Eddie Jones: “Escludendo Mondiale e Top 14, oggi il rugby non è finanziariamente sostenibile senza soldi-extra”

Il tecnico del Giappone a Planet Rugby: “Il Super Rugby sta finendo sul lastrico, la Premiership è un ottimo prodotto ma fa ancora affidamento su finanziamenti esterni e sappiamo bene i problemi che hanno avuto con i fallimenti dei club nel 2022-23”

Eddie Jones: "Escludendo Mondiale e Top 14, oggi il rugby non è sostenibile senza soldi-extra" (Ph. Sebastiano Pessina)

Eddie Jones: “Escludendo Mondiale e Top 14, oggi il rugby non è sostenibile senza soldi-extra” (Ph. Sebastiano Pessina)

Mai banale Eddie Jones: nel corso di una lunga intervista a Planet Rugby il tecnico del Giappone ha affrontato diversi temi, tra la necessità di cambiare dopo il brutto 2023 con l’Australia alla volontà di ricominciare un grande ciclo con i Brave Blossoms, fino a un discorso più ampio sulla sostenibilità economica del rugby attuale. Proprio su questo, Jones è stato chiaro: “La verità è che al di fuori del Top 14 e della Rugby World Cup il rugby non è un prodotto sostenibile senza investimenti esterni”.

“Vero, l’interesse e l’entusiasmo per il rugby sta aumentando, sia a livello femminile sia dal punto di vista dell’inclusività con la Bingham Cup, e sta tornando ad essere uno sport per tutti, ma la verità è che nella sua forma attuale il rugby non è finanziariamente sostenibile. Il Super Rugby sta finendo sul lastrico, la Premiership è un ottimo prodotto ma fa ancora affidamento su finanziamenti esterni e sappiamo bene i problemi che hanno avuto con i fallimenti dei club nel 2022-23” ha proseguito Eddie Jones, che poi ha parlato anche del campionato giapponese, non esente da problemi.

Leggi anche: Nigel Owens: “Alcuni arbitri non saprebbero arbitrare senza la tecnologia. Il TMO usato così genera troppe polemiche”

“La Japan Rugby League One è sovvenzionata dalle grandi aziende. I soldi-extra però non risolvono i problemi, mettono solo un cerotto finché la ferita non riappare di nuovo” ha detto Jones: “La League One di per sé è una contraddizione. Il livello è decisamente migliorato e le prime quattro squadre sarebbero competitive nel Super Rugby. Forse nell’emisfero nord le fasi statiche sarebbero ancora un problema per loro, ma sono buone squadre. La contraddizione sta nel fatto che solo il 53% dei giocatori è giapponese. Questo è uno dei problemi di un campionato professionistico giovane. In poche parole, dobbiamo rafforzare il nostro stock di giocatori qualificati a livello nazionale” ha confermato Jones.

Il tecnico ha poi ricordato che sarà necessario un processo di ricambio generazionale per ricalcare i fasti del periodo 2015-2019: “Dobbiamo sostituire alcune icone del gioco, ad esempio Michael Leitch, che è stato uno dei pionieri della rivoluzione del rugby giapponese avvenuta dal 2015 al 2019. In quegli anni il Giappone è passato dall’essere la barzelletta di tutto il mondo all’essere una squadra di punta del panorama mondiale”.

“Nei gironi dei Mondiali 2015 e 2019 il Giappone vinse in totale 7 partite su 8 (nel 2015 uscì ai gironi per differenza punti nonostante le 3 vittorie, ndr) e naturalmente Leitch fu delle forze trainanti principali. Aveva una straordinaria capacità di catturare cuori e menti sia dentro che fuori dal campo. Ora dobbiamo portare avanti dei giovani e intanto, finché è ancora in giro, potranno imparare da Leitch. Abbiamo dei giovani destinati a fare tante cose, penso a Takuma Motohashi, un seconda/terza linea davvero potente”.

Per farlo migliorare, però, bisognerà cambiare anche il sistema di sviluppo dei giovani: “La League One riceve finanziamenti massicci da alcune delle più grandi multinazionali del mondo, quindi gode di una discreta stabilità economica, ma sotto la League One abbiamo un sistema abbastanza tradizionale simile agli americani: si gioca al liceo, poi giochi quattro anni di università e poi vai in una squadra professionistica. Quindi non abbiamo alcun sistema di sviluppo di alto livello tra la scuola superiore e la League One e i giocatori più giovani possono perdere alcuni programmi di sviluppo chiave, ma ci stiamo arrivando e stiamo capendo ciò che deve essere fatto, il che è fondamentale”, ha spiegato Jones.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Rugby World Cup 2027: tutte le squadre qualificate ai Mondiali

L'elenco completo delle 24 formazioni che fra due anni si sfideranno in Australia

19 Novembre 2025 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2027
item-thumbnail

Samoa, che sofferenza! Pareggia con un Belgio commovente e si qualifica al Mondiale 2027

Gli isolani strappano un pari che vale l'ultimo posto alla Rugby World Cup, dopo 80 minuti di fatica contro una squadra che merita solo applausi

18 Novembre 2025 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2027
item-thumbnail

Rugby World Cup 2027: si assegna l’ultimo pass iridato nel Torneo di Ripescaggio

Quasi completo il quadro delle 24 squadre che parteciperanno ai Mondiali fra due anni

18 Novembre 2025 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2027
item-thumbnail

World Rugby Awards 2025: tanto Sudafrica nelle nomination per i vari premi

Sono addirittura tre gli Springboks a contendersi il Player of the Year

18 Novembre 2025 Rugby Mondiale
item-thumbnail

Qualificazioni Mondiali 2027: la follia di Belgio-Brasile e poi Samoa-Namibia. I risultati di un’assurda seconda giornata

Rossi assurdi, rimonte impossibili e squadre invece in totale declino: l'incredibile giornata di Dubai

14 Novembre 2025 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2027
item-thumbnail

Rugby World Cup 2027: quali sarebbero le fasce del Mondiale a meno di un mese dai sorteggi?

L'ultima giornata ha stravolto la classifica, e passare da una fascia all'altra potrebbe davvero cambiare il destino del Mondiale

12 Novembre 2025 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2027