URC: la preview delle Zebre 2024/2025

L’evoluzione dei giovani talenti, i primi risultati incoraggianti, ma anche un mercato quasi nullo e una rosa corta in alcuni ruoli

La preview delle Zebre 2024/2025 – ph. Zebre Parma

Ogni settembre è la stessa storia: le Zebre si presentano ai nastri di partenza con l’ambizione di un nuovo inizio che riscatti, almeno parzialmente, le delusioni delle stagioni precedenti.

Un circolo vizioso di speranza, prestazioni incoraggianti e successive delusioni che sembra ripetersi all’infinito, senza la forza per riuscire a spezzarlo.

Ai nastri di partenza dello URC 2024/2025 la squadra ci arriva in equilibrio fra alcuni aspetti incoraggianti ed altri che lasciano grossi punti di domanda.

Del primo insieme fanno parte l’arrivo alla guida dello staff di Massimo Brunello, in tandem con Mattia Dolcetto: due tecnici che con la nazionale under 20 hanno saputo ottenere risultati storici e che ritrovano alcuni dei protagonisti di quelle imprese. Ne fa parte anche uno zoccolo duro della franchigia costituito da giovani promettenti che lo scorso anno hanno fatto bene e sono attesi da una ulteriore maturazione, forse l’aspetto più entusiasmante del seguire una franchigia come le Zebre. E malgrado tutti i limiti delle avversarie, che si sono presentate con formazioni che sarebbe un eufemismo definire rimaneggiate, pure i risultati delle amichevoli di pre-season contro Oyonnax e Glasgow Warriors stanno all’interno dei fatti positivi.

Nel computo dei dubbi, invece, ci va un mercato al limite dell’inesistente e una rosa numericamente appena sufficiente ad affrontare la stagione che danno la sensazione di una stagnazione inquietante, di una squadra lasciata un attimo da parte in attesa di risolvere altri affari.

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La rosa

Le Zebre iniziano la stagione con 41 giocatori in rosa e 8 giovani a far parte della loro Accademia. Una rosa numericamente buona, ma con alcuni ruoli potenzialmente corti, in particolare la seconda linea e i centri. Nel primo gruppo sono 5 i giocatori a disposizione dello staff, con Andrea Zambonin certamente assente a lungo per gli impegni internazionali. Nel secondo sono in 4, a cui si può aggiungere Ben Cambriani. Tra le alternative, però, c’è un discreto divario di livello e in ogni caso sarà bene che non ci siano troppi infortuni.

Il gruppo a disposizione di Brunello è imperniato sulle qualità di un pacchetto di mischia giovane, dove il neo-capitano Danilo Fischetti è la stella indiscussa, Andrea Zambonin è diventato un titolare di livello e Giacomo Ferrari è un apprendista leader. Il meglio della rosa viene però quando si guarda alla linea arretrata. Il pacchetto di aperture, eventualmente declinabili nel ruolo di estremo, raccoglie tutti giocatori di talento e personalità che possono spingersi a vicenda nella competizione per la maglia: il neo-arrivato Giacomo Da Re dovrà sgomitare per farsi spazio tra Giovanni Montemauri, che lo staff tecnico dello scorso anno scelse di premiare come Emergente dell’anno dopo la sua prima stagione in franchigia, e Geronimo Prisciantelli, scelto dai compagni come miglior giocatore delle Zebre 2023/2024.

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Nel reparto arretrato Lorenzo Pani ne avrà ancora per un po’ prima di poter tornare in campo, ma Simone Gesi e Jacopo Trulla sono pronti a generare brutti mal di testa alle difese avversarie.

Un certo numero di giocatori è chiamato ad assumersi responsabilità crescenti e a scalare le marce per salire di livello. Fra questi Muhamed Hasa, messo sotto la lente d’ingrandimento da Gonzalo Quesada alla fine della scorsa stagione, e Giampietro Ribaldi, atteso da una annata di conferme. Luca Andreani e Davide Ruggeri in terza linea hanno il dovere di confermare le promesse determinate dal loro talento.

