L’Italia chiude le Summer Series nel modo migliore, bel successo sul Giappone di Eddie Jones

Azzurri che partono e chiudono forte con un netto 14-42, soltanto un po’ troppa indisciplina ha tenuto a galla i nipponici a cavallo dell’intervallo

L’Italia chiude le Summer Series nel modo migliore, bel successo sul Giappone di Eddie Jones – ph. S. Pessina

A Sapporo si chiudono le Summer Nations Series 2024 per gli Azzurri, e si chiudono nel migliore dei modi. Avversario di giornata è il Giappone di Eddie Jones, su cui l’Italia dimostra una complessiva superiorità e solo alcune sviste ospiti hanno un po’ rischiato di rimettere in gioco. Il punteggio però non è mai stato davvero in dubbio e alla fine gli Azzurri chiudono la partita con un netto 14-42.

L’Italia in soli 15 minuti iniziali veleggia già con 17 punti di vantaggio e, nonostante l’attenzione cali e l’indisciplina cresca da parte azzurra, fin quasi alla fine del primo tempo sono solo gli ospiti a segnare. Due disattenzioni ospiti regalano però la chance ai Brave Blossoms di poter riaprire la partita a cavallo dell’intervallo. Sono il piede di Page-Relo e l’apporto positivo della panchina a tenere a bada e a distanza il Giappone, che alla lunga cede e l’Italia può volare con altre due mete nel finale di partita.

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La cronaca di Giappone-Italia

Italia subito avanti: le prime cariche giapponesi sono contenute e rallentate nei punti d’incontro, poi Giacomo Nicotera mette le mani sull’ovale e conquista il fallo appena oltre la linea di metà campo. Con Martin Page-Relo schierato si va per i pali e, nonostante la distanza, il giocatore del Lione si conferma specialista nei piazzati da lunga gittata.

Il Giappone tenta una reazione, ma l’Italia è attenta e non concede assolutamente respiro agli avversari. Ecco allora che gli Azzurri recuperano il possesso e tornano ad avanzare. Al 9′ sono il numero 10 e 11 ospiti a trovare il break per la prima meta del match: buon calcetto di Paolo Garbisi per Jacopo Trulla, che guadagna molti metri e riesce a conservare l’ovale fino all’arrivo dei sostegni. Dagli sviluppi il pallone arriva a Capuozzo, che lascia lì il diretto avversario e schiaccia.

Ancora una volta i padroni di casa provano ad infiammare il proprio pubblico, arrivando per la prima volta ben dentro la metà campo azzurra. In mischia però l’Italia conquista un importante calcio a favore – sottolineato dall’abbraccio di Lamaro con Fischetti – e la spinta degli Azzurri non è finita: Vintcent recupera un ovale sfuggito al Giappone nel punto d’incontro, copre diversi metri fino ad appoggiarsi sull’accorrente Page-Relo che schiaccia. Con le trasformazioni di Paolo Garbisi il punteggio segna 0-17 al 15′.

Dopo i primi 15 minuti di fuoco, e giocati con molta precisione per quanto riguarda gli Azzurri, gli uomini di coach Quesada calano un po’ l’attenzione, concedendo troppi falli agli avversari. Anche il Giappone è spesso impreciso, regalando agli ospiti alcune touche, e il loro possesso è per diversi minuti sterile. All’ennesimo fallo azzurro però i nipponici hanno la prima, vera occasione a pochi metri dalla linea di meta. Per due volte formano la maul e per due volte l’Italia la ferma ma fallosamente. Alla fine è Ross Vintcent a pagare per tutti con un cartellino giallo che costringe gli ospiti all’inferiorità numerica fino all’intervallo.

Nonostante la superiorità numerica il Giappone non ne approfitta e un in-avanti vanifica tutto il lavoro fatto dai padroni di casa. Gli Azzurri recuperano il possesso ma sono ancora a pochi metri dalla propria linea di meta: a ribaltare la situazione è un’imbucata di Page-Relo che, supportato da Capuozzo, riportano l’ovale fino alla metà campo. E pochi minuti dopo è un altro break ad aprire la strada per la terza meta azzurra. L’estremo dell’Italia recupera il pallone da calcio avversario e una volta saltato il primo uomo accende il gas, ne evita altri due e porta l’ovale a pochi metri dalla meta. Subito Page-Relo raccoglie e l’accorrente Zambonin può festeggiare con la più comoda delle marcature.

Italia che col piede di Paolo Garbisi, lesto questa volta a rimettere il pallone caduto in posizione sulla piazzola, vola sullo 0-24 sul finire del primo tempo nonostante l’inferiorità numerica. Forse per un eccesso di sicurezza gli Azzurri continuano a giocare tenendo il pallone in gioco. Ne approfitta il Giappone, che recupera l’ovale con Yazaki e poi la coppia di centri conclude il lavoro: la finta di Tua tiene lì il diretto avversario e scarica per Riley, che approfitta delle gambe e della superiorità numerica per cavalcare solitario in meta.

