italia
Mete: Giordano (11)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Rigoni (49)

Galles: 15 Jasmine Joyce, 14 Caryn Cox, 13 Hannah Jones, 12 Hannah Bluck, 11 Nel Metcalfe, 10 Lleucu George, 9 Keira Bevan, 8 Bethan Lewis, 7 Alex Callender, 6 Alisha Butchers, 5 Georgia Evans, 4 Natalia John, 3 Donna Rose, 2 Carys Phillips, 1 Gwenllian Pyrs
A disposizione: 16 Molly Reardon, 17 Maisie Davis, 18 Sisilia Tuipulotu, 19 Alaw Pyrs, 20 Kate Williams, 21 Sian Jones, 22 Kayleigh Powell, 23 Courtney Keight

Marcatrici Galles
Mete: Bluck (34)
Trasformazioni:
Calci di punizione:

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