Enrico Lucchin e Luca Morisi rappresentano le certezze della squadra in mezzo al campo. Per loro si prevede una stagione operaia dove sobbarcarsi un importante minutaggio, date le loro qualità difficilmente sostituibili in attacco e difesa.

Infine, Ben Cambriani. Una sorta di nuovo acquisto: la sua stagione 2023/2024 finì dopo 14 minuti di gioco. A lui il compito di convincere e dimostrare di valere il livello.

Il mercato

Negli ultimi 7 anni soltanto una volta il mercato delle Zebre non aveva toccato la doppia cifra di giocatori in entrata: nel 2020/2021 erano stati solo 8 i nuovi atleti messi a disposizione dello staff tecnico.

In vista della stagione 2024/2025, invece, le Zebre hanno aggiunto alla rosa due soli profili: Giacomo da Re, giocatore classe 1999 che ha dimostrato le sue qualità nelle rare occasioni avute con il Benetton e con la nazionale U23, e Luca Franceschetto, prima linea 25enne passato da Petrarca e Colorno, per la verità riuscendo a giocare con continuità solamente nel corso della passata stagione.

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In compenso hanno salutato la franchigia al termine della scorsa stagione Alessio Sanavia, Riccardo Genovese, Marco Manfredi, Taina Fox-Matamua, Tiff Eden, Franco Smith jr., Pierre Bruno.

Può darsi che entro la fine del 2024 le Zebre tornino a muoversi sul mercato, magari aggiungendo qualche tassello laddove dovesse esserci necessità. Accadde lo scorso anno con il terza linea neozelandese Josh Kaifa, ed è accaduto più volte in passato. Fatto sta che è difficile portarsi a casa a stagione iniziata giocatori che possano davvero dare qualcosa al club, oltre che occupare una maglia alla bisogna quando la coperta diventa corta.

Cosa aspettarsi dalle Zebre nello URC 2024/2025

Sulla carta le Zebre 2024/2025 non sono più forti di quelle dello scorso anno. Non sono neanche di molto peggiori, se è per questo.

La direzione in cui tirerà il vento dipende essenzialmente da due fattori: la capacità del nuovo staff tecnico di costruire un edificio di solidità superiore a quella dei predecessori (e in effetti Massimo Brunello è sempre stato un allenatore con particolare cura per la fase difensiva) e l’evoluzione dei giovani talenti a disposizione della squadra.

Da quando esiste lo United Rugby Championship, la franchigia di Parma è sempre arrivata ultima in classifica, seppur migliorando timidamente da una stagione all’altra: nel 2021/2022 racimolarono appena 9 punti, 10 in meno dei Dragons penultimi; nel 2022/2023 si arrivò a 11, seppur senza vincere nemmeno una partita; nella scorsa stagione i punti in classifica sono stati 15 e il sorpasso ai danni dei Dragons è sfumato per pochissimo.

Ecco, l’obiettivo delle Zebre per il 2024/2025 dovrebbe essere questo: fare meglio dello scorso anno, ma soprattutto fare meglio di qualcun altro, lasciarsi almeno una squadra alle spalle. D’altra parte è vero che rispetto alla concorrenza le armi sono meno affilate, ma i ducali non sono sulla carta una squadra inferiore ai Dragons, la compagine su cui inevitabilmente fare la corsa.

Principali acquisti: Giacomo Da Re (apertura, Benetton), Luca Franceschetto (pilone, Colorno)
Dov’eravamo rimasti: 16^ nello URC 2023/2024
Occhi puntati su: Luca Andreani – Gli infortuni lo hanno condizionato fin qui, ma l’ex capitano della nazionale U20, re del workrate e giocatore generosissimo, potrebbe tornare a brillare sotto la guida del suo allenatore in azzurro Massimo Brunello.

Lorenzo Calamai

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