Si riparte dal 7-24 dopo l’intervallo ma subito c’è un altro errore sanguinoso dell’Italia: gli Azzurri sono avanzanti ma un passaggio eccessivo di Paolo Garbisi viene intercettato dal solito Riley, che può cavalcare una seconda volta fin dove l’erba è più verde. Con la trasformazione il Giappone torna decisamente in gioco su due sviste gravi dell’Italia, punteggio che segna 14-24 al 44′.

Gonzalo Quesada si gioca i primi cambi e proprio uno di questi, Marco Zanon, conquista un importante fallo all’altezza della metà campo. Bisogna tornare a marcare punti e si va dalla piazzola ancora con lo specialista Page-Relo, che si conferma forte e preciso al 48′. L’allungo dell’Italia però non toglie al Giappone il pallino del gioco, che si attesta nella metà campo dell’Italia per diversi minuti successivi. Gli azzurri difendono per più fasi ma ancora una volta sono i falli il problema. Stavolta il cartellino giallo è all’indirizzo di Trulla e il Giappone ha un’ottima chance da pochi metri: il tallonatore però la spreca con un doppio movimento al lancio.

Proprio quando la situazione si fa più critica, sia il Giappone commette imprecisioni gravi, sia l’Italia rialza l’asticella dell’attenzione. Protagonista è Niccolò Cannone che prima trattiene con la punta delle dita un diretto avversario, poi placca ancora e recupera l’ovale conquistando il fallo. Nella successiva touche a metà campo i saltatori nipponici commettono un altro fallo ed ecco che gli Azzurri si riaffidano al piede di Page-Relo. Il mediano di mischia non delude e tiene ben avanti l’Italia sui Brave Blossoms per 14-30.

Italia che chiude i minuti successivi riuscendo a non subire punti fino alla parità numerica, ma ancora il Giappone si ripresenta in attacco. La prima carica è respinta per via della loro touche traballante, ma da più indietro i nipponici tornano alla carica. Dagli sviluppi dell’azione Paolo Garbisi va al placcaggio di Riley ma la sua testa sbatte sull’anca del centro nipponico. L’impatto è forte e il mediano azzurro rimane a terra, poi portato via con la barella al 67′.

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Entra Leonardo Marin e si riparte con una mischia giapponese. I cambi della prima linea azzurra girano bene e conquistano il fallo. Ributtati indietro i padroni di casa, l’Italia resta attenta e sempre i sostituti danno il loro apporto: Marin gioca bene al piede, Zanon fa scoppiare un ovale dalle mani avversarie e soprattutto Alessandro Garbisi è lesto a recuperare un pallone mal controllato dal Giappone per segnare la quarta meta azzurra al 73′.

L’Italia vola sul 14-37 ma, a causa di un tentativo di placcaggio di Lucchesi non portato basso e successivo testa-a-testa, si ritrova nuovamente in inferiorità numerica per gli ultimi minuti di partita. Il Giappone ha una nuova chance ma anche questa alla fine sfuma, con l’arbitro Ridley che giudica la palla schiacciata da Makisi non in suo controllo. Nonostante sia in campo con 14 giocatori, le Summer Series si chiudono con l’Italia in attacco e infine vincente sul Giappone per 14-42, grazie alla meta a tempo scaduto di Vintcent.

Matteo Salmoiraghi

Summer Nations Series 2024: formazioni e marcatori di Giappone-Italia

Giappone: 15 Yoshitaka Yazaki, 14 Jone Nakaibula, 13 Dylan Riley, 12 Samisoni Tua, 11 Tomoki Osada, 10 Rikiya Matsuda, 9 Taiki Koyama, 8 Faulua Makisi, 7 Michael Leitch (C), 6 Amanaki Saumaki, 5 Warner Dearns, 4 Eishin Kuwano, 3 Shuhei Takeuchi, 2 Mamoru Harada, 1 Takayoshi Mohara.
A disposizione: 16 Atsushi Sakate, 17 Takato Okabe, 18 Keijiro Tamefusa, 19 Sanaila Waqa, 20 Tevita Tatafu, 21 Shinobu Fujiwara, 22 Seungsin Lee, 23 Takuya Yamasawa.

Marcatori Giappone
Mete: Riley (40’+1 e 43′)
Trasformazioni: Matsuda (40’+2, 44′)
Punizioni:

Penalità Giappone
Gialli: –
Rossi: –

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Nacho Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Jacopo Trulla, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Ross Vintcent, 5 Andrea Zambonin, 4 Niccolò Cannone, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti.
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Federico Ruzza, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Garbisi, 22 Leonardo Marin, 23 Marco Zanon.

Marcatori Italia
Mete: Capuozzo (9′), Page-Relo (14′), Zambonin (36′), A. Garbisi (73′), Vintcent (80’+1)
Trasformazioni: Garbisi (10′, 15′, 37′), Marin (74′)
Punizioni: Page-Relo (4′, 48′, 60′)

Penalità Italia
Gialli: Vintcent 31′, Trulla 55′, Lucchesi 75′
Rossi: –

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