Italia e Inghilterra a caccia del primo acuto nel Sei Nazioni 2024: la preview della sfida di Roma

Gli inglesi partono con i favori del pronostico, ma gli Azzurri possono contare su un gruppo carico di energia

Sebastian Negri - ph. S.pessina

Sebastian Negri – ph. S.pessina

Italia e Inghilterra si ritrovano di fronte a Roma, dove sabato 3 febbraio alle ore 15.15 (diretta Sky Sport Uno, TV8, NOW e tv8.it) condivideranno il campo per il primo incontro del Sei Nazioni 2024. Inevitabilmente un primo pensiero va a ciò che le squadre hanno saputo fare alla Coppa del Mondo.

L’Italia è uscita piuttosto frastornata dal doppio confronto con Nuova Zelanda e Francia, mentre l’Inghilterra, complice un girone abbastanza favorevole, è riuscita ad arrivare fino alla terza posizione.

Nei trenta incontri fra le due squadre l’Inghilterra ha sempre avuto la meglio, comprese le 24 partite giocate dal 2000 ad oggi all’interno del Torneo.

Ciò che è successo nell’autunno del 2023 e in generale gli accadimenti del passato sono già nei libri di storia, dunque diventa necessario guardare al presente per comprendere che partita ci aspetta.

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L’Inghilterra per l’esordio, tra dubbi e certezze

Steve Borthwick ha deciso di affrontare la nazionale italiana con 5 esordienti su 23 atleti a referto. Un progetto di rinnovamento preciso, iniziato a gennaio scorso con la convocazione iniziale di 17 giocatori che non erano presenti alla RWC.

L’Inghilterra ha dovuto far fronte ad un numero consistente di infortuni e sta affrontando il preventivabile cambio di pelle che tocca ad ogni squadra dopo la rassegna mondiale. Nella formazione in campo all’Olimpico lo staff inglese ha deciso di affidarsi ad un pacchetto molto esperto, in cui oltre ai collaudati Joe Marler, Maro Itoje, Ben Earl spiccano le doti da blindside flanker puro di Ethan Roots, ventiseienne terza linea di Exeter che al suo esordio può portare una robusta dose di energia nei breakdown. Alla guida della prima linea, ma in generale a dare un’anima a tutta la mischia ci sarà lo specialista delle fasi ordinate Jamie George, il capitano che raccoglie l’eredità di Owen Farrell, fuori per scelta personale.

Se l’Italia si immagina un avversario tutto muscoli e gioco raggruppato, probabilmente sbaglia. Negli obiettivi dell’Inghilterra c’è quello di evolvere verso uno stile di attacco più bilanciato. L’impiego di due centri abituati a manipolare le difese come Henry Slade e Fraser Dingwall ne è la riprova. I due sono atleti dal repertorio tecnico completo, capaci di leggere le imperfezioni della difesa senza dover necessariamente usare il fisico come invece piace fare a Manu Tuilagi e Joe Marchant.

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La scelta di affidarsi alla coppia mediana Mitchell-Ford è stata dettata da esigenze di infermeria (Marcus Smith è infortunato) e consente alla squadra di avere due interpreti che amano far passare la conquista territoriale attraverso l’utilizzo del piede. L’Inghilterra è al secondo anno della nuova gestione tecnica, ha ritrovato delle certezze, è ambiziosa e con ogni probabilità si aspetta di iniziare la campagna 2024 con una vittoria.

Gli Azzurri pronti a raccogliere l’entusiasmo dell’Olimpico

L’Italia, a differenza dell’Inghilterra, non ha cambiato così tanto in termini di blocco giocatori. La squadra come preannunciato dal nuovo allenatore Gonzalo Quesada non si discosta molto da quella scelta ripetutamente da Kieran Crowley. Ciò che può cambiare è il modo con cui la nazionale italiana potrebbe approcciare la partita. Magari partendo da una difesa più arrembante e da un gioco al piede ben eseguito, soprattutto nelle cosiddette strategia di uscita dalle zone rosse del campo.

Nonostante i cambi forzati dell’ultimo minuto, Tommaso Allan, Lorenzo Pani e i fratelli Garbisi hanno nel loro corredo tecnico queste caratteristiche e avranno il compito di rispondere efficacemente agli specialisti in maglia banca, di solito molto puntuali nel gioco aereo.

Gli Azzurri possono provare impensierire l’Inghilterra soprattutto se la squadra ospite si dimostrerà indisciplinata. I molti cambi rispetto all’ossatura del mondiale impongono agli uomini di Borthwick grande attenzione sulla qualità esecutiva del loro piano di gioco. Se gli ingraggi non fossero così oliati, allora Michele Lamaro e compagni avrebbero l’opportunità di instillare dei dubbi, contestare molti palloni e magari tenere il punteggio ravvicinato, una eventualità che spaventa non poco gli avversari.

Probabilmente la prima linea composta da Ceccarelli, Lucchesi e Fischetti sarà chiamata a fare gli straordinari di fronte ad una mischia potente, scaltra e ricca di caps, ma nel reparto di terza linea e nella cerniera dei centri l’Italia ha muscoli e grande attitudine per dare battaglia a tutto campo. Se lo aspetta lo staff guidato da Gonzalo Quesada e se lo aspetta il pubblico dell’Olimpico, secondo le stime pronto a sostenere la squadra con oltre 60 mila spettatori.

Valerio Bardi

Le formazioni di Italia-Inghilterra

Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Lorenzo Pani, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Alessandro Garbisi, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti
Sostituzioni: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Alessandro Izekor, 21 Manuel Zuliani, 22 Stephen Varney, 23 Federico Mori

Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Tommy Freeman, 13 Henry Slade, 12 Fraser Dingwall, 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Alex Mitchell, 8 Ben Earl, 7 Sam Underhill, 6 Ethan Roots, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Jamie George (c), 1 Joe Marler
Sostituzioni: 16 Theo Dan, 17 Beno Obano, 18 Dan Cole, 19 Alex Coles, 20 Chandler Cunningham-South, 21 Danny Care, 22 Fin Smith, 23 Immanuel Feyi-Waboso

Data: Sabato 3 Febbraio
Luogo: Stadio Olimpico, Roma
Kick-off: ore 15:15
Arbitro: Paul Williams (New Zealand)
Assistenti: Nic Berry (Australia), Nika Amashukeli (Georgia)
TMO: Brett Cronan (Australia)